18 gennaio 2018
Per inquinamento elettromagnetico si intendono le immissioni derivanti da sorgenti di radiazioni non ionizzanti in alta e bassa frequenza. Possono essere prodotte dalle infrastrutture di telecomunicazioni dotate di antenne di reti per telefonia cellulare, apparati wireless e per telediffusione, come pure dagli elettrodotti per la distribuzione di elettricità e delle linee ferroviarie.
Ne parla in un’intervista alla trasmissione Modem della RSI (Rete Uno) il Direttore dell’Istituto sistemi e elettronica applicata (ISEA) Andrea Salvadè.