SUPSI, Dipartimento ambiente costruzioni e design, Campus Trevano, ore 19:00
Boniver sarà inoltre l’esperto esterno invitato alle critiche finali che vedranno impegnati gli studenti di architettura d’interni SUPSI e gli studenti ESAD della scuola di architettura d’interni di Porto.
Durante i suoi studi in architettura, Tristan Boniver ha lavorato come grafico, consulente e sviluppatore nella scena musicale elettronica underground di Bruxelles. Membro del collettivo di Bruxelles Boups dal 1999, ha poi lavorato con Maarten Gielen per fondare Rotor.
Rotor è un collettivo belga di architetti e designer che hanno posto al centro del loro interesse il flusso dei materiali di costruzione e loro ciclo di vita. In particolare in relazione alle risorse impiegate, ai rifiuti creati, al loro utilizzo e riuso. Il collettivo divulga strategie creative per la riduzione degli sprechi attraverso laboratori, pubblicazioni e mostre. Rotor ha rappresentato il Belgio alla Biennale di Architettura di Venezia nel 2010; nel 2011 per la Fondazione Prada di Milano, ha curato “Ex limbo”, una mostra sulla storia di tutte le passerelle di Prada. Sempre nel 2011 al Barbican di Londra, ha curato e progettato “Oma/Progress” e nel 2013 ha curato la Triennale di Architettura di Oslo intitolata “Behind the Green Door”, una grande esposizione sulle sfide che l’architettura sostenibile si trova ad affrontare oggi.
Boniver terrà una open lecture, in inglese, intitolata “Turnover” presso il Dipartimento ambiente costruzioni e design della SUPSI il prossimo 17 gennaio, alle ore 19.00.
È gradito l’annuncio della propria presenza, entro il 15 gennaio, tramite il formulario online:
www.supsi.ch/go/boniver
Boniver sarà inoltre l’esperto per le critiche finali dell’atelier di progetto “Porto, abitare i piani terra II: Cowork” sviluppato dagli studenti SUPSI e ESAD della scuola di architettura d’interni di Porto.
L’atelier di architettura d’interni SUPSI, seguito dal docente Joao Machado e dall’assistente Victoria Pham, si è occupato della riattivazione degli spazi al piano terreno, interfaccia fra pubblico e privato, palcoscenico della vita della comunità di quartiere. Dopo l’indagine dello scorso semestre in cui gli studenti sono stati chiamati a progettare la trasformazione di cinque piani terreno a Porto, ex magazzini o negozi, in abitazioni, questa volta l’atelier si è occupato degli spazi di lavoro condivisi, i cosiddetti “cowork”. Tipologia di spazio di lavoro specifica e nuova, sempre più ricercata, composta da ambienti eterogenei capaci di rispondere alle esigenze dell’individuo, di gruppi di piccola o media dimensione, basata sui principi della condivisione di spazi, di spese, di hardware, e soprattutto di competenze e interessi. Esistono cowork generici, aperti a tutti coloro che sono in cerca di un posto di lavoro condiviso, ma spesso i cowork sono la casa di una comunità specifica, di un gruppo di persone con un interesse comune. Attraverso le riflessioni dei singoli studenti, l’obiettivo sarà dimostrare il potenziale di questi spazi caduti in disuso, capaci di attivare e qualificare la vita della città attraverso degli interventi di Architettura d’Interni.
Le critiche si terranno il 17-18 gennaio a partire dalle 09:30, presso l’aula A103, blocco A del Campus Trevano SUPSI.
Informazioni e contatti:
Pietro Vitali
Responsabile del Corso di laurea in Architettura d’interni SUPSI
058 666 62 79
info-ai@supsi.ch
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Architettura d'interni
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