Lucia Regazzoni
Sono di Lugano, ho terminato il master nel 2018. Faccio parte dell'équipe del cantiere di restauro della Collegiata di Neuchâtel.

Cosa hai fatto dopo la laurea?
Immediatamente dopo la laurea ho avuto l'occasione di partecipare a diversi cantieri di restauro nella Svizzera romanda e tedesca lavorando, ad esempio, su affreschi e pitture murali ad olio in alcuni palazzi storici di Ginevra, Losanna e Neuchâtel, mi sono occupata di restaurare la cupola dorata della chiesa di Santa Barbara di Vevey o opere più moderne come gli sgraffiti del XX secolo presenti nell'auditorio sinfonico di Zurigo. Lavorare in diverse regioni della Svizzera mi ha permesso di osservare le differenze metodologiche che esistono sul territorio. In collaborazione con la Supsi ho potuto presentare i risultati della mia tesi master durante conferenze sia in Ticino che all'estero. Parallelamente all'attività lavorativa in cantiere cerco di rimanere aggiornata nel campo delle tecniche e dei materiali di restauro partecipando a conferenze, convegni e seminari.

Cosa stai facendo ora?
Attualmente faccio parte dell'équipe di restauratori impegnati nell'ultima fase del lungo e complesso cantiere di restauro della Collegiata di Neuchâtel, la cui fine è prevista nel 2021. Gli interventi sono mirati al recupero e alla conservazione della fase di restauro avvenuta a metà Ottocento. Nello specifico sto affrontando la pulitura delle volte dipinte per poi dedicarmi esclusivamente al trattamento delle murature costituite dalla caratteristica Pierre Jaune d'Hauterive.

Cosa ricordi con piacere degli anni di studio?
Mi ricordo con piacere l'aspetto multidisciplinare del percorso formativo, la relazione fra le lezioni teoriche e le esperienze pratiche svolte in atelier, nei cantieri, nei seminari tematici e negli stage esterni. Soprattutto nel biennio master, l'ampio ventaglio delle nozioni teoriche è sempre in relazione e completato da esperienze pratiche e manuali grazie ai numerosi cantieri didattici. La possibilità di lavorare a contatto con oggetti di valore storico-artistico ha contribuito ad accrescere la mia consapevolezza sull'importanza che il ruolo del conservatore-restauratore ha nei confronti della salvaguardia del patrimonio culturale. Ho apprezzato inoltre il coinvolgimento di esperti e professionisti esterni durante lezioni, conferenze e seminari, che      sempre portavano un valore aggiunto alla qualità dell'insegnamento.

Quali prospettive per il futuro?
Per i prossimi due anni circa sarò impegnata nel cantiere della Collegiale di Neuchâtel. Vorrei approfittare di questo periodo "stabile" per dare più voce alla mia tesi master, divulgandone i risultati attraverso articoli scientifici e convegni anche internazionali. Il futuro è ancora incerto ma tra le mie ambizioni mi piacerebbe concedermi un'esperienza all'estero e di avvicinarmi alle tecniche di conservazione e restauro dell'arte musiva.

Cosa consiglieresti a ragazzi/e interessati a seguire questo percorso di studi?
Al termine del quinquennio di studi mi considero soddisfatta del percorso formativo. Il carico di studio è consistente e richiede una buona organizzazione, ma una volta giunti alla fine del corso master ci si rende conto della completezza dell'intero percorso e si è pronti ad affrontare il mondo lavorativo. Il mio consiglio è infatti quello di frequentare tutto il ciclo di studi, proseguendo il triennio Bachelor con il biennio Master.

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