Lo studio, focalizzato sullo stoccaggio di energia elettrica con l’uso di aria compressa immagazzinata in caverne rocciose, ha visto la partecipazione di ricercatori della SUPSI e dell’ETHZ che appartengono all’SCCER-HaE e il coinvolgimento di alcuni partner industriali quali MAN Energy Solutions, ALACAES SA e Amberg Group AG. Negli anni, lo sviluppo dello studio è stato supportato dell’Ufficio federale dell’energia (UFE), dal Fondo Nazionale Svizzero per la Ricerca Scientifica (FNS) e di Innosuisse.
Il ruolo di SUPSI
Alla SUPSI il team di ricercatori dell’Istituto di ingegneria meccanica e tecnologia dei materiali (MEMTi) è stato guidato dal Dr. Maurizio Barbato, Professore del Dipartimento tecnologie innovative e ha coinvolto gli ingegneri Davide Montorfano, Simone Zavattoni, Jonathan Roncolato e Filippo Contestabile.
“Si tratta di un progetto importante che ha visto il nostro gruppo di lavoro instaurare una positiva e proficua collaborazione con i colleghi dei politecnici svizzeri” ha spiegato il Prof. Maurizio Barbato, che ha poi aggiunto: “lo studio ha affrontato un’analisi tecnico-economica della tecnologia Advanced Adiabatic Compressed Air Energy Storage (AA-CAES) dedicando particolare attenzione alla sua possibile applicazione sul territorio elvetico.”
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