
La proposta innovativa di Evermind (un neologismo coniato dalla lingua inglese) è ever, “sempre”, e mind, “mente”, ovvero “mente sempre presente”. Essa si contrappone a nevermind, “non importa” che nasce da never, “mai” e mind “mente”, ovvero “mente mai presente”. L'intento è duplice. Da un lato promuovere negli allievi l'esperienza di concentrarsi con attività “del Sé”, basate sulle sensazioni corporee e sul respiro. Al contempo, far vivere ai docenti dei propri momenti di attenzione, di consapevolezza e di comprensione della propria vita emotiva.
Evermind propone ai docenti una formazione “essenziale e sostenibile”, prendendo spunto dalle neuroscienze educative e contemplative. La nostra scelta di “essenzialità” è quella di concentrarci solo su pochi fondamenti teorici e di guidare i docenti attraverso esperienze fatte in prima persona, da cui distillare con massima libertà e creatività pratiche da proporre ai propri allievi in maniera “sostenibile”, senza dunque appesantire ulteriormente il carico di contenuti da portare in aula.
Il quaderno si completa con degli strumenti di valutazione, messi a punto in collaborazione con il Centro competenze innovazione e ricerca sui sistemi educativi del Dipartimento formazione e apprendimento e con l’Università Bicocca di Milano. Essi permettono sia di riflettere sull’efficacia della propria pratica in classe sia di valutare i cambiamenti nel tempo rispetto ad una serie di comportamenti osservabili.
Indicazioni bibliografiche
Antognazza D., Pongelli M., Bosia A., Calvo S., Cavioni V. (2021). Evermind. Educare all’attenzione e alla concentrazione nella scuola. Locarno: SUPSI – Dipartimento formazione e apprendimento.
ISBN 978-88-85585-44-7