
Tema
L’uso di prove standardizzate in ambito educativo per il miglioramento delle pratiche di insegnamento e per l’orientamento dei sistemi educativi è uno dei temi maggiormente dibattuti. Pur non avendo una tradizione autonoma specifica nelle prove standardizzate il Dipartimento Educazione Cultura e Sport (DECS) ha scelto di investire per avere delle informazioni scientificamente fondate sul sistema educativo ticinese. Le prove standardizzate si inseriscono in una visione di valutazione nella quale convergono anche le valutazioni nazionali sviluppate nel progetto Harmos e quelle internazionali sviluppate nel progetto PISA.
Progetto
Nel 2012 è stato chiesto al CIRSE di sviluppare una prova volta a valutare gli apprendimenti degli allievi di III elementare relativamente ad alcuni contenuti presenti nel programma di Italiano della Scuola Elementare definiti da un gruppo di lavoro composta da esperti, ispettori e didatti di Italiano. Gli esercizi sono stati, sviluppati da un gruppo di docenti ed esperti e sono stati proposti in un pre-test a un campione di circa 1500 allievi. Successivamente tramite un processo di verifica empirica fondato sulla Item Response Theory sono stati selezionati i migliori esercizi dal punto di vista della capacità di valutare i settori identificati. Gli esercizi scelti sono stati quindi sottoposti nella primavera del 2014 alla totalità degli allievi che frequentavano la terza classe delle scuole elementari ticinesi. I risultati sono stati quindi pubblicati sotto forma di report per ciascuna classe, istituto scolastico e circondario e consegnati rispettivamente ai docenti, ai direttori e agli ispettori. Nei mesi successivi sono state condotte ulteriori analisi volte a mettere in relazione i punteggi ottenuti dagli allievi con una serie di caratteristiche inerenti gli allievi stessi, i loro insegnanti, la loro classe e la scuola
Risultato
È stato possibile fornire un feedback ai diversi attori del sistema (docenti, direttori, ispettori scolastici e responsabili del DECS).
In linea con la letteratura e con le esperienze precedenti si è potuto vedere che le differenze socio economiche sono correlate con le prestazioni nelle prove.
Gli allievi di nazionalità svizzera ottengono punteggi migliori rispetto agli altri allievi e gli allievi di madrelingua italiana ottengano punteggi migliori rispetto agli altri. Tra gli allievi di nazionalità svizzera quelli di madrelingua italiana hanno ottenuto punteggi più elevati rispetto agli altri.
In parte della prova, gli allievi delle pluriclassi ottengono risultati migliori degli allievi delle monoclassi, nel resto della prova i risultati sono analoghi.
Non è stato rilevato un impatto del sesso sulle prestazioni alla prova.
I risultati alla prova, somministrata all’inizio dell’anno scolastico, sono coerenti con le valutazioni di fine anno prodotte dai docenti nelle diverse discipline. La relazioni tra le diverse valutazioni non stupisce in considerazione anche del ciclo di studio nel quale è stata fatta la prova. Nella scuola elementare le materie sono insegnante in classe da un numero limitato di docenti. Questo aumenta l’impatto della dimensione relazionale ovvero di quanto la relazione docente – allievo possa influenzare sia la prestazione sia la valutazione.
Periodo si svolgimento
Gennaio 2012- agosto 2015
Responsabile
Ricercatori coinvolti
Loredana Addimando; Francesco Galetta, Miriam Salvisberg, Giovanna Zanolla
Ente finanziatore
Dipartimento dell'educazione, della cultura e dello sport - Divisione della scuola
Partner
Dipartimento dell'educazione, della cultura e dello sport - Divisione della scuola
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- Allievi, meglio i ticinesi...(RSI.ch, 13.06.2017)
- Qualche dato sulle competenze degli allievi delle elementari (CdT.ch, 13.06.2017)
- Gli allievi migliori nelle scuole elementari ticinesi? Svizzeri, di madrelingua italiana e con famiglie benestanti (laRegione, 13.06.2017)
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