L’Istituto Dalle Molle di studi sull’intelligenza artificiale USI-SUPSI, realtà nota a livello internazionale per gli studi pionieristici in ambito AI, è un ambiente dinamico, multiculturale e informale in cui si affrontano giorno dopo giorno le sfide e problematiche connesse all’intelligenza artificiale.
Una disciplina giovane e in crescita, così come il 77% dei ricercatori dell’Istituto che ha meno di 40 anni. «Puntiamo molto su di loro, perché la nostra disciplina è un po’ come il calcio: i giovani sono più freschi e hanno idee più brillanti, mentre chi supera una certa età diventa allenatore» ha spiegato il Prof. Andrea Emilio Rizzoli, Direttore dell’IDSIA.
Ma la giovane età non è l’unica caratteristica della ricerca all’Istituto Dalle Molle. «Quello dell’intelligenza artificiale è un settore molto ampio – ha commentato il Direttore scientifico, Prof. Marco Zaffalon - Per questo abbiamo ricercatori con le più varie competenze: dal machine learning per le rete neurali a quello statistico, dalla visione artificiale alla robotica mobile, dai microcalcolatori all’intelligenza artificiale per il settore industriale e quello biomedico».
I settori di applicazione dell’intelligenza artificiale sono molteplici e in continua espansione, fattore che implica una sempre maggior interconnessione tra l’ambiente accademico e la realtà socio-economica circostante. A tal proposito, il 50% delle attività di ricerca svolte dall’Istituto Dalle Molle è applicato a casi reali nati da necessità del mondo industriale e del mercato. Nel corso degli anni l’Istituto ha stretto importanti e fruttuose collaborazioni con partner del calibro di Mastercard, Roche, Novartis, UBS, ma anche con tante piccole realtà locali che nell’intelligenza artificiale hanno trovato una leva per crescere e consolidarsi.
«La vera sfida sarà quella di trovare persone di qualità, capaci di portare avanti quello che è stato fatto in questi 40 anni di storia dell’IDSIA» ha affermato il Prof. Andrea Emilio Rizzoli. «Tra auto a guida autonoma, robot educativi, sistemi di intelligenza artificiale che progettano farmaci e quant’altro, ci aspetta un secolo molto interessante - ha aggiunto Zaffalon. - Sarà cruciale far crescere il nostro Istituto per accompagnare questa trasformazione della società, non solo da un punto di vista tecnologico, ma anche sociale, politico ed economico».
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