Harpreet Tanday
Sono nata in India e cresciuta a Mantova, ho terminato il master nel 2018. Lavoro come conservatore tra Lugano e India. Attualmente mi trovo in Australia (a Melbourne) e sto esplorando le possibilità nel campo coservativo offerte da questo paese.

Cosa ricordi con piacere degli anni di studio?
Tanti e intensi sono gli aspetti che ricordo con piacere del mio percorso formativo alla SUPSI: le lezioni impartite da docenti altamente qualificati e le discussioni affrontate durante i vari corsi; i preziosi incontri tra docenti, colleghi master alla Supsi di Lugano e nel resto della Svizzera (colleghi di Berna e Neuchatel) e gli stage formativi, sia in Svizzera che all’estero (India). Tutto ciò mi ha insegnato ad avere un approccio critico metodologico, ampliato sensibilmente la mia idea di conservazione, fatto conoscere mondi e approcci diversi. Ma l’esperienza più importante è stata senz’altro il periodo di tesi master. E’ stato un percorso lungo, intenso, pieno di sfide, ma lo rifarei interamente in quanto mi ha insegnato ad essere indipendente ed autonoma. È stato un momento di crescita professionale e personale per il quale ringrazio i docenti che mi hanno seguita. 



Cosa hai fatto dopo la laurea?
Poco prima della fine della tesi, sono stata assunta in un cantiere di restauro in Ticino con l’opportunità di lavorare sui dipinti murali del XV-XVI sec. A laurea fatta, ho conitnuato ed ultimato il suddetto cantiere e partecipato ad altri cantieri in Canton Ticino. Ho continuato a lavorare al progetto di restauro in India per l’Associazione The Shekhawati Project, di cui attualmente sono un membro come Conservatore/Restauratore; e quest’anno ho potuto supervisionare uno dei workshop sui dipinti murali con un gruppo di studenti internazionali (India, Europa). 

Per un approfondimento potete leggere l'articolo che segue: "Meet Harpreet, our new Indian-Italian student".

Cosa stai facendo ora?
Attualmente sto esplorando le possibilità nel campo del restauro e conservazione in Australia (Melbourne). 



Quali prospettive per il futuro?
Nel prossimo futuro spero di poter continuare a lavorare in Europa, ma specialmente di essere più presente sul continente indiano, dove vorrei continuare ad approfondire nuove tecniche e materiali tra cantieri e progetti di ricerca. 



Cosa consiglieresti a ragazzi/e interessati a seguire questo percorso di studi?
Ai ragazzi decisi ad intraprendere questo percorso consiglio di armarsi di una buona dose di curiosità, tanta passione nell’imparare informazioni sempre nuove come anche pronti a far fronte alle lunghe ed interminabili nottate di studio e qualche fallimento. Conservazione è un campo complesso, pieno di sfaccettature e mai a senso unico. Siate indipendenti, intraprendenti e pronti a viaggiare e a spostarvi perchè le opportunità di lavoro vicino a casa sono alquanto rare. 


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