Incontri con gli studenti – “Rino Tami” - Conferenza pubblica di Roberta Martinis
01 marzo 2019
SUPSI, Dipartimento ambiente costruzioni e design, Aula Magna, Campus Trevano, ore 09:00
Il Corso di laurea in Architettura SUPSI ha organizzato un ciclo di conferenze pubbliche, i cui relatori sono professori universitari, docenti e architetti professionisti. Il terzo degli “Incontri con gli studenti” avrà luogo il giorno venerdì 1° marzo 2019 alle ore 09:00, presso l’Aula Magna del Campus di Trevano. Relatore sarà Roberta Martinis, docente ricercatrice del Dipartimento ambiente costruzioni e design della SUPSI. Tema della conferenza sarà “Rino Tami”.

La conferenza, introdotta dal Responsabile del Corso di laurea in Architettura SUPSI Dario Galimberti è aperta al pubblico ed è gradita numerosa presenza.

Per informazioni:
Marta Monti
Coordinatrice Corso di laurea in Architettura
marta.monti@supsi.ch
T 058 666 63 41

Rino Tami

Padre dell’architettura ticinese moderna, Arturo “Rino” Tami (Monteggio, 7 agosto 1908 – Lugano, 15 marzo 1994) frequentò il Liceo di Lugano, la Regia scuola superiore di architettura a Roma (1927-1929) e il Politecnico Federale di Zurigo (1934). Nonostante in quegli anni il Ticino stesse affrontando un periodo di crisi economica Rino Tami riuscì, insieme al fratello architetto Carlo, a conseguire esiti favorevoli nei concorsi del Cantone ottenendo molta notorietà. Tra questi vi sono l’’Asilo dei ciechi a Lugano e la chiesa Sacro Cuore a Bellinzona (1939), un ottimo esempio di mediazione tra architettura tradizionale e moderna. Tuttavia è grazie soprattutto alla vittoria del concorso per la nuova Biblioteca cantonale di Lugano, terminata nel 1941, che Rino Tami guadagnò notorietà internazionale, ponendosi tra gli architetti svizzeri più vicini alla moderna cultura architettonica europea. La pubblicazione su “Casabella” infatti segnò l’avvio di una feconda e longeva carriera professionale, durante la quale Rino Tami riuscì a esplorare temi progettuali assai diversi: opere pubbliche e commesse private, passando senza preclusione di scala dalle fabbriche alle case popolari, dai palazzi per uffici ai complessi residenziali (si ricorda la casa Torre a Cassarate), dai progetti di pianificazione territoriale alle chiese e agli ospedali. Nel 1953 terminò il sodalizio professionale con il fratello Carlo e nel 1957 gli venne affidata la cattedra di Architettura al Politecnico di Zurigo, alla quale rinunciò nel 1961 per ritornare all’attività professionale in Ticino. In quegli anni progettò e realizzò insieme ai colleghi Camenzind e Jäggli, quello che Tita Carloni descrisse come “il più importante edificio di architettura organica nel cantone Ticino ed è sicuramente uno tra i più importanti dell’architettura organica in Svizzera”: lo studio della Radio della Svizzera italiana.
Negli anni ’60 Tami ottenne il prestigioso incarico di consulente estetico per le opere autostradali nel Canton Ticino. Per quasi vent’anni, operando con notevole sensibilità e profondo rispetto per il paesaggio, l’architetto ha indirizzato la progettazione e l’esecuzione delle infrastrutture autostradali.
Autodefinitosi un “bravo artigiano ticinese” le sue opere si contraddistinguono, come egli stesso affermava, da un’“orgogliosa modestia”.

Roberta Martinis

Storica dell'Architettura, è docente ricercatrice presso i corsi di laurea di Architettura e di Ingegneria civile del DACD alla SUPSI dal 2011. Si forma all'Istituto Universitario di Architettura di Venezia, dove si laurea e in seguito ottiene il dottorato in Storia dell'Architettura, studiando con Manfredo Tafuri, Manuela Morresi e Howard Burns. I suoi studi si concentrano principalmente sulla storia dell'architettura moderna (il Rinascimento veneziano e lombardo) e contemporanea (Frank Lloyd Wright e l'Italia, Carlo Scarpa, Angelo Masieri, Pier Luigi Nervi).
Ha attualmente in via di pubblicazione due monografie, la prima scritta con Giacinta Jean e Davide Fornari: Carlo Scarpa. Casa Zentner a Zurigo, una villa italiana in svizzera (Electa 2019, che ha ottenuto una publication grant del Fondo Nazionale Svizzero), e la seconda "Anticamente moderni": palazzi rinascimentali di Lombardia (prevista per il 2020 con la casa editrice Quodlibet).

Contatti
st.wwwsupsi@supsi.ch