Locarno, Dipartimento formazione e apprendimento, Sala conferenze - ore 17.30
Il linguaggio umano è risorsa comunicativa preziosa, nonché strumento per il pensiero e per la riflessione. Talvolta, però, l’uso che se ne fa può ferire, produrre contrasti, veicolare rappresentazioni stereotipate, estremizzare punti di vista, ostacolare il dialogo, e addirittura diventare quello che oggi è chiamato discorso d’odio.
Il tema è quanto mai “caldo” in un periodo come questo, in cui la rete e altri media tendono a essere facili amplificatori delle parole e delle conseguenze del loro impatto.
Come fare, quindi, per maturare sulla questione uno sguardo lucido e utile anche in prospettiva educativa (di educazione linguistica, ma anche di educazione al vivere democratico)? Come affrontarla con i giovani? Come renderli attenti e sensibili all’uso della lingua nei diversi contesti?
Di questi e di altri aspetti parlerà Federico Faloppa, uno dei massimi esperti sull’argomento, inquadrando in modo aggiornato la questione e portando numerosi esempi; ci sarà anche spazio per la discussione.
Iscrizione
L’iscrizione è da effettuarsi tramite il seguente formulario online: www.supsi.ch/go/dfa-presentazione-Faloppa
Relatore
Federico Faloppa (Professore di Italian Studies and Linguistics presso il Department of Cultures and Languages all’Università di Reading, Gran Bretagna), sociolinguista e storico della lingua, è autore di pubblicazioni come Brevi lezioni sul linguaggio (2019), #ODIO. Manuale di resistenza alla violenza delle parole (UTET, 2020), Trovare le parole. Abbecedario per una comunicazione consapevole (con Vera Gheno, EGA, 2021), La farmacia del linguaggio. Parole che feriscono, parole che curano (AB Edizioni Alphabeta Verlag, 2022) e Sbiancare un etiope. La costruzione di un immaginario razzista (UTET, 2022). È membro del Comitato Direttivo del Center for Literacy and Multilingualism (CeLM), University of Reading; negli ultimi dieci anni ha collaborato con diversi centri e istituzioni accademiche e non, tra cui l’Università di Oxford, l'Università di Siviglia, l’Università di Torino, la Fondazione Alexander Langer di Bolzano, l’Ordine dei Giornalisti “Carta di Roma” a Roma, l’Istituto Italiano di Cultura a Londra.