Tita Carloni, le ville. In mostra i modelli e i disegni realizzati dagli studenti in Architettura SUPSI
26 febbraio 2019
SUPSI, Dipartimento ambiente costruzioni e design, atrio blocco A, Campus Trevano, 11 febbraio - 15 marzo 2019
Fino a venerdì 15 marzo 2019, presso il Campus Trevano SUPSI, saranno in mostra dieci modelli e disegni delle opere di Tita Carloni riprodotti dagli studenti del Corso di laurea in Architettura SUPSI.

Il Dipartimento ambiente costruzioni e design della SUPSI ospita una mostra di modelli e disegni realizzati dagli studenti del primo anno in Architettura.
Dall’11 febbraio al 15 marzo 2019, dalle ore 08.00 alle 18.00 presso l'Atrio del Blocco A del Campus Trevano SUPSI a Canobbio, sarà possibile vedere le riproduzioni di alcune significative opere di Tita Carloni.

Durante il primo semestre del corso di laurea in Architettura, gli studenti sono chiamati ad analizzare le opere di architetti che hanno operato sul territorio elvetico. Quest’anno la scelta è caduta sull’architetto ticinese Tita Carloni. Il compito aveva come obiettivo la riproduzione di dieci tra le più importanti ville progettate e costruite dall'architetto. Con questo esercizio gli studenti hanno potuto avere un primo approccio con l’architettura di qualità. Partendo dalla lettura dei piani originali, ridisegnandoli e costruendo un modello in scala 1:50 gli studenti sono riusciti a comprendere a fondo il modus operandi dell’architetto Tita Carloni.

La mostra è anche un’interessante occasione per il pubblico che può così conoscere alcune delle opere più significative di questo importante architetto ticinese.

Le opere rappresentate sono:

Casa Luisoni, 1956, Stabio
Casa Balmelli, 1956, Rovio
Casa Mengozzi, 1957, Pregassona
Casa Pedrazzini, 1957, Vacallo
Casa Goldbaum, 1959, Pregassona
Casa Dobrzansky, 1965, Gentilino
Casa Jelmorini, 1966, Pregassona
Casa Perucchi, 1968, Arosio
Casa S.Vigilio, 1974, Rovio
Villa Gerosa, 1971, Rancate


Tita Carloni, nato nel 1931 a Rovio, studia architettura al Politecnico federale di Zurigo, alterna lo studio con periodi di pratica negli studi degli architetti Peppo Brivio a Locarno, Rino Tami a Lugano e Boileau et Labourdette a Parigi.
Nel 1956, con Luigi Camenisch, apre uno studio a Lugano dal quale scaturiscono le prime opere importanti, in particolare Casa Balmelli a Rovio e Casa Carloni a Pregassona. Lo studio rimarrà aperto per 5 anni.
Tra il 1965 e il 1968 Carloni ha poi un intenso periodo di lavoro durante il quale collabora con Livio Vacchini e Luigi Snozzi.
Tra le sue opere maggiori analizzate dagli studenti si trovano: Casa Balmelli a Rovio (1956-1957), Casa Perucchi ad Arosio (1968-1970) e Villa Gerosa a Rancate (1971)
Dal 1971 al 1978 è stato deputato del Partito Socialista Autonomo al Gran Consiglio Ticinese.
Muore a Mendrisio nel novembre 2012
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Per informazioni:
Marta Monti
Coordinatrice Corso di laurea in Architettura
marta.monti@supsi.ch
T 058 666 63 41

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