La società contemporanea e il mondo dell’industria 4.0 vedono un continuo e crescente sviluppo della collaborazione tra intelligenza umana e artificiale. I limiti dell’applicazione dell’intelligenza artificiale ai processi industriali sono tuttavia ancora consistenti, soprattutto per le piccole e medie imprese (Pmi) che costituiscono la quasi totalità del tessuto imprenditoriale e dispongono di capitali di investimento limitati.
«Al momento attuale l'azienda di piccole e medie dimensioni non dispone delle risorse dedicate né ha le necessarie competenze specifiche in Ai per poter sviluppare internamente delle soluzioni concrete, tantomeno dispone delle conoscenze di base per scegliere le proposte più adatte alle proprie esigenze tra quelle presenti sul mercato quelle. Per affrontare questa situazione, che rischia di portare l'industria manifatturiera a un ritardo nella corsa alla digitalizzazione, il progetto europeo Kitt4Sme si propone di costruire un ponte tra chi sviluppa questo tipo di applicazioni e le realtà produttive interessate a introdurre l'intelligenza artificiale nei loro sistemi», ha spiegato Andrea Bettoni, docente-ricercatore senior dell'Istituto sistemi e tecnologie per la produzione sostenibile (ISTePS) della SUPSI e coordinatore del progetto.
Il progetto Kitt4sme (platform-enabled KITs of arTificial intelligence FOR an easy uptake by SMEs) si iscrive all’interno del programma Ict Innovation for Manufacturing Smes (I4smes) avviato dalla Commissione europea nel 2013 con l'obiettivo di sostenere le Pmi nell'innovazione di prodotti, processi aziendali e modelli di business attraverso le tecnologie digitali. In particolare, si rivolge alle PMI e alle midcaps europee con l’obiettivo di sviluppare una piattaforma modulare e personalizzabile per fornire loro hardware, software e kit organizzativi su misura, pronti per l’uso e a prezzi accessibili per l’applicazione dell’AI nei processi produttivi.
«Tre sono gli assi dove andremo ad applicare l'AI in azienda: il miglioramento della qualità dei sistemi produttivi, la semplificazione dell'interazione fra uomo e macchine, infine la facilitazione della riconfigurazione dei sistemi produttivi, fondamentale per le Pmi che spesso lavorano su piccoli lotti con cambi molto frequenti di tipologia produttiva» ha precisato Bettoni.
«Un vantaggio determinante per gli utenti della piattaforma è quello di poter attingere a soluzioni commisurate alle loro esigenze: non più megapacchetti estremamente complessi e molto costosi, ma applicazioni customizzate, focalizzate sugli specifici problemi con cui la singola azienda si confronta realmente».
A tal proposito, il progetto vede anche il coinvolgimento dell’Istituto Dalle Molle di studi sull’intelligenza artificiale (IDSIA USI-SUPSI) per la realizzazione di un questionario con risposte adattative proposte da un motore di AI per qualificare le esigenze di aziende operative in settori diversi, rilevandone le problematiche irrisolte in base alle quali comporre un kit personalizzato di sistemi di AI e di sensori in grado di alimentarli di dati.
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