Comunicato stampa
La Fondazione Alpina per le Scienze della Vita si associa alla SUPSI
Lo scorso 28 giugno il Consiglio di Stato ha approvato l’associazione della Fondazione Alpina per le Scienze della Vita (FASV) alla SUPSI. Nata ad Olivone nel 2005, la FASV sviluppa progetti di formazione e ricerca in questo vasto ambito interdisciplinare. L’associazione alla SUPSI della FASV - che continuerà a godere di autonomia organizzativa e finanziaria - comporta il suo inserimento nella politica universitaria cantonale.
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Oggi la FASV gestisce e promuove il centro di competenza nell’ambito della tossicologia e della chimica forense del Canton Ticino. Tramite l’Istituto Alpino di Chimica e Tossicologia (IACT), la FASV offre un servizio di analisi negli ambiti della ricerca di medicamenti e droghe al volante, della tossicologia sul vivente e post-mortem, della medicina del traffico e della chimica forense. Grazie ai suoi settori Educazione e Territorio, ed in particolare con il progetto Scuola Alpina, la Fondazione si occupa della formazione di giovani e adulti nell’ambito delle scienze naturali in contesto montano.
Le due istituzioni hanno individuato ambiti d’interesse comuni nell’attività di studio e ricerca del Dipartimento formazione e apprendimento/Alta scuola pedagogica e del Dipartimento ambiente costruzione e design. Non sono tuttavia da escludere progettualità con le altre unità che compongono la SUPSI (Dipartimento tecnologie innovative e Dipartimento economia aziendale, sanità e sociale con le unità di coordinamento della formazione e della ricerca e dei servizi al territorio).
Le due realtà collaboreranno in modo prioritario sui temi dei cambiamenti climatici, dell’educazione ambientale e alla sostenibilità, dell’idrologia, dell’idrogeologia, della limnologia, della biosicurezza e delle scienze forensi. La collaborazione si estenderà anche alla Citizen science sui temi ambientali, ai mountain studies, all’educazione al territorio e ad altri temi d’interesse comune che emergeranno nel corso del tempo.
Partendo da queste tematiche s’intende creare una serie d’iniziative in ambito formativo: corsi di formazione continua per i docenti di diversi ordini scolastici, collaborazione per lavori di semestre, tesi di bachelor/master/dottorato e organizzazione di gite di studio per gli studenti SUPSI. Sul fronte della ricerca, SUPSI e FASV vogliono sviluppare progetti comuni e valorizzare sinergie con il Centro di Biologia Alpina di Piora. Un altro obiettivo riguarda la condivisione delle infrastrutture e delle strumentazioni di laboratorio, nonché lo sviluppo di una cultura rigenerativa per il territorio della Valle di Blenio. Un’ultima area di collaborazione contempla la mediazione scientifica: le due istituzioni intendono partecipare ad attività comuni di divulgazione e realizzare progetti didattico-divulgativi come i TheLab (attività di una giornata a progetto rivolte a classi di scuola dell’obbligo) o i quaderni didattici in ambito MINT.
Per Franco Gervasoni, Direttore generale SUPSI: “La nuova collaborazione rappresenta un valore aggiunto per le nostre due istituzioni attive nella formazione, nella ricerca e nelle prestazioni di servizio in Ticino. Vogliamo far dialogare in modo forte e duraturo le nostre competenze nell’educazione ambientale e negli ambiti affini delle scienze della vita. Questa nuova sinergia consentirà di coinvolgere e valorizzare le zone periferiche alpine e permetterà di sensibilizzare le giovani generazioni allo sviluppo sostenibile, attraverso delle esperienze formative vissute nella natura. Un aspetto che ci sta particolarmente a cuore”.
Soddisfazione anche da parte del presidente della Fondazione Alpina per le Scienze della Vita, Odis Barbara De Leoni: “Quale presidente della FASV e principalmente quale sindaco di un municipio della Valle di Blenio, sono particolarmente entusiasta della nascita di questa associazione tra la nostra Fondazione e la SUPSI. Grazie alla futura collaborazione, saremo in grado di aumentare l’occupazione di personale altamente qualificato e l’attrattività di tutta la nostra regione”.
Le due istituzioni hanno individuato ambiti d’interesse comuni nell’attività di studio e ricerca del Dipartimento formazione e apprendimento/Alta scuola pedagogica e del Dipartimento ambiente costruzione e design. Non sono tuttavia da escludere progettualità con le altre unità che compongono la SUPSI (Dipartimento tecnologie innovative e Dipartimento economia aziendale, sanità e sociale con le unità di coordinamento della formazione e della ricerca e dei servizi al territorio).
Le due realtà collaboreranno in modo prioritario sui temi dei cambiamenti climatici, dell’educazione ambientale e alla sostenibilità, dell’idrologia, dell’idrogeologia, della limnologia, della biosicurezza e delle scienze forensi. La collaborazione si estenderà anche alla Citizen science sui temi ambientali, ai mountain studies, all’educazione al territorio e ad altri temi d’interesse comune che emergeranno nel corso del tempo.
Partendo da queste tematiche s’intende creare una serie d’iniziative in ambito formativo: corsi di formazione continua per i docenti di diversi ordini scolastici, collaborazione per lavori di semestre, tesi di bachelor/master/dottorato e organizzazione di gite di studio per gli studenti SUPSI. Sul fronte della ricerca, SUPSI e FASV vogliono sviluppare progetti comuni e valorizzare sinergie con il Centro di Biologia Alpina di Piora. Un altro obiettivo riguarda la condivisione delle infrastrutture e delle strumentazioni di laboratorio, nonché lo sviluppo di una cultura rigenerativa per il territorio della Valle di Blenio. Un’ultima area di collaborazione contempla la mediazione scientifica: le due istituzioni intendono partecipare ad attività comuni di divulgazione e realizzare progetti didattico-divulgativi come i TheLab (attività di una giornata a progetto rivolte a classi di scuola dell’obbligo) o i quaderni didattici in ambito MINT.
Per Franco Gervasoni, Direttore generale SUPSI: “La nuova collaborazione rappresenta un valore aggiunto per le nostre due istituzioni attive nella formazione, nella ricerca e nelle prestazioni di servizio in Ticino. Vogliamo far dialogare in modo forte e duraturo le nostre competenze nell’educazione ambientale e negli ambiti affini delle scienze della vita. Questa nuova sinergia consentirà di coinvolgere e valorizzare le zone periferiche alpine e permetterà di sensibilizzare le giovani generazioni allo sviluppo sostenibile, attraverso delle esperienze formative vissute nella natura. Un aspetto che ci sta particolarmente a cuore”.
Soddisfazione anche da parte del presidente della Fondazione Alpina per le Scienze della Vita, Odis Barbara De Leoni: “Quale presidente della FASV e principalmente quale sindaco di un municipio della Valle di Blenio, sono particolarmente entusiasta della nascita di questa associazione tra la nostra Fondazione e la SUPSI. Grazie alla futura collaborazione, saremo in grado di aumentare l’occupazione di personale altamente qualificato e l’attrattività di tutta la nostra regione”.