SUPSI, Dipartimento ambiente costruzioni e design, Campus Trevano
Le persone, da sempre, trasformano gli spazi in cui vivono; è proprio questa l’attività che prende il nome di Abitare. È anche una delle attività più specifiche che caratterizza il genere umano in tutte le culture. I villaggi, le città, ma ancora le campagne e tutto il territorio abitato dall’uomo, è costantemente curato e trasformato secondo i bisogni delle società che lo occupano.
In alcuni casi capita però che questa azione vada in senso opposto. Ciò vale per i luoghi, che vengono in tal caso definiti abbandonati o disabitati, ma anche per le persone che per qualche ragione sono costrette a lasciare le proprie case senza più avere un luogo dove abitare.
Il workshop IMIAD 2018 affronterà questa tematica sovrapponendo le due facce di questa emarginazione sperimentando soluzioni che mettano a sistema l’una con l’altra.
Concretamente esso si concentrerà su un agglomerato della Valle di Muggio: la frazione di Casiroli, un gruppo di case in pietra, costruite sulle pendici meridionali del Monte Generoso, oggi abbandonate e in buona parte pericolanti e diroccate. Si penserà a questo luogo come espressione materiale, o traccia rimasta di una comunità agricola che fino a quaranta anni fa ha abitato il territorio in un equilibrio fra uomo e ambiente, oggi non più proponibile. Nel contempo i partecipanti del workshop cercheranno di rendere partecipi le persone attualmente ospiti di Casa Astra integrandole attivamente nel processo di trasformazione di questo luogo.
Il workshop nasce grazie alla collaborazione con l’associazione Casa Astra che si occupa di dare un’abitazione a queste persone emarginate che hanno perso il luogo in cui abitare.
Gli studenti cercheranno di capire come Casiroli potrà tornare ad essere abitato rispondendo alle condizioni della società odierna. In altre parole: un luogo che per secoli è funzionato in un certo modo, come può essere ripensato oggi?
Il tema si inserisce quindi nell’ottica della sostenibilità, restituendo all’architettura la dimensione sociale che la legittima. Per fare ciò, il lavoro verterà su alcuni temi che concernono la relazione dell’uomo con lo spazio che abita, andando così a toccare uno dei fatti più essenziali che caratterizzano la competenza dell’architetto d’interni.
Responsabili del workshop
Pietro Vitali (Responsabile del Corso di laurea SUPSI e coordinatore internazionale di IMIAD - International Master of Interior Architectural Design)
Isabelle De Luca (Coordinatrice dell’IMIAD Lugano Workshop 2018, docente SUPSI)
Filippo Viano (Assistente IMIAD SUPSI)
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Architettura d'interni
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