Si stima che queste modalità di erogazione dell’assistenza
coinvolgano oltre l’80% degli assistiti sia a casa che nei reparti di degenza. La fase più delicata della transizione è rappresentata dal passaggio da un luogo all’altro di cure, del malato che si affida a professionisti con diverso profilo professionale, appartenente a istituzioni differenti e rispondenti a meccanismi operativi differenti. Quello che ne deriva sono allungamenti dei periodi di assestamento dei malati, difficoltà a comprendere le cure e le indicazioni comportamentali da parte dei malati, l’aumento della non aderenza ai trattamenti fino a veri e propri errori. I famigliari dei malati si possono trovare nelle condizioni di sopperire a mancanze informative e organizzative dei servizi. Il luogo dove i malati cronici vivono per la maggior parte del tempo con la loro malattia è la loro casa. L’assistenza infermieristica domiciliare risponde oggi sempre più a bisogni complessi e articolati e in misura analoga al rapido cambiamento che ha modificato la sopravvivenza dei malati, c’è la necessità di applicare nuovi modelli di assistenza infermieristica.
Destinatari
Infermieri provenienti dai servizi di cure a domicilio, infermieri indipendenti, infermieri che si occupano di transizioni dei malati nei differenti settori delle cure.
Requisiti
Formazione universitaria (laurea, Bachelor), diploma di scuola superiore specializzata o titolo equivalente.
In casi particolari, ai candidati che non possiedono i titoli richiesti, può essere concessa l’ammissione su dossier (comprovata esperienza professionale e attestati di formazione continua).
Obiettivi
Contribuire a formare infermieri che siano in grado di:
- leggere e interpretare le necessità del malato e della famiglia nei diversi contesti di cura, in modo particolare nei momenti di passaggio da un servizio all’altro;
- creare condizioni di assistenza infermieristica basata sulle informazioni disponibili nella storia del malato e orientate alle condizioni di cura desiderate dal malato;
- eliminare le frammentazioni delle cure, evitando la ripetizione di procedure, di richiesta di informazioni come anche lunghe attese o mancanze per eccessiva dilazione dei processi di cura;
- applicare modelli di prevenzione secondaria e terziaria per diminuire il peggioramento delle condizioni e stabilizzare le situazioni croniche, nei luoghi dove vive il malato.
Date
- Modulo 1: 25-26 gennaio, 30-31 marzo 2023
- Modulo 2: 2-3 maggio, 22-23 giugno, 5-6 ottobre 2023
- Modulo 3: 9-10 novembre, 14-15 dicembre 2023
- Chiusura: 31 gennaio 2024
Metodologia didattica
Fortemente partecipativo, ancorato alla realtà e in grado di sviluppare processi di trasferimento interprofessionale nella pratica quotidiana.
- Saranno garantiti durante tutto lo svolgimento: laboratori di confronto su situazioni e problematiche concrete;
- laboratori per l’approfondimento e sperimentazione del processo di presa in carico dei malati al proprio domicilio relativamente alle principali malattie croniche.
Relatori
- Emmanuelle Bartolin, infermiera, Gestore qualità – auditor SUPSI
- Martine Bouvier Gallacchi, medico, caposervizio Ufficio promozione e valutazione sanitaria
- Fabienne Cocchi, infermiera SCUDO Lugano, formatrice InterRAI
- Anna De Benedetti, medico, caposervizio vigilanza e qualità, Ufficio del medico cantonale del Dipartimento della sanità e della socialità Cantone Ticino
- Silvia Giuffrida, infermiera con MSC, Cardiocentro Lugano
- Alessandra Marconi, Infermiera di famiglia e di comunità ed esperta clinica in salute mentale e psichiatria, ALVAD
- Barbara Masotti, docente ricercatrice CCA SUPSI
- Christian Pozzi, Docente corso di laurea in Ergoterapia
Referente formazione continua Sanità - area Ergoterapia
Ricercatore CCA-DEASS- SUPSI - Cesarina Prandi, professore Teoria e prassi delle relazioni di cura SUPSI, esperta nei progetti di territorio e assistenza domiciliare
- Sabrina Revolon, infermiera specialista clinico in geriatria e gerontologia, docente professionista SUPSI
- Elisa Sberna, infermiera con MSC, ACD Mendrisio
- Marco Scalese, infermiere di famiglia e di comunità, esperto clinico in Diabetologia. Scudo Lugano
- Angelo Tomada, collaboratore scientifico Ufficio promozione e valutazione sanitaria
- Alessandra Viganò, infermiera con MSC, direttrice sanitaria ALVAD
- Andrea Zanini, Medico capoclinica in riabilitazione polmonare CREOC
Saranno coinvolti esperti del territorio e dei settori della pratica.
Responsabili
- Cesarina Prandi, professore Teoria e prassi delle relazioni di cura SUPSI, esperta nei progetti di territorio e assistenza domiciliare
- Sabrina Revolon, infermiera specialista clinico in geriatria e gerontologia, docente professionista SUPSI
Costi
CHF 4'000.-
È previsto uno sconto del 10% per i soci di SUPSI Alumni, ASI.
Certificato
Attestato di frequenza al corso, con una presenza minima dell'80% del monte-ore totale di ogni modulo, o previo superamento della prova di certificazione finale rilascio del Certificato CAS in Continuità delle cure nei luoghi di vita.
Iscrizione
Iscrizione online entro l'1 ottobre 2022.
Candidature pervenute oltre i termini verranno prese in considerazione in funzione del numero di preiscrizioni al corso.
Osservazioni
L’ottenimento del CAS Continuità delle cure nei luoghi di vita (10 ECTS) insieme al titolo CAS in Case Management (15 ECTS) porta al conseguimento del Diploma of Advanced Studies (DAS) in Infermiere di famiglia e di comunità, con la frequenza ad un modulo specifico sul ruolo professionale (5 ECTS) e l’elaborazione del lavoro finale di diploma (5 ECTS).
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Dipartimento economia aziendale, sanità e sociale
Formazione continua - Lavoro sociale
Stabile Suglio, Via Cantonale 18
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