Il suono è una componente fondamentale nella relazione tra gli abitanti delle Alpi e l’ambiente peculiare che li circonda; è stato ed è importante nella costruzione identitaria, nella definizione delle mappe di orientamento e nell’esperienza del quotidiano. Laddove il territorio verticale ostacola la vista con la sua morfologia imprevedibile e imponente, il suono valica le rupi e permette la comunicazione, la conoscenza, la rappresentazione.
Nella letteratura gli ambienti alpini sono descritti come paesaggi hi-fi: uno spazio idilliaco, dove è possibile distinguere le sorgenti di ogni suono. I caratteri di questo paesaggio (sonoro) stanno però mutando a causa delle nuove e crescenti forme di turismo, del cambiamento climatico, dell’invasività delle tecnologie digitali. Quello alpino è oggi un universo sonoro fragile e ambiguo, fortemente influenzato dal modificarsi delle abitudini sociali e delle attività economiche. Il suono è elemento capace di riflettere i mutamenti in corso, di rappresentarli, di raccontarli, di trasformarli in un dato sensibile. La visione romantica di un paesaggio immacolato e bucolico, si scontra con l’attualità di un territorio che vive nel presente e nel presente risuona in modo nuovo.
Attraverso l’analisi di diversi casi studio, la ricerca in corso si propone di esplorare le Alpi Occidentali nella loro ontemporaneità e di fornirne un racconto multimediale, basato sul paradigma acustico.
Breakpoint con
Carlotta Sillano
(Università di Genova, dottoranda in Digital Humanities - Curriculum Arte, Spettacolo e Tecnologie Multimediali in mobilità presso il Dipartimento formazione e apprendimento).
Ti aspettiamo!
Lunedì 18 febbraio 2019
ore 12.15-14.00
Locarno, Dipartimento formazione e apprendimento Stabile B (B203)