Sonia Caliaro
Sono una conservatrice freelance e mi occupo di progetti di gestione dei depositi museali.

Cosa stai facendo ora?
Sono una conservatrice freelance e mi occupo di progetti di gestione dei depositi museali. Attualmente lavoro in collaborazione con ICCROM (Centro internazionale di studi per la conservazione ed il restauro dei beni culturali) con sede a Roma ma attivo in tutto il mondo.

Cosa ricordi con piacere degli anni di studio?
I bei ricordi degli anni di studio sono molti: sicuramente i miei compagni di corso, i laboratori di tecniche artistiche, di biologia, chimica e restauro e diverse lezioni svolte da professionisti esterni. Infine, è impossibile scordare il corso di Conservazione preventiva con il prof. Giulio Zaccarelli, che mi ha aiutato a comprendere la mia strada lavorativa e a scegliere il mio percorso personale intrapreso durante e dopo il bachelor.

Quali prospettive per il futuro?
Le mie prospettive per il futuro sono quelle di poter continuare ad occuparmi di depositi museali e di poter approfondire sempre di più l’ambito della conservazione preventiva in ambito museale e non solo. Spero di poter riuscire a completare il primo progetto in Italia di riorganizzazione di depositi a livello regionale con la collaborazione di ICCROM e riuscire a portare le mie conoscenze all’interno dei musei svizzeri e italiani. Momentaneamente, sto anche prendendo in considerazione di completare il mio ciclo di studi con un master presso l’Università di Neuchâtel.

Cosa consiglieresti a ragazzi/e interessati a seguire questo percorso di studi?
Il percorso di studi in Conservazione e Restauro è impegnativo, ma insegna molto sia sotto l’aspetto professionale che umano. Il suo punto di forza è la struttura “SUP” (Scuola Universitaria Professionale), ossia il binomio fondamentale che viene ad esserci tra teoria e pratica e la possibilità di fare quattro stage esterni sin dal primo semestre. Quello che consiglio ai futuri studenti è di essere consapevoli dell’impegno che si sta per affrontare, che il percorso riguarderà anche la valutazione del proprio lavoro pratico, che si tratta di anni di studio e presenza giornaliera in classe, ma anche di cogliere le mille possibilità di imparare per comprendere nel dettaglio le bellezze del mestiere di conservatore e restauratore.

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