Luigi Montereali
Sono di Roma ma oggi vivo a Malta, ho terminato il master alla SUPSI nel 2015, e sono ricercatore univerisitario.

Cosa hai fatto dopo la laurea?
Ero già attivo in cantieri di restauro ma mi mancava una preparazione specifica quindi ho ripreso il mio cammino nel campo della conservazione con una visione molto più ampia di questo mondo, una nuova sicurezza e tante, importanti conoscenze. La laurea master mi ha dato la possibilità di partecipare al progetto europeo “ReSHEALience” sulla conservazione del calcestruzzo.

Cosa stai facendo ora?
Sono appena stato assunto come ricercatore presso il Department of Conservation of Built Heritage nell’università di Malta.

Cosa ricordi con piacere degli anni di studio?
Le ore passate nel Campus in silenzio a leggere o a discutere, a volte anche animatamente, con i miei colleghi sulle metodologie applicate e sui concetti che sono alla base della nostra disciplina. Ricordo la gioia che ho provato quando mi è stato detto che avevo accesso ai laboratori 24 ore al giorno. Le bellissime serate pre-esame o le ore durante la tesi passate con i colleghi a controllare a vicenda i nostri scritti. Serate o, più esattamente, nottate infinite.

Quali prospettive per il futuro?
Continuare ad approfondire le mie conoscenze, magari con un dottorato di ricerca e poter condividere le mie esperienze con gli studenti.

Cosa consiglieresti a ragazzi/e interessati a seguire questo percorso di studi?
Studiare sodo, sembra retorica ma in realtà e l’unica chiave che apre tante porte e godere appieno di tutto il tempo e le possibilità che offre la SUPSI. Consiglio di assorbire il più possibile i concetti, i punti di vista, a volte molto distanti, tra gli approcci metodologici-concettuali delle scuole di restauro nazionali di Germania, Italia, Inghilterra, America. Concetti che in quella sede avranno la fortuna di ascoltare.

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