Baukultur. “Ticino 2050: scenari”

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04 marzo 2024

Campus SUPSI di Mendrisio, Via Flora Ruchat-Roncati 15, Mendrisio

Una giornata di studi, promossa con il Dipartimento del territorio del Ticino e con il patrocinio dell’Ufficio federale della cultura, per prefigurare scenari riguardo alle trasformazioni territoriali.

Ticino 2050: scenari è una riflessione pubblica intorno al modo di abitare, costruire e pensare il territorio nell’ottica del prossimo futuro, quando il Ticino sarà sempre più confrontato con le grandi sfide legate al cambiamento climatico e con le delicate trasformazioni dei contesti socio-economici.

Attraverso la produzione e la discussione di un insieme di scenari, la giornata di studi di lunedì 4 marzo 2024 esplorerà questioni di natura interdisciplinare che coinvolgono in modo diverso aspetti etici, tecnici, costruttivi, pianificatori ed economici.

Ticino 2050: scenari è, allora, innanzitutto, uno spazio di condivisione di paradigmi, esperienze, scoperte e ipotesi: un laboratorio intellettuale aperto a chi opera nel campo della Cultura della costruzione (Baukultur), alla comunità professionale, alle ricercatrici e ai ricercatori, alle cittadine e ai cittadini, alle studentesse e agli studenti.

La capacità di prefigurare il futuro attraverso la costruzione di scenari è essenziale per anticipare i mutamenti e progettare azioni in grado di rendere il territorio resiliente e sostenibile.

La giornata di studi è promossa dal Dipartimento ambiente costruzioni e design della Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana (SUPSI) e dal Dipartimento del territorio del Cantone Ticino e gode del patrocinio dell' Ufficio federale della cultura. Si terrà presso il Campus SUPSI di Mendrisio (via Flora Ruchat-Roncati 15).

Sono previsti dieci panel (due per fascia oraria) dedicati alla discussione pubblica di altrettante tematiche. È possibile scegliere di partecipare al massimo a cinque panel su dieci.

Ticino 2050: scenari viene proposta in occasione della Giornata mondiale dell’ingegneria per lo sviluppo sostenibile.


Evento gratuito, in italiano, su iscrizione (posti limitati) entro mercoledì 21 febbraio 2024.
Pausa caffè, pranzo e rinfresco finale offerti alle e ai partecipanti.

 

Programma “Ticino 2050: scenari”


​​​​​​​Consulta qui il programma della giornata di studi prevista per lunedì 4 marzo 2024.

Iscriviti qui entro mercoledì 21 febbraio 2024 (posti limitati).

Relatrici e relatori: Eleonora Flacio, Mauro Tonolla, Maja Leonelli, Guido Maspoli

I cambiamenti climatici modificheranno inevitabilmente la biodiversità e i servizi ecosistemici che essa eroga. La rotta non è, tuttavia, prevedibile con precisione. Nonostante la Legge sulla protezione della natura e del paesaggio e la sua Ordinanza di applicazione impongano agli attori che agiscono sul paesaggio obiettivi chiari di conservazione e promozione della biodiversità, liste di habitat degni di protezione e specie prioritarie per la conservazione, la trasformazione dei paesaggi biologici dipende da un insieme di variabili complesse e non è predicibile, se non in base a scenari ipotetici.
Pensare il paesaggio non può, dunque, ridursi a elaborare concetti astratti, immagini fisse o sistemi di rappresentazione, ma richiede l’elaborazione di un pensiero di tipo adattativo, capace di assumere la complessità del vivente sottoposto a modifiche rapide dell’habitat. 
Una paesaggista, un esperto di biodiversità e una biologa esperta di neobiota si interrogano: quali sfide dovranno affrontare gli attori che agiscono sul paesaggio? Potremo, in quanto cittadine e cittadini, identificarci e riconoscerci in un nuovo paesaggio ticinese? Quali opportunità possono emergere dai cambiamenti? Come conciliare conservazione e trasformazione del paesaggio?

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Relatori: Nicola Baserga, Michele Arnaboldi, João Nunes, Francesco Rizzi

La realizzazione di alcuni importanti cambiamenti infrastrutturali, come, in particolare, il tunnel del Gottardo e il tunnel del Ceneri (Alptransit), ha rinforzato il concetto di Città Ticino. Allo stesso tempo è ampliamente riconoscibile lo stato di crisi che vive il nostro territorio sotto differenti aspetti. Da anni ormai il Ticino evidenzia un marcato rallentamento della crescita economica e demografica. Come delineare strategie e progetti per migliorare la qualità urbana e paesaggistica della Città Ticino? Quali elementi possono essere matrice di un nuovo modello di urbanizzazione all’interno della città diffusa contemporanea?
Il concetto di “città dei laghi”, sorto nell’ambito del gruppo di lavoro “Il Ticino con Alptransit” – coordinato dall’editore Giò Rezzonico e promosso nell’ambito della ricerca dell’Università della Svizzera italiana “Città dei laghi, un atlante per il territorio insubrico” diretta dall’architetto Michele Arnaboldi – mostra l’opportunità di considerare la Città Ticino come parte di una conurbazione transfrontaliera. Il pregio paesaggistico e la massa critica (più di due milioni e mezzo di abitanti) della Città Ticino possono conferirle un ruolo di prioritaria importanza: quello di un nuovo polo urbano tra le grandi conurbazioni metropolitane di Zurigo e Milano. All’interno del panel discuteremo questa visione e i modi per realizzarla.

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Relatrici e relatori: Davide Tamborini, Sebastiano Maltese, Deborah Briccola, Massimo Della Casa, Timothy Delcò

La trasformazione digitale nell’ambito delle costruzioni prevede l’integrazione di tecnologie digitali avanzate in tutte quelle componenti che intervengono nel ciclo di vita del territorio costruito. Questo richiederà un profondo cambiamento culturale, socioeconomico e gestionale e rivoluzionerà l’intero settore. In questo panel cercheremo di comprendere quali opportunità esistono e quali sfide dovremo affrontare. Nella prima parte rivolgeremo uno sguardo ad alcune opportunità legate alle diverse tecnologie emergenti, come ad esempio: progettazione e simulazione avanzate (IA-intelligenza artificiale), costruzioni intelligenti (IoT-Internet of Things), gestione digitale degli edifici (BIM-Building Information Modeling), coinvolgimento della popolazione (Citizen Science) e gestione della manutenzione (VR-Virtual Reality). Nella seconda parte, discuteremo, invece, delle sfide che ci attendono quali ad esempio: accesso e competenze digitali, standardizzazione dei dati, privacy e sicurezza, costi d’implementazione e preservazione dell’identità culturale. Un’occasione per comprendere l’impatto delle tecnologie e favorire un dibattito informativo sul futuro del Ticino digitale in ambito Baukultur.

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Relatrici e relatori: Silvia Oppliger, Silvia Prodam Tich, Maurizio Pozzoni

L’emergenza climatica e le sfide che le necessità di adattamento porranno nei prossimi decenni contribuiscono fortemente ad acuire l’esigenza di ripensare il nostro rapporto con l’acqua. La promozione della gestione integrata delle acque porrà nuove sfide nell’attuazione degli obiettivi di sviluppo sostenibile che si vogliono raggiungere a vari livelli.
Questo ripensamento del rapporto con l’acqua richiede l’adozione di tutta una serie di buone pratiche che attualmente sono piuttosto isolate e che in futuro dovranno diventare una regola. 
In questo contesto, nel corso del panel discuteremo in particolare la concretizzazione del concetto di “città spugna”, che si riferisce a una pianificazione urbana concepita per assorbire e immagazzinare localmente l’acqua piovana nelle città invece di incanalarla e drenarla.

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Relatrici e relatori: Felix Günther, Giovanna Fossa, Felicia Lamanuzzi, Sofia Lacentra, Annalisa Rollandi

Mentre le città affrontano le molteplici sfide del cambiamento climatico, la qualità degli spazi pubblici è diventata un fulcro nella promozione di comunità sostenibili e resilienti. L’integrazione dei principi della mobilità pedonale nella pianificazione urbana non solo affronta le preoccupazioni ambientali, ma svolge anche un ruolo fondamentale nell’indirizzare la qualità complessiva degli spazi pubblici. La progettazione e la manutenzione degli spazi pubblici verdi non servono solo per migliorare la biodiversità urbana, ma agiscono anche come strumenti vitali nella mitigazione e nell’adattamento ai cambiamenti climatici. In questa rete interconnessa di considerazioni, la ricerca di spazi pubblici di alta qualità emerge non solo come un ideale estetico, ma come una componente fondamentale nella creazione di città che siano allo stesso tempo responsabili dal punto di vista ambientale e sociale di fronte a un clima che cambia.

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Relatrici e relatori: Claudio Ferro, Luca Maria Gambardella, Nicla Borioli Pozzorini, Enrico Rossi, Amanda Prada 

In un’epoca definita da un’ondata inarrestabile di innovazioni, il settore della costruzione affronta una trasformazione senza precedenti. L’avanzamento fulmineo delle tecnologie digitali e l’incursione dell’intelligenza artificiale rivoluzionano i paradigmi tradizionali. Fronteggiando simultaneamente le pressanti sfide globali, come il cambiamento climatico, la riconfigurazione energetica, l’espansione urbana e le dinamiche demografiche, le/i professioniste/i sono chiamate/i a reinventarsi, acquisendo nuove conoscenze e competenze. L’attuale contesto richiede non soltanto adattabilità, ma anche una profonda comprensione delle potenzialità offerte da queste nuove frontiere. Quali nuove figure professionali saranno all’avanguardia nel futuro dello spazio antropico? Quale impatto avranno le tecnologie digitali, e in particolare l’intelligenza artificiale, nella progettazione del costruito? Quali professioni subiranno trasformazioni più radicali? Come il contesto accademico sta affrontando queste sfide epocali?
Con un occhio attento alle dinamiche di un panorama in continua evoluzione e adottando un approccio interdisciplinare, il panel sarà l’occasione per accendere i riflettori su alcune questioni cruciali associate alla crescente complessità dei saperi, esplorare le principali innovazioni e tracciare percorsi verso nuove professioni intrinsecamente correlate all’evoluzione della cultura costruttiva.

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Relatori: Roman Rudel, Francesco Frontini, Michele Fasciana, Pierluigi Bonomo

La decarbonizzazione degli edifici in Ticino entro il 2050 è un obiettivo cruciale per raggiungere l’indipendenza energetica e la neutralità climatica. Le sfide legate al climate change richiedono, infatti, misure in vari settori energetici, inclusi quelli delle energie rinnovabili, dell’ottimizzazione energetica, della sufficienza nei materiali e del riuso. La discussione si concentrerà, allora, sulle strategie di integrazione avanzate del fotovoltaico negli edifici: decarbonizzazione con energie rinnovabili, quali opportunità per la Baukultur? La tecnologia apre a nuove possibilità, ma ci sfida a rivalutare gli edifici esistenti migliorandone efficienza e valore attraverso il rinnovo e la produzione energetica solare decentralizzata. Il panel coinvolgerà stakeholder chiave, esperti e decision maker per condividere idee e buone pratiche sulla decarbonizzazione con energie rinnovabili.Il panel coinvolgerà stakeholder chiave, esperti e decision maker per condividere idee e buone pratiche sulla decarbonizzazione con energie rinnovabili. Mettendo in dialogo pianificazione territoriale, sviluppo immobiliare e diffusione di sistemi solari, tracceremo una strategia realistica per guidare il Ticino verso un futuro sostenibile, bilanciando la crescita solare e una cultura della costruzione capace di conservare e valorizzare il paesaggio svizzero.

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Relatrici e relatori: Giacinta Jean, Isabel Haupt, Endrio Ruggiero

Il nostro patrimonio culturale è un bene comune che contribuisce ad arricchire la qualità del nostro ambiente di vita quotidiano e che può raccontare storie su un passato che ci appartiene. È composto da presenze che possono essere apprezzate per il loro valore storico-artistico oppure per altri valori condivisi che contribuiscono a formare un senso di identità collettiva e attaccamento ai luoghi. Come cambia il concetto di patrimonio e come cambierà il nostro modo di prendercene cura? Come sapremo condividere le conoscenze di specialiste e specialisti con il vasto pubblico? Il modo in cui la nostra società si rapporta al patrimonio costruito – quali tracce includere nell’evoluzione degli spazi e come includerle, affinché le testimonianze più antiche e quelle più recenti possano fondersi per creare nuovi significati – rappresenta un fondamentale momento di riflessione sul nostro passato e sul nostro futuro. 

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Relatrici e relatori: Marianne Burkhalter, Ludovica Molo, Pietro Vitali

Come riusciranno i nostri edifici, i nostri spazi di vita a tradurre i nuovi rapporti tra sfera pubblica e privata? Tra spazio della casa e del lavoro? A mediare alla divergenza di spazio sociale e spazio fisico? Le nostre città e i nostri villaggi, anche quando il loro aspetto è conservato, continuano a rigenerarsi, rispondendo ai cambiamenti sociali, demografici, culturali. 
In Ticino, come altrove, queste rigenerazioni toccano i tessuti più profondi degli organismi in cui viviamo, le loro cellule. È una costante trasformazione, sottocutanea, che mobilita una quantità enorme di fattori: dalla qualità degli spazi di vita agli aspetti energetici, sociali, demografici. Malgrado ciò, il riuso non è trattato come fenomeno urbano e territoriale: è visto quasi esclusivamente come espressione puntuale di condizioni contingenti isolate.
Va, allora, sviluppata una visione complessiva, che pensi la città e il territorio in modo armonico, non solo nella sua forma apparente, ma nella sua sostanza più capillare.

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Relatrici e relatori: Iolanda Pensa, Serena Cangiano, Marco Andretta, Roland Hochstrasser

Per produrre una cultura della costruzione di qualità è necessario definire valori condivisi e considerare i bisogni delle cittadine e dei cittadini. Si aspira alla creazione di territori funzionali, inclusivi e attenti alla diversità, che rispondano alle esigenze di ciascuno, che ne valorizzino e rendano accessibili le risorse e riducano gli ostacoli. Per poterlo fare è necessario facilitare il dialogo con la società e la partecipazione attiva. Vanno resi accessibili dati e informazioni, vanno sostenuti processi che permettono di raccogliere bisogni e il loro cambiamento nel tempo e che li includano costantemente nella cultura delle costruzioni. Il termine accessibilità è qui usato nella sua più ampia accezione: dalla necessità di rendere gli edifici accessibili a persone con disabilità fino al pieno accesso all’informazione in formati comprensibili. Il riuso dei dati è importante in ricerca, pianificazione ambientale, ottimizzazione delle risorse energetiche, creazione di nuovi servizi per l’utente e maggiore coinvolgimento della società. Nella cultura delle costruzioni al servizio dell’accessibilità vi sono, dunque, apertura dei dati, visualizzazione delle informazioni, traduzioni e interpretazioni, ambienti fisici e digitali, co-progettazione e design thinking. 

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Diplomato in fisica al Politecnico federale di Zurigo (ETHZ), specializzazione in fisica ambientale e ricerca nel campo della micro-meteorologia e della meteorologia alpina presso l’Istituto di ricerca in climatologia (ETHZ). Dal 2002 collaboratore scientifico e dal 2007 responsabile dell’OASI-Osservatorio ambientale della Svizzera italiana del Dipartimento del territorio-Cantone Ticino. Dal 2012 capo dell’Ufficio del monitoraggio ambientale, nato dall’unione del progetto OASI e del Laboratorio di analisi ambientali delle Sezione della protezione dell’aria dell’acqua e del suolo.
Il lavoro dell’OASI-Osservatorio ambientale della Svizzera italiana è riconosciuto a livello nazionale per la sua qualità e la condivisione dei dati attraverso visualizzazioni.

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È professoressa titolare alla facoltà di Scienze economiche dell’Università della Svizzera italiana e vicedirettrice dell’Istituto di Ricerche Economiche (IRE); è anche docente professionista alla SUPSI. Ha conseguito il dottorato di ricerca in economics and institutions all’Università di Bologna con una tesi dedicata alla regolazione dei servizi idrico e ambientale. È stata post-doc all’Ecole Ponts di Parigi, dove ha approfondito le tematiche regolatorie per i servizi pubblici. I suoi interessi di ricerca riguardano principalmente l’economia pubblica, con un’attenzione particolare all’economia, al management e alla regolazione dei servizi pubblici (energie tradizionali e rinnovabili, ambiente, idrico e rifiuti). È autrice di numerosi articoli scientifici pubblicati su riviste nazionali e internazionali. I suoi lavori più recenti sono dedicati allo studio delle comunità energetiche come istituzioni in grado di favorire la transizione green, all’analisi della redditività di alcune tipologie di fonti rinnovabili e al valore dell’idroelettrico per il Ticino e la Svizzera. È molto attiva sul territorio: membra dei comitati di direzione di Equi-Lab e SOS Ticino, componente del collegio esperti per i Masterplan di Bellinzona e Locarno, è regolarmente coinvolta in attività di disseminazione e divulgazione, anche attraverso radio e televisione. 

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Architetto e urbanista, dal 1985 ha un proprio studio a Locarno-Minusio.
Autore di oltre un centinaio di progetti, è stato vincitore di concorsi nazionali e internazionali e
invitato a partecipare a numerosi mandati di studio di pianificazione.
Dal 2002 al 2023 è professore di progettazione architettonica presso l’Accademia di architettura di Mendrisio (USI-Università della Svizzera italiana), dove dal 2010 al 2017 è direttore della ricerca PNR65 “Lo spazio pubblico nella Città Ticino di domani”, nell’ambito della quale fonda il Laboratorio Ticino, istituto di ricerca in ambito territoriale.
Attualmente è responsabile della ricerca USI “Città dei Laghi, un atlante per il territorio insubrico”.

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Architetto con studio professionale a Muralto dal 1999, ha realizzato con l’architetto Christian Mozzetti numerose opere ed è professore aggiunto in progettazione architettonica presso il Dipartimento ambiente costruzioni e design della SUPSI. Tra il 2012 e il 2020 è stato docente invitato all’Accademia di architettura di Mendrisio.
È stato membro del consiglio editoriale di “Archi”. Dal 2021 è membro della Commissione del paesaggio del Canton Ticino. Ha pubblicato saggi dedicati alla cultura architettonica e svolge regolarmente conferenze, critiche, giurie, ponendo al centro dell’attenzione l’importanza del contesto nell’approccio progettuale.

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Laurea magistrale e dottorato di ricerca in ingegneria edile/architettura U.E. presso l’Università degli Studi dell’Aquila, con specializzazione in tecnologia dell’involucro edilizio, progettazione antisismica ed efficienza energetica. Ha svolto per diversi anni attività professionale come freelancer con ruolo di architetto/ingegnere, project-manager e direttore lavori. È specializzato in envelope engineering e integrazione di sistemi solari per il progetto di Nearly-Zero Energy Buildings. Dal 2013 lavora alla SUPSI al Dipartimento ambiente costruzioni e design e attualmente è ricercatore senior. In qualità di responsabile del Team BIPV-Involucro innovativo, è attivo nello sviluppo e coordinamento di vari progetti di ricerca, sviluppi industriali, costruzioni pilota e attività di sensibilizzazione sull’architettura solare su scala locale e internazionale. 
È, inoltre, membro esperto della Task 15 del Programma fotovoltaico dell’Agenzia internazionale dell’energia (IEA PVPS) e di altri comitati scientifici e tecnici come EUPVSEC-European Photovoltaic Solar Energy Conference and Exhibition, IEC-International Electrotechnical Commission-International Organization for Standardization, Architectural Solar Association e Solar Power Europe.

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Ha conseguito la laurea in filosofia moderna presso l’Università degli Studi di Pavia ed è professoressa in comunicazione e linguaggi visivi presso la SUPSI-Dipartimento ambiente costruzioni e design, dove insegna semiologia applicata alle discipline del design. È attiva in numersi progetti di ricerca e mediazione culturale con enti culturali e musei, volti ad approfondire l’influsso dei nuovi linguaggi e delle tecnologie digitali sulla società, l’etica e l’apprendimento.
Dal 2010 è membro di direzione del Dipartimento ambiente costruzioni e design della SUPSI con la funzione di responsabile della formazione Bachelor e Master. Collabora con il Dipartimento formazione e apprendimento / Alta scuola pedagogica in qualità di consulente scientifica del Master of Advanced Studies in arti plastiche e con la direzione della Formazione di base nella conduzione di progetti di innovazione didattica. È, inoltre, membro del Gruppo di lavoro SUPSI per un uso responsabile e innovativo dell’intelligenza artificiale generativa nella formazione di base.

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Ingegnere civile con dottorato in ingegneria strutturale, sismica e geotecnica. Attualmente lavora come ricercatrice nel settore Geomatica dell’Istituto scienze della Terra della SUPSI-Dipartimento ambiente costruzioni e design e come docente nell’ambito costruzioni nel Bachelor e nel Master in ingegneria civile SUPSI, occupandosi di tematiche legate alla gestione, al monitoraggio e alla valutazione del patrimonio di manufatti esistenti.

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Si è formata inizialmente come disegnatrice strutturale, in seguito ha lavorato in diversi studi di architettura in Svizzera, Italia e Stati Uniti frequentando le lezioni presso la Princeton University come studentessa ospite. Dal 1981 al 1983 è stata assistente di Klaus Vogt al Politecnico federale di Zurigo e nel 1985 di Mario Campi. Nel 1984 ha fondato il proprio studio di architettura insieme a Christian Sumi. Negli anni successivi ha ricoperto incarichi di professoressa ospite, tra cui quello presso il Southern California Institute of Architecture di Los Angeles nel 1987 e presso l'École Polytechnique Fédérale de Lausanne nel 1999.
È stata nominata membro di commissioni edilizie e di progettazione urbana in varie città, come Zurigo e Baden, e nel 2006 è stata anche membro del comitato consultivo per il progetto del Werkbund Estate di Monaco.
Nel 2008 è stata nominata professoressa presso l’Accademia di architettura di Mendrisio, ruolo che ha ricoperto insieme a Christian Sumi fino al 2018.
Nell’estate del 2020 Marianne e Christian hanno ceduto il loro studio a partner di lunga data aprendo poi il loro atelier a Zurigo.
Nel 2024 Marianne e Christian vincono il prestigioso Gran Premio svizzero d’arte / Prix Meret Oppenheim.

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È responsabile del FabLab SUPSI, docente di facoltà presso il Dipatimento ambiente costruzioni e design SUPSI, membro del consiglio del Master in Interaction Design e ricercatore senior presso l’Istituto design della SUPSI. Si occupa di ricerca, formazione e imprenditorialità sviluppando progetti all’intersezione tra design, tecnologia e innovazione collaborativa. La sua ultima pubblicazione “Design for Future Skills. Three Case Studies on the Role of Design in Shaping the Narrative of Technology Education” è inclusa nel libro “Digital transformation in Design” edito da L. Shierling per Amherst College Press, Amherst.

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Laureato nel 1996 al Politecnico federale di Zurigo in ingegneria civile, si è specializzato nel settore della mobilità e, dopo alcune esperienze in Ticino e a Berna, dal 2002 è attivo presso il Dipartimento del territorio del Cantone Ticino dove ha ricoperto diverse funzioni. Dal 2019 è il Direttore della Divisione dello sviluppo territoriale e della mobilità con una visione a 360° su territorio e trasporti coordinando i servizi cantonali che si occupano di pianificare il territorio ticinese e la mobilità nelle sue varie forme.

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Ha studiato architettura e ingegneria industriale con una postformazione in economia immobiliare. Portfolio Manager per la gestione strategica del patrimonio immobiliare di proprietà dello Stato del Cantone Ticino, presidente del CRB Ticino (Centro svizzero di studio per la razionalizzazione della costruzione) e membro del comitato nazionale, svolge anche attività di docente.

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Capo Ufficio della geomatica del Cantone Ticino, responsabile della geoinformazione cantonale e direttore del catasto delle restrizioni di diritto pubblico della proprietà.

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Lavora in AFRY dal 2010. Attualmente è responsabile della Business Unit Food & Pharma Svizzera di AFRY e del settore Aquaculture & Blue Foods a livello globale. È stato attivo nel ruolo di project manager in grandi progetti infrastrutturali ed edilizi sul territorio ticinese.
AFRY è una società internazionale di ingegneria con 19’000 dipendenti in più di 40 Paesi, di cui 1’000 in Svizzera.

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Biologa e responsabile del Settore ecologia dei vettori dell’Istituto microbiologia della SUPSI-Dipartimento ambiente costruzioni e design, incaricato dal Cantone Ticino di coordinare le attività di sorveglianza e controllo per le zanzare invasive a livello regionale e dall’Ufficio federale dell’ambiente a livello svizzero in seno alla Rete Svizzera Zanzare. 
È referente culicidi per Info Fauna e per il progetto federale One Health Vektoren, trainer per il progetto europeo AIM-COST, per le associazioni European Society for Vector Ecology e per la European Mosquito Control Association (di cui è stata appena eletta Presidente); inoltre è esperta del settore medical entomology per le agenzie internazionali WHO-World Health Organization e IAEA-International Atomic Energy Agency.

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Laureata cum laude in ingegneria civile al Politecnico di Milano, è professore ordinario di tecnica e pianificazione urbanistica presso lo stesso Politecnico di Milano. La sua attività di ricerca, didattica e sperimentazione mette al centro il progetto; sceglie un approccio multiscalare, aperto a integrazioni disciplinari, in particolare con i settori ambiente e heritage. Temi prevalenti sono: rigenerazione urbana sostenibile, rilancio dei centri storici in spopolamento, place making e place branding, turismo esperienziale, paesaggi produttivi e hybrid city, 15-minute city. Territori di riferimento sono soprattutto ambiti di interesse storico-paesaggistico e contesti di aree urbane dismesse. Collabora da anni con Politecnico federale di Zurigo, con il Dipartimento ambiente costruzioni e design della SUPSI e con la Regional Plan Association di New York. Le sue pubblicazioni spaziano dall’integrazione tra sviluppo territoriale e mobilità, la trasformazione dei siti di patrimonio industriale, la pianificazione urbana e la produzione del luogo.

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Laureato in ingegneria edile e architettura presso il Politecnico di Milano. Dopo una collaborazione con studi di ingegneria e architettura, nel 2009 ha ottenuto un dottorato di ricerca sviluppando una nuova facciata BIPV (Building Integrated Photovoltaics) multifunzionale per il controllo solare. Ha lavorato in seguito come post-doc nel gruppo Solar façades al Fraunhofer Institute for Solar Energy Systems ISE di Friburgo in Brisgovia, uno dei più grandi istituti di ricerca del mondo nel campo dell’energia solare. Dal 2011 è un collaboratore della SUPSI-Dipartimento ambiente costruzioni e design (DACD), presso l’Istituto sostenibilità applicata all’ambiente costruito, dapprima in veste di ricercatore e responsabile di team, in seguito come responsabile del Settore sistema edificio. Al DACD è responsabile dell’Area sostenibilità per il corso di laurea in architettura e attualmente coordina le attività di tre team del settore sistema edificio. 
Nel 2019 insieme a due colleghi ha fondato iWin-innovative Windows SA, una start-up innovativa. 
Nel 2019 ha conseguito il titolo di professore SUPSI in tecnologie innovative della costruzione e progettazione sostenibile.
È membro di organismi di standardizzazione e dal 2021 è stato nominato dall’Ufficio federale dell’energia co-manager della Task 15 del Programma fotovoltaico dell’Agenzia internazionale dell’energia (IEA PVPS).
Da settembre 2024 ricoprirà il ruolo di Direttore dell’ISAAC-Istituto sostenibilità applicata all’ambiente costruito.

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È Prorettore all’innovazione e relazioni aziendali presso l’USI-Università della Svizzera italiana, professore ordinario presso la Facoltà di scienze informatiche USI e membro dell’IDSIA-Istituto dalle Molle di studi sull’intelligenza artificiale USI-SUPSI che ha diretto dal 1995 al 2020. Insegna il modulo di intelligenza artificiale alla Facoltà di scienze informatiche USI dove dirige il Master in intelligenza artificiale.
La sua carriera scientifica è legata alla definizione di algoritmi di ottimizzazione ispirati al comportamento delle formiche e alla robotica collettiva. Nella sua carriera scientifica ha pubblicato più di 300 articoli e nel 2023 è stato inserito dalla Stanford University nel 2% dei migliori scienziati al mondo in tutte le discipline. 
È co-fondatore e CTO-Chief Technology Officer di Artificialy SA, società di Lugano che porta sul mercato soluzioni basate sull’intelligenza artificiale.

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Dopo la laurea in ingegneria civile presso il Politecnico federale di Zurigo, nel 1992 viene assunto dallo studio di ingegneria Ceresa Rezzonico diventando contitolare del medesimo qualche anno più tardi.
In parallelo, inizia la sua attività di insegnante presso la Scuola Tecnica Superiore (oggi SUPSI-Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana) di Lugano. Fra il 1994 e il 2008 svolge attività di docenza nei corsi di laurea in ingegneria civile e architettura SUPSI.
A seguito della sua nomina, nel 2001, a Direttore del Dipartimento ambiente costruzioni e design della SUPSI, lascia lo studio di ingegneria. Nel 2003 gli viene conferito il titolo di professore SUPSI.
Dal 1° gennaio 2008 è Direttore generale della SUPSI e, tra novembre 2011 e giugno 2012, dirige ad interim il Dipartimento formazione e apprendimento.
Fra il 2015 e il 2021 è membro del Comitato direttivo di swissuniversities come rappresentante delle scuole universitarie professionali e fra il 2017 e il 2021 è Presidente della Delegazione pianificazione strategica di swissuniversities. A fine gennaio 2023 viene nominato Presidente della Camera delle scuole universitarie professionali (SUP) di swissuniversities per il periodo 1° febbraio 2023 - 31 luglio 2024, carica che gli è stata riconfermata fino al 31 luglio 2027.
È membro individuale dell’Accademia svizzera delle scienze tecniche SATW, nonché Vicepresidente della Fondazione FH Schweiz.

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È responsabile del Settore urbanistica all’Istituto scienze della Terra della SUSPI-Dipartimento ambiente costruzioni e design. La sua ricerca si concentra su progetti interdisciplinari di urbanistica e pianificazione territoriale. Dopo gli studi di architettura e un Master di secondo livello in pianificazione territoriale presso il Politecnico federale di Zurigo, partecipa al programma di dottorato Spatial research lab con un dottorato in pianificazione delle macroregioni. Nella sua attività professionale ha diretto numerosi progetti di ricerca in pianificazione territoriale strategica e partecipata a diverse scale territoriali. Oltre all’attività di ricerca è attivo nell’insegnamento. Ha diretto la formazione continua in pianificazione territoriale presso il Politecnico federale di Zurigo, dove tuttora insegna. Inoltre è visiting professor presso il Politecnico di Milano e docente alla SUPSI- Dipartimento ambiente costruzioni e design.

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Storica dell’architettura, gestisce uno studio di storia dell’architettura e conservazione con sede a Zurigo. Si è laureata in architettura presso l’Università tecnica di Monaco e ha conseguito il dottorato di ricerca in storia dell’architettura presso il Politecnico federale di Zurigo. Ha lavorato in Italia, Grecia e Germania ed è stata a lungo vice capo del Servizio patrimonio del Cantone Argovia. Ha insegnato presso l’Università tecnica di Dresda, il Politecnico federale di Zurigo e l’Università di Zurigo. Attualmente è docente presso la Berner Fachhochschule (Conservazione degli edifici del XX secolo) e presso l’Accademia di architettura di Mendrisio (Storia e teoria del restauro architettonico).

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Laureato in geografia all’Università di Losanna, Master in sviluppo urbano sostenibile, gestione delle risorse e gouvernance presso l’Istituto superiore di studi in amministrazione pubblica (IDHEAP) e l’Istituto di geografia dell’Università di Losanna (IGUL). Collaboratore scientifico dal 2005 presso il DECS-Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport (Cantone Ticino), si è focalizzato in particolare sulle strategie di mediazione tramite i canali digitali. Nel 2017 ha conseguito il Diploma management e leadership nei servizi ABD (Archivi, Biblioteche, Documentazione) rilasciato dall’Università di Berna; nello stesso anno è stato nominato presidente dell’Associazione musei etnografici ticinesi. Nel 2020 è stato nominato capo dell’Ufficio dell’analisi e del patrimonio culturale digitale; sotto questo servizio sono confluiti l’Osservatorio culturale del Cantone Ticino e il Sistema per la valorizzazione del patrimonio culturale.

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Laureato in scienze della terra al Politecnico federale di Zurigo, da sempre attivo nell’ambito della pianificazione del territorio, dal 2008 è responsabile dell’Ufficio della pianificazione locale. Dal 2023 è il capo della Sezione dello sviluppo territoriale del Cantone Ticino.

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Architetto, laureata presso il Politecnico di Milano con dottorato di ricerca alla Scuola politecnica federale di Losanna e al Politecnico di Torino. Professoressa in storia e tecniche della conservazione presso il Dipartimento ambiente costruzioni e design della SUPSI. 
Dal 2005 è responsabile del corso di laurea in conservazione e restauro presso la SUPSI e il Swiss Conservation-Restoration Campus. Coordina le attività didattiche, i cantieri di restauro e diversi progetti di ricerca (su architetture del XX secolo, storia e tecnica delle decorazioni a stucco, conservazione preventiva e manutenzione). 
È autrice di pubblicazioni scientifiche e divulgative e membro di istituzioni attive nella tutela dei beni culturali (SKR-Associazione svizzera per la conservazione e il restauro, NIKE-Centro nazionale d’informazione sul patrimonio culturale, ICOMOS Svizzera-Consiglio internazionale dei monumenti e dei siti, Docomomo- International Committee for Documentation and Conservation of Buildings, Sites and Neighbourhoods of the Modern Movement).

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MSc in Geografia e Sviluppo Sostenibile all’Università di Berna, è collaboratrice scientifica dell’Ufficio della mobilità lenta e del supporto, presso la Sezione della mobilità del Dipartimento del territorio del Cantone Ticino, e si occupa principalmente dei temi di mobilità ciclabile e pedonale

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Si laurea in architettura presso l’Università degli studi di Pescara e nel 1996 fonda il suo studio di architettura in Ticino. Credendo profondamente nel valore civico del mestiere di architetto, porta avanti la ricerca sullo spazio pubblico indagandone la relazione con la qualità urbana intesa anche come diritto alla città. Promuove installazioni, laboratori di progettazione partecipata e iniziative come “Vivai Diffusi”: un esperimento di “urbanismo tattico” attraverso cui sensibilizzare con esempi non solo dell’importanza e del valore del verde in contesti urbani, ma anche del ruolo della temporaneità nel processo di trasformazione della città contemporanea.
Partecipa con regolarità a concorsi di architettura, vincendo diversi premi. Tiene conferenze presso alcune università e ordini professionali italiani. Autrice di diversi contributi, i suoi progetti sono pubblicati su riviste internazionali.

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Dopo gli studi di filologia classica e geografia all’Università di Bologna si laurea nel 2005 presso l’Accademia di architettura di Mendrisio. Durante gli studi collabora con Antonio Citterio e Marco Bay a Milano, Meyer Piattini, Könz-Molo e Officina del Paesaggio in Ticino. Dal 2006 al 2008 lavora presso lo studio di Daniel Libeskind nelle sedi di Milano, Zurigo e New York. Nel 2009 fonda in Ticino il suo ufficio ed esegue progetti come architetta del paesaggio. Dal 2015 al 2019 è responsabile per Studio Vulkan Landschaftsarchitektur di numerosi progetti pubblici in Svizzera italiana e romanda. 
Dal 2020 ha ripreso la libera professione quale architetta del paesaggio in Ticino e a Zurigo. Invitata regolarmente per le critiche presso vari atenei svizzeri, dal 2023 insegna architettura del paesaggio presso il Dipartimento ambiente costruzioni e design della SUPSI di Mendrisio.
È membro della SIA-Società svizzera degli ingegneri e degli architetti, dell’OTIA-Ordine ingegneri e architetti del Canton Ticino e della Federazione svizzera degli architetti paesaggisti.

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Sebastiano Maltese, ingegnere edile con un dottorato in gestione degli edifici, è attivo nell’ambito della gestione e della manutenzione di patrimoni immobiliari e nell’uso di processi BIM-Building Information Modeling per migliorare la fase di gestione degli immobili. 
Attualmente lavora nel team Gestione edifici dell’ISAAC-Istituto sostenibilità applicata all’ambiente costruito della SUPSI.

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Si è laureato in architettura presso il Politecnico federale di Zurigo nel 1998. Ha proseguito gli studi con un dottorato in scienze tecniche al Politecnico di Zurigo fino al 2002. 
Ha ricoperto diverse posizioni presso l’Ufficio federale della cultura fino al 2012, quando ha ripreso la direzione della sezione Cultura della costruzione. È stato membro della delegazione svizzera presso il Comitato del patrimonio mondiale dell’UNESCO dal 2010 al 2013 e dal 2012 rappresenta il Punto focale svizzero per il patrimonio mondiale (cultura). È stato, inoltre, membro del Consiglio dell’ICCROM-Centro internazionale di studi per la conservazione e il restauro dei beni culturali dal 2013 al 2021, presidente dal 2017 al 2021, e rappresenta la Svizzera in numerosi altri comitati nazionali e internazionali. 
Oliver Martin è uno dei principali autori e promotori del concetto di “Baukultur/Cultura della costruzione” e della relativa Dichiarazione di Davos, adottata dai Ministri europei della Cultura nel 2018 e divenuta un testo di riferimento per la politica edilizia e di pianificazione in Europa e oltre con il Sistema di qualità Davos Baukultur, pubblicato nel 2021. Presiede la Davos Baukultur Alliance, fondata nel 2023, un’associazione internazionale di ministeri, organizzazioni della società civile e aziende attive a livello internazionale nel campo della pianificazione e dell’edilizia, il cui segretariato è gestito dal World Economic Forum.

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Biologo e fitosociologo, ha diretto dal 2003 al 2015 il Parco botanico del Cantone Ticino delle Isole di Brissago. Attualmente lavora come collaboratore scientifico presso l’Ufficio della natura e del paesaggio del Dipartimento del territorio del Cantone Ticino, dove si occupa della conservazione e della valorizzazione di habitat degni di protezione, della conservazione di specie minacciate di estinzione, della gestione di specie esotiche invasive e della promozione della biodiversità negli insediamenti.

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Partner dello studio we architetti di Lugano.
Dal 1998 al 2009 è stata co-titolare dello studio könz-molo di Lugano, fondato con Jachen Könz. I loro progetti più noti sono la camera mortuaria a Mendrisio, la casa dell’Accademia a Mendrisio e la casa privata a Bever.
Si è laureata in architettura al Politecnico federale di Zurigo. Dopo la laurea, si è trasferita a Los Angeles, dove ha lavorato in diversi studi di architettura. Tornata in Svizzera, ha lavorato come assistente all'École polytechnique fédérale di Losanna e all’Accademia di architettura di Mendrisio con Kenneth Frampton. Dal 2003 al 2009 ha insegnato presso lo SCI-Arc di Vico Morcote. Dal 2006 è direttrice dei programmi di i2a e dal 2011 è direttrice dell’i2a, Istituto Internazionale di Architettura. Dal 2009 è anche membro della Stadtbildkommission di Berna. Dal 2015 è responsabile del focus Architettura e struttura nel Master of Arts in Architecture della Hochschule Luzern - Technik & Architektur. 
Nel 2016 è stata eletta presidente centrale della FAS-Federazione architette e architetti svizzeri.

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Laureato in architettura del paesaggio all’Istituto superiore di agronomia di Lisbona, ha conseguito il Master presso l’ETSAB-Escola tècnica superior d’arquitectura di Barcellona.
Docente presso l’Istituto dove si è laureato e professore ospite all’ETSAB e alla Facoltà di architettura di Alghero, ha tenuto seminari presso varie scuole: Harvard, University of Pennsylvania, ETSAB, Università Iuav di Venezia, Politecnico di Milano, École nationale supérieure de paysage di Versailles.
Con PROAP, di cui è fondatore e CEO, ha realizzato progetti riconosciuti da premi internazionali, tra cui Parco del Tejo, Cava do Viriato, Parco del Mondego, Waterfront di Anversa.
Presso l’Accademia di architettura di Mendrisio è professore ordinario e parte del comitato direttivo dell’ISUP-Istituto di studi urbani e del paesaggio.

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Ingegnere ambientale laureatasi all’Ecole polytechnique fédérale di Losanna, attualmente è capoprogetto presso l’Associazione svizzera dei professionisti della protezione delle acque (VSA) per il concetto di città spugna. È co-autrice della direttiva VSA “Gestione delle acque di scarico in tempo di pioggia”.
Prima di lavorare presso la VSA per dieci anni ha operato nell’ambito della gestione delle acque  e dello smaltimento delle acque in studi d’ingegneria.

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Ha conseguito il dottorato in scienze dell’atmosfera al Politecnico federale di Zurigo nel 2010 con una tesi sulle precipitazioni orografiche nella regione del Lago Maggiore. In seguito ha lavorato come ricercatore alla Scuola politecnica federale di Losanna e a MeteoSvizzera, dove ha sviluppato un sistema di allertamento automatico per piogge intense. All’Università di Trento e all’Università di Berna ha svolto ricerca sulla climatologia della regione alpina, con particolare attenzione alle precipitazioni. Dal 2018 è meteorologo previsore presso il Centro regionale Sud di MeteoSvizzera, dove svolge anche alcuni studi sulla climatologia del versante sudalpino.

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È responsabile del settore di ricerca “Cultura e territorio” nell’Istituto design presso il Dipartimento ambiente costruzioni e design della SUPSI. È, inoltre, co-presidente del Sounding Board Researchers per la strategia nazionale svizzera degli open research data e rappresentante dei cittadini nel comitato tecnico guida di Repubblica digitale in Italia.  
Storica dell’arte con due titoli di dottorato – in antropologia sociale ed etnografia all’EHESS-Ecole des hautes études en sciences sociale di Parigi e in governo e progettazione del territorio al Politecnico di Milano –, il suo lavoro di ricerca si focalizza su arte contemporanea africana, arte pubblica e biennali, sistemi di produzione e distribuzione del sapere e open data. 
Come volontaria è presidente della Commissione internazionale dei raduni mondiali di Wikipedia, presidente di Wikimedia Italia e referente dell’Ecomuseo delle Grigne.

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Di formazione ingegnere ambientale, si è laureato presso il Politecnico di Milano. 
Presso il Dipartimento ambiente costruzioni e design della SUPSI è ricercatore, docente di idraulica e protezione del territorio per il Bachelor di ingegneria civile, nonché responsabile del Settore idrologia, dove si occupa in particolare della rete di monitoraggio idrometeorologica cantonale.

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Laureata in letteratura francese all’Università di Friburgo (Svizzera) con un anno trascorso all’Università Bordeaux Montaigne, ha lavorato come responsabile della comunicazione e delle pubbliche relazioni per istituzioni universitarie e culturali: all’Accademia di architettura di Mendrisio (2002–2011), all’Istituto internazionale di architettura di Vico Morcote (2011–2013) e al m.a.x. museo e allo Spazio Officina di Chiasso (2011–2018). Dal 2018 al 2022 è stata attiva all’Ufficio comunicazione presso la Divisione comunicazione e relazioni istituzionali della Città di Lugano. Dal 2023 è la referente comunicazione del Dipartimento ambiente costruzioni e design della SUPSI.
Negli anni ha collaborato con varie testate come “Vogue Italia”, “L’Uomo Vogue”, “Il Corriere del Ticino”, “Zero” e “Ticino Welcome” dove ha curato due rubriche, una con interviste a personalità del mondo dell’architettura e un’altra dedicata a chi opera nelle PR. Ha, inoltre, collaborato con varie istituzioni e associazioni per curare i rapporti con i media, fra cui Gea Ticino associazione dei geografi e Grandi Giardini Italiani. Modera tavole rotonde e presentazioni di libri, fra cui “Danish Diaries” di Marco Sammicheli, direttore del Museo del Design italiano di Triennale Milano. Fa parte della Società ticinese di relazioni pubbliche, di cui è stata membro di Comitato dal 2019 al 2023.

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Si laurea in architettura presso il Politecnico di Torino. Dopo aver lavorato nel campo dell’edilizia privata e della valorizzazione dei beni culturali e architettonici, nel 2009 si trasferisce nei Grigioni. Qui si occupa di progettazione e direzione lavori per opere di edilizia pubblica e privata. 
Dal 2014 segue i progetti regionali di approvvigionamento idrico per l’Ufficio della protezione delle acque e dell’approvvigionamento idrico del Cantone Ticino.

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È ricercatrice in pianificazione del territorio presso l’Istituto scienze della Terra della SUPSI-Dipartimento ambiente costruzioni e design. Il suo percorso accademico è segnato dall’impegno nella comprensione delle dinamiche dello sviluppo territoriale e della relazione tra le persone e il loro ambiente circostante. La sua ricerca esplora strategie per una pianificazione inclusiva, con l’obiettivo di creare spazi che favoriscano l’impegno e il benessere della comunità. Dopo il Bachelor in urbanistica e il Master in urban planning and territorial policies, è iscritta al programma di Dottorato in urban planning, design, and policy al Politecnico di Milano. Nel corso della sua carriera si è occupata di mobilità e trasporti alla scala territoriale e urbana. 
È attiva in diversi progetti di ricerca, partecipa a convegni e conferenze ed è autrice di pubblicazioni.

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Responsabile del mandato della formazione continua per il Dipartimento ambiente costruzioni e design (DACD) della SUPSI, è anche membro di direzione del DACD, della Commissione formazione continua SUPSI, nonché co-responsabile del CAS-Certificate of Advanced Studies in trasforming & performing spaces e del CAS design management & business model innovation. 
È assessor alla Schweizerischen Studienstiftung e insegna in università strategia di comunicazione e brand management.

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Ha una formazione accademica in geografia con particolare attenzione alla complessa relazione tra sviluppo socio-economico e ambiente/cambiamento climatico. Ha conseguito un dottorato di ricerca presso l’Università di Friburgo (Svizzera) con una tesi sulla trasformazione ecologica della società industriale.
Vanta oltre 30 anni di esperienza di ricerca nel campo delle innovazioni tecnologiche e istituzionali applicate al settore della mobilità e dell’energia ed è stato membro del primo piano d’azione nazionale sullo sviluppo sostenibile.
Dal 2008 dirige l’ISAAC-Istituto sostenibilità applicata all’ambiente costruito presso il Dipartimento ambiente costruzioni e design della SUPSI, attivo nel campo della generazione di energia rinnovabile come il fotovoltaico, dell’efficienza energetica negli edifici, della politica energetica e dei cambiamenti comportamentali. 
Interessato alla ricerca interdisciplinare sulla transizione energetica, promuove lo sviluppo di nuovi temi di ricerca come le smart grid e la digitalizzazione nel settore dell’energia e dell’edilizia.

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Dopo il diploma in architettura alla Scuola politecnica federale di Losanna e diverse esperienze lavorative in Svizzera e all’estero, nel 2000 ha iniziato la sua attività come collaboratore scientifico dell’Ufficio dei beni culturali del Cantone Ticino-Dipartimento del territorio, in seno al quale dal 2014 ha assunto la responsabilità di capo Servizio monumenti. Dal 2022 è capo dell’Ufficio dei beni culturali.

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Ha conseguito un dottorato in geografia all’Università di Losanna. È professore in geomorfologia applicata all’Istituto scienze della Terra della SUPSI-Dipartimento ambiente costruzioni e design e responsabile del CCCT-Centro competenze cambiamento climatico e territorio della SUPSI.
La sua attività di ricerca è focalizzata sull’evoluzione del paesaggio naturale delle Alpi durante e dopo le grandi glaciazioni, declinata nella cartografia geologica del Quaternario, nel monitoraggio degli ambienti periglaciali alpini, nella geoarcheologia e nella valorizzazione del patrimonio naturalistico e culturale. Dal 2018 al 2022 è stato curatore del Museo storico etnografico Valle di Blenio. È membro del comitato della Società svizzera di geomorfologia (presidente nel triennio 2020–2022) e della rete svizzera di monitoraggio del permafrost PERMOS. È autore di più di 150 pubblicazioni scientifiche e divulgative, in gran parte dedicate al territorio sudalpino.

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Architetto, svolge attività come libero professionista. 
Attualmente lavora come docente e ricercatore nel settore Sistema edificio dell’ISAAC-Istituto sostenibilità applicata all’ambiente costruito (Dipartimento ambiente costruzioni e design della SUPSI) sui temi di efficienza energetica, gestione e digitalizzazione degli edifici. 
È responsabile del percorso formativo BIM-Building Information Modeling nell’ambito della formazione continua con programmi DAS-Diploma of Advanced Studies e CAS-Certificate of Advanced Studies.

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Professore in microbiologia e Direttore dell’Istituto microbiologia della SUPSI-Dipartimento ambiente costruzioni e deisgn. È docente senior in microbiologia alla Facoltà di scienze, Dipartimento di biologia vegetale dell’Università di Ginevra. È, inoltre, stato membro del Comitato federale di esperti per la biosicurezza (SECB) dal 2007 al 2023 e membro della Commissione di coordinamento della Rete svizzera dei laboratori regionali (KOKO) dal 2006. Dal 2011 è Presidente del Gruppo di lavoro zanzare del Canton Ticino e membro del Gruppo operativo salute e ambiente (GOSA) del Canton Ticino, mentre dal 2024 è membro della Commissione federale per la protezione NBC (ComNBC).

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Filosofo, è professore alla SUPSI, presso il Dipartimento ambiente costruzioni e design, in “Teorie dello spazio e dell’abitare” e professore all’Università della Svizzera italiana, presso l’Accademia di architettura di Mendrisio. È, inoltre, membro del Master in geopolitica della Sapienza di Roma. Per molti anni è stato docente di estetica al Politecnico di Milano e dal 2019 al 2022 è stato visiting professor all’Università di Bergamo. Oltre all’insegnamento, è responsabile del ciclo di conferenze del Dipartimento ambiente costruzioni e design della SUPSI “Emergenza Terra” e presidente dell’associazione culturale di divulgazione scientifica Trame. Collabora con numerose riviste di filosofia e politica. Tra le sue opere: “La fine della storia” (Milano 2000), “Hegel e i confini dell’Occidente” (Napoli 2004), “Lessico socio-filosofico della città” (2005), “Filosofie della metropoli” (a cura di, Roma 2009), “L’invenzione del globo” (Torino 2017), “The Global Spatial Revolution” (2022) e “Earthscapes” (a cura di, Roma 2023).

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Si è laureato in architettura alla Scuola politecnica federale di Losanna. Presso il Dipartimento ambiente costruzioni e design della SUPSI è docente ricercatore, nonché responsabile del corso di laurea in architettura d’interni e coordinatore internazionale dell’International Master in Interior and Architectural Design (IMIAD).
I suoi principali settori di insegnamento e di ricerca sono la museografia, la composizione architettonica, l’architettura delle scuole e l’architettura degli uffici.

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