COMID Ticino - Il progetto didattico nel Master di cure Infermieristiche
Nell’ambito del percorso formativo del Master di Cure Infermieristiche (MScN), nel 3 semestre, si è deciso di applicare una metodologia didattica fortemente incentrata sull’interconnessione fra pratica clinica e ricerca. Il programma di studio del modulo di Pratica clinica avanzata: Malattie croniche e Ricerca, metodi e scrittura scientifica 3 si sono sviluppati in piena coerenza con il CanMeds e con il profilo di competenza secondo Hamric attraverso la realizzazione di un’esperienza formativa innovativa. A partire da una trattazione approfondita delle migliori evidenze scientifiche inerenti le tematiche della Fragilità e della Complessità è stato perfezionato un intervento di raccolta dati, interviste e focus group svolte dagli studenti direttamente nei servizi di Cure a domicilio, a fianco di infermieri che quotidianamente svolgono attività cliniche e che sono stati invitati a partecipare a questo progetto attraverso il coinvolgimento delle istituzioni per le quali prestano servizio.
L’incontro e la condivisione con colleghi che operano nelle cure a domicilio ha permesso agli studenti di meglio comprendere la complessità delle cure erogate nell’ambito degli Spitex e di migliorare la collaborazione tra servizi intra ed extra ospedalieri.
Inoltre, questo progetto didattico, ha reso possibile studiare e condurre un’esperienza nella pratica per conoscere, comprendere e sperimentate metodiche di rilevazione della complessità delle cure a livello degli Spitex.
A partire da un contesto in cui: I sistemi sanitari globali stanno subendo grandi mutamenti; l'invecchiamento della popolazione e l'aumento delle malattie croniche contribuiscono ad accelerare il passaggio da un sistema di assistenza incentrato sulle malattie acute e sull'ospedalizzazione ad uno basato sull'assistenza ambulatoriale; l'aumento del numero di persone con condizioni di co-morbidità rende gli interventi domiciliari sempre più complessi e richiede un adattamento dell'approccio delle cure domiciliari. Considerando la difficoltà dei professionisti nell’ identificare la complessità delle situazioni dei pazienti a domicilio, l'istituzione ginevrina di assistenza domiciliare (imad) ha sviluppato uno strumento di valutazione specifico della complessità multidimensionale per la pratica infermieristica a domicilio: il COMID (Catherine Busnel et al., 2018, 2021).
Il COMID include 30 items, 5 per ognuna delle 6 sezioni considerate: stato di salute, fattori socio-economici, salute mentale, comportamento, instabilità, attori. Per ogni item è prevista una risposta positiva o negativa (no = 0 e sì = 1), che dà origine ad un punteggio complessivo che può variare tra 0 e 30.
Il COMID è compilato da un professionista che ha completato una formazione specifica e che conosce bene la situazione del paziente in seguito alla periodica valutazione globale standardizzata (InterRAI-HC) e vuole essere un aiuto decisionale per identificare gli elementi di complessità e non uno strumento per classificare la complessità. Nello specifico, la compilazione del COMID permette di identificare gli elementi che devono essere discussi dall'équipe di assistenza domiciliare e/o dalla rete interprofessionale, permettendo la pianificazione e realizzazione di azioni specifiche e mirate per la persona assistita. La compilazione dello strumento può essere completata in pochi minuti ed esso può essere utilizzato periodicamente quando la situazione lo richiede.
Secondo precedenti studi, lo strumento è da considerarsi affidabile, ma anche semplice da utilizzare, utile e di rilevanza per la pratica clinica (Catherine Busnel et al., 2018; Vallet et al., 2019).
Scarica il documento "La complessità dell'assistenza a domicilio. Guida per i professionisti che operano nel settore dell'assistenza e della cura a domicilio"
Il progetto di ricerca condotto all’interno del programma di studi del MScN SUPSI segue la metodologia “mixed-methods” e comprende uno studio di validazione della traduzione in lingua italiana dello strumento e uno studio qualitativo. La tempistica della realizzazione delle fasi dello studio è illustrata nel Gantt Chart del progetto.
Studio di validazione della traduzione in lingua italiana dello strumento
Come nello studio di validazione dello strumento originale (Vallet et al, 2019), anche lo studio di validazione della traduzione in lingua italiana dello strumento ha avuto l’obiettivo di verificarne l’affidabilità della consistenza interna e l’affidabilità intervalutatore. La scheda COMID, precedentemente tradotta in italiano e di cui ci è stata concessa l’autorizzazione all’uso, è stata testata da un gruppo di infermieri composto da due cluster: infermieri studenti del MScN e infermieri provenienti dagli spitex (3 di interesse pubblico e 2 privati), che hanno aderito liberamente allo studio. Prima di accedere al campo e utilizzare il COMID tutti gli infermieri hanno frequentato un training specifico composto da una parte teorica e una pratica e dall’utilizzo della versione italiana della guida all’implementazione.
Studio qualitativo
Lo studio qualitativo è diviso in due parti:
- La prima parte ha l’obiettivo di esplorare la facilità di utilizzo del COMID, l’utilità percepita rispetto al ragionamento clinico e l’accettabilità dello strumento tra coloro che l’hanno utilizzato.
- La seconda parte ha l’obiettivo di esplorare la possibilità di implementazione dello strumento COMID, post-studio, presso i servizi di cure domiciliari ticinesi attraverso due focus-group della durata massima di un’ora ciascuno con infermieri/e, responsabili infermieristici e di struttura.
In questa sezione del sito saranno disponibili le novità e foto del progetto.
Cesarina Prandi
cesarina.prandi@supsi.ch
Sara Levati
sara.levati@supsi.ch
Monica Bianchi
monica.bianchi@supsi.ch
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Dipartimento economia aziendale, sanità e sociale
Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana
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