Realtà virtuale e metaverso: una rivoluzione con forte impatto sul settore terziario
26 ottobre 2021
Achielle Peternier, Professore aggiunto dell’Istituto sistemi informativi e networking (ISIN) del Dipartimento tecnologie innovative, è stato intervistato dal Corriere del Ticino sul tema della realtà virtuale e del metaverso.

Negli ultimi mesi si è sempre più acceso l’interesse nei confronti del “metaverso”, tema di grande attualità anche date le recenti dichiarazioni da Mark Zuckerberg, CEO e fondatore di Facebok, che intende creare un nuovo mondo virtuale in cui tutti ci troveremo a trascorrere gran parte delle nostre esistenze reali.

Ma che cos’è il metaverso?

«È un ambiente virtuale, un grande ombrello che collega ambienti diversi. Si può anche vedere il metaverso come una sorta di browser fra mondi virtuali» spiega Achille Peternier, Professore aggiunto all’Istituto sistemi informativi e networking della SUPSI. «Ci sono tante aziende che stanno lavorando su questo nuovo mondo, per certi aspetti una specie di Second Life ma con la grafica e le connessioni web di quasi vent'anni dopo. Adesso i pianeti sono allineati e quella che era una visione può davvero adesso cambiare le vite delle persone. Facebook ha messo molta enfasi su questo progetto, ma ci sono la concorrenza e anche tante aziende di videogiochi che sono ben posizionate per sfruttare la situazione».

Tra gli aspetti più rilevanti di quella che si può definire la “rivoluzione” del metaverso vi sono sicuramente le conseguenze a livello economico e sociale. «È una rivoluzione che avrà impatto soprattutto sul terziario, non sul muratore ma sull'architetto sì» continua Peternier.

Una sfida importante sarà comunque il bilanciamento tra i rischi e i benefici di questa nuova realtà online. Da una parte «vivere la nostra vita lavorativa, e non solo, interamente attraverso la nostra identità digitale creerà assuefazione» afferma il Professore, dall’altra si creeranno indubbie opportunità professionali: «In molti settori si abbasseranno significativamente le barriere all'entrata, privilegiando gli aspetti creativi e organizzativi dei vari lavori».

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