Pillole di transizione energetico-climatica "In altre parole"
31 ottobre 2022
Nella trasmissione radiofonica “In altre parole” della Rete Due-RSI, la ricercatrice SUPSI Francesca Cellina ha commentato per una settimana i fatti di attualità del momento, puntando l’attenzione sull'urgenza e sulle opportunità offerte dalla transizione energetico-climatica del nostro sistema socio-economico.

Per una settimana, dal 31 ottobre al 4 novembre 2022, tutte le mattine Francesca Cellina ha dialogato con la giornalista Natascha Fioretti di Rete Due, commentando brevemente fatti di recente attualità relativi alle tematiche che le stanno a cuore, anche alla luce dei progetti che sviluppa alla SUPSI con il suo team Sostenibilità e società e nell’ambito del Gruppo sostenibilità.  

Svoltasi proprio la settimana prima dell’avvio della Conferenza internazionale sul clima, la COP27 di Sharm-el-Sheik, la trasmissione ha fornito l’opportunità di fare il punto sullo stato di attuazione degli Accordi di Parigi, evidenziando l’urgenza di attuare in tempi rapidi la decarbonizzazione del sistema socio-economico, attraverso cambiamenti radicali nella produzione e nel consumo di energia, nell’industria, negli edifici, nei trasporti, ma anche nell’alimentazione e nella finanza (puntata 1).

La ricercatrice SUPSI e la giornalista RSI hanno parlato della necessità di passare alle fonti rinnovabili e di ridurre la domanda di energia, discutendo anche di auto elettriche, componenti essenziali del futuro sistema di produzione decentralizzata dell’energia basato sulle rinnovabili, così come di car-pooling, biciclette e mobilità pedonale (puntata 2).

Hanno fatto riferimento anche a nuovi modelli di sviluppo urbano, quale in particolare quello proposto dalla Città da 15 minuti, che viene preso come riferimento da sempre più città nel mondo (puntata 3).  

Allontanandosi dalla scala urbana, hanno poi discusso anche di mobilità di lungo raggio, degli impatti climatici degli aerei e delle possibili alternative di spostamento via terra (puntata 4), evidenziando gli impegni crescenti e concreti che ricercatori e università prendono per ridurre la propria impronta climatica.

Infine, hanno discusso del contributo dell’arte e della cultura, quali forme di sensibilizzazione e chiamata all’azione per comportamenti ambientalmente e socialmente più sostenibili, chiudendo con una riflessione sul mondo della cultura quale importante consumatore di energia, anch’esso impegnato nella nella ricerca di nuovi modi con cui ridurre la propria impronta ecologica e climatica (puntata 5).

st.wwwsupsi@supsi.ch