La SUPSI presenta il nuovo Istituto microbiologia
27 settembre 2021
SUPSI, Dipartimento ambiente costruzioni e design
Presentato ai media il nuovo Istituto microbiologia SUPSI che sarà attivo in seno al Dipartimento ambiente costruzioni e design, proponendosi come centro di riferimento nel settore della microbiologia applicata al Sud delle Alpi.

Presso la nuova sede del Dipartimento ambiente costruzioni e design (DACD) di Mendrisio-Stazione si è svolta oggi la conferenza stampa di presentazione del nuovo Istituto microbiologia della SUPSI (IM). L’Istituto svolgerà attività di ricerca e formazione focalizzate in particolare sulla microbiologia negli ambiti della biosicurezza, dell’igiene ambientale, della lotta ai vettori di agenti patogeni, dell'ecologia microbica e della biotecnologia ambientale.
 “L’attribuzione dello statuto di Istituto è il coronamento di un percorso di integrazione e di sviluppo all’interno della SUPSI, iniziato nel 2014. Una decisione importante, che valorizza il lavoro degli ultimi 35 anni in Ticino in questi importanti ambiti, e ne garantisce una prospettiva di sviluppo a medio-lungo termine” così ha dichiarato il Prof. Franco Gervasoni, Direttore generale della SUPSI, in apertura dell’incontro con i media.

L’evoluzione dell’Istituto microbiologia
L’Istituto microbiologia della SUPSI nasce in seno all'Istituto cantonale di microbiologia, costituito nel 1964 per colmare una lacuna nell'assistenza sanitaria alla popolazione ticinese. Nel corso degli anni, accanto ai reparti di analisi cliniche microbiologiche - che dal 2013 sono stati integrati nell'Ente ospedaliero cantonale - le attività legate a mandati pubblici, all'insegnamento e alla ricerca hanno progressivamente guadagnato importanza.
Per mantenere in Ticino le competenze di microbiologia e biologia necessarie a sostenere e sviluppare la ricerca applicata in questo settore, da gennaio 2014 l’Istituto cantonale di microbiologia è entrato a far parte del Dipartimento ambiente costruzioni e design come Laboratorio microbiologia applicata.
Il Consiglio della SUPSI ha approvato lo scorso 17 giugno il suo passaggio a rango di istituto.
Esso fungerà da centro di riferimento e di competenza per la microbiologia nel Canton Ticino, integrando la microbiologia umana, veterinaria e ambientale, e può essere considerato una risposta della SUPSI anche all’attuale crisi ambientale e sanitaria, un contributo concreto a favore della società per le criticità legate ai microbi con carattere di trasversalità tra ambiente e uomo.
“L’istituto possiede capacità scientifica e laboratori in grado di fornire un grande contributo alla soluzione di problemi e rispondere a domande che sono dell’intera società: specie invasive, adattamento ai cambiamenti climatici, perdita di biodiversità, microbi e salute umana, per citarne solo alcuni” ha specificato il Prof. Silvio Seno, Direttore del Dipartimento ambiente costruzioni e design.

L’Istituto opera in due sedi: nello stabile a Bellinzona in Via Mirasole 22a, condiviso con EOC e Laboratorio cantonale, e presso il nuovo Campus SUPSI di Mendrisio, in Via Flora Ruchat-Roncati 15, dove dispone di 400 mq di nuovi laboratori perfettamente attrezzati e conformi per le analisi microbiologiche con autorizzazione Swissmedic per la ricerca di patogeni in campioni ambientali.
“La particolarità dell’Istituto microbiologia è quella di essere attivo sia in ambito sanitario che in ambito ambientale, in una visione globale della microbiologia che considera la sfera umana, animale e l’ambiente come interdipendenti, in totale accordo con il concetto moderno di ‘one health’ (una sanità)”, ha affermato il Direttore dell’IM, Prof. Mauro Tonolla.

Le attività dell’Istituto sono oggi suddivise in 5 settori: Biosicurezza, Igiene e ambiente, Ecologia dei vettori, Biotecnologia ambientale e Ecologia microbica. I dettagli relativi ai cinque settori sono disponibili nella scheda che segue.

Le attività della Ricerca
La ricerca di base, con finanziamenti del Fondo Nazionale Svizzero per la Ricerca Scientifica, riguarda principalmente le attività di Ecologia microbica, con da una parte lo studio dei microorganismi ancestrali, e dall’altra il ruolo dei funghi acquatici per l’ecologia dei corsi d’acqua. Su queste due tematiche, estremamente specifiche e innovative, l’Istituto microbiologia ha competenze uniche a livello nazionale e internazionale.
La ricerca applicata riguarda prevalentemente le attività di Biosicurezza, Ecologia dei vettori, Igiene e Ambiente e Biotecnologia ambientale, e utilizza le più moderne metodiche della biologia molecolare e bioinformatica, di rilievo ambientale e di analitica. Le competenze tecniche e scientifiche sono continuamente aggiornate a favore di progetti in microbiologia applicata che possono così avvalersi delle metodologie più attuali.

Alcuni esempi di progetti di ricerca sono:

  • L’analisi del virus SARS-CoV-2 nelle acque reflue all’entrata degli impianti di depurazione, finanziato dall’Ufficio del medico cantonale del Cantone Ticino e dall’Ufficio federale della sanità pubblica.
  • La gestione e il coordinamento di una rete nazionale per la sorveglianza e il controllo delle zanzare invasive in Svizzera, finanziato dall’Ufficio federale dell’ambiente.
  • Lo studio delle conseguenze del degrado della vegetazione sulla rete alimentare dei corsi d'acqua, finanziato dal Fondo Nazionale Svizzero per la Ricerca scientifica, in collaborazione con l’Università Vila Velha Brasile e EAWAG-ETH/Università di Zurigo.
  • Lo studio di un sistema medico oftalmologico per il trattamento della sindrome dell'occhio secco, in collaborazione con il Dipartimento tecnologie innovative SUPSI, finanziamento EUROSTARS.
  • Lo studio degli effetti degli spostamenti di masse d’acqua indotti da batteri anaerobici fotosintetici sul microbioma di sistemi acquatici stratificati, finanziato dal Fondo Nazionale Svizzero per la Ricerca scientifica, in collaborazione con EAWAG-ETH e Università del Lussemburgo.
  • Lo studio della digestione anaerobica con materiale conduttivo e microrganismi elettrogeni, finanziato dall’Ufficio federale dell’energia.

A supporto della Formazione
L’Istituto microbiologia organizza attività per numerose università svizzere ed estere al Centro di Biologia Alpina di Piora: tiene corsi, ospita regolarmente studenti e studentesse offrendo supporto scientifico e logistico per la realizzazione di progetti e tesi di bachelor, master e dottorato. Contribuisce inoltre all’insegnamento nella formazione di base SUPSI all’interno del Master of Science in Engineering, del Bachelor in Conservazione e Restauro erogati dallo stesso DACD, e nella formazione professionale con l’apprendistato; è anche di supporto al livello medio superiore, sia per il liceo sia per la scuola di commercio. La mediazione scientifica, in collaborazione con l’Istituto design, rappresenta poi un tema di grande importanza che riguarda la totalità dei temi scientifici dell’Istituto.

Per maggiori informazioni
SUPSI
Dipartimento ambiente costruzioni e design
Istituto microbiologia
Prof. Mauro Tonolla, Direttore
Campus SUPSI Mendrisio-Stazione
CH-6850 Mendrisio

mauro.tonolla@supsi.ch
058 666 62 69

Scheda informativa

L’Istituto microbiologia (IM) si offre come centro di riferimento nel settore della microbiologia al Sud delle Alpi. Gli aspetti di salute pubblica, di igiene ambientale, di ecologia microbica e di biotecnologia vi convergono in una visione unitaria della microbiologia che considera i diversi habitat (uomo-animale-ambiente) come interdipendenti in linea con il concetto di “one health”.
L’istituto dispone di strutture a Bellinzona e a Mendrisio nelle quali svolge ricerche e offre servizi e formazione negli ambiti della biosicurezza, dell’igiene ambientale, della lotta ai vettori di agenti patogeni, dell'ecologia microbica e della biotecnologia ambientale.

Ricerca
La ricerca di base, con finanziamenti del Fondo Nazionale Svizzero per la Ricerca Scientifica, riguarda principalmente le attività di Ecologia microbica, con da una parte lo studio dei microorganismi ancestrali, e dall’altra il ruolo dei funghi acquatici per l’ecologia dei corsi d’acqua. Su queste due tematiche, estremamente specifiche e innovative, l’Istituto microbiologia ha competenze uniche a livello nazionale e internazionale.
La ricerca applicata riguarda prevalentemente le attività di Biosicurezza, Ecologia dei vettori, Igiene e Ambiente e Biotecnologia ambientale, e utilizza le più moderne metodiche della biologia molecolare e bioinformatica, di rilievo ambientale e di analitica. Le competenze tecniche e scientifiche sono continuamente aggiornate a favore di progetti in microbiologia applicata che possono così avvalersi delle metodologie più attuali.
Le attività dell’Istituto sono oggi suddivise in 5 settori:

Settore Biosicurezza
Comprende il Laboratorio regionale Sud della rete nazionale dei laboratori per la biosicurezza, che si occupa dell’analisi di agenti altamente patogeni, generalmente in campioni ambientali e, in caso di incidenti biologici (concetto di sicurezza ABC), in stretta collaborazione con gli enti pubblici cantonali e nazionali preposti. Le attività di servizio s’inseriscono in un’ottica di protezione sanitaria della popolazione riferita non solo ai casi di allarme bioterroristico, ma anche all’analisi di campioni ambientali contaminati pericolosi per l’uomo e gli animali. La ricerca è principalmente focalizzata sui microorganismi in vettori di malattie, come i virus portati dalle zanzare, la loro diffusione, i rischi di trasmissione e gli agenti antivirali, la diffusione di patogeni nell’ambiente, come il virus SARS-CoV-2 nelle acque reflue e i concetti di epidemiologia ambientale in stretta collaborazione con il Settore Igiene e ambiente. Presso la SUPSI, molti progetti applicati sono pure svolti in collaborazione con il Dipartimento tecnologie innovative ed in particolare con gli istituti ISEA (Istituto sistemi e elettronica applicata), MeDiTech (tecnologie digitali per cure sanitarie personalizzate), MEMTi (Istituto di ingegneria meccanica e tecnologia dei materiali), IDSIA (Istituto Dalle Molle per l’intelligenza artificiale) e con il Dipartimento economia aziendale, sanità e sociale (DEASS).

Settore Igiene e ambiente
Si occupa della caratterizzazione di organismi isolati da ambienti diversi (naturale e costruito) tramite metodi di microbiologia classica, di biologia molecolare, metagenomica, trascrittomica e di proteomica con l'applicazione della spettrometria di massa MALDI-TOF per l'identificazione e la tipizzazione dei microorganismi. La ricerca si focalizza sulle resistenze agli antibiotici nell’ambiente, sulle identificazioni e le tipizzazioni di microorganismi problematici per l'essere umano, gli animali e l’ambiente. Temi emergenti sono: la microbiologia legata alla biodegradazione nell’ambito di conservazione e restauro delle opere d’arte e la microbiologia nell’ambiente costruito in collaborazione con l’Istituto materiali e costruzioni e l’Istituto sostenibilità applicata all’ambiente costruito. L’ambito della bioinformatica che afferisce a questo settore svolge un ruolo molto importante in diversi progetti dell’IM e favorisce una crescente collaborazione con l’IDSIA.

Settore Ecologia dei vettori
Coordina sul territorio ticinese la sorveglianza e la lotta alla zanzara tigre e altre zanzare di ambienti urbani; in ambienti naturali effettua censimenti regolari e alcune attività di controllo in stretta collaborazione con i comuni ticinesi e il Cantone. Inoltre, a livello nazionale gestisce a supporto degli altri cantoni la Rete Svizzera Zanzare su mandato dell'Ufficio federale dell'ambiente, in collaborazione con l'Istituto tropicale di Basilea, per il monitoraggio e la lotta alle zanzare invasive. I progetti di ricerca hanno il fine di migliorare la lotta ai vettori di malattie quali le zanzare. Nell'attività di protezione sanitaria della popolazione, in collaborazione con il settore Biosicurezza, si inseriscono anche le indagini sugli agenti patogeni, i batteri e i virus trasmessi dalle zanzare.

Settore Biotecnologia Ambientale.
Sviluppa processi per la trasformazione di biomasse in biogas e per il trattamento delle acque reflue per la rimozione di nutrienti e contaminanti. La ricerca si focalizza su progetti applicati in stretta relazione con operatori pubblici e privati a supporto delle aziende del territorio. Lo scopo è lo sviluppo e l’ottimizzazione di sistemi di produzione di biogas ed eliminazione di contaminanti e microinquinanti nei processi di trattamento delle acque reflue.

Settore Ecologia microbica
Si occupa della diversità microbica nei diversi ecosistemi e dell'effetto che questi hanno sull'ambiente. Include lo studio dei cicli biogeochimici e della biodiversità principalmente in ecosistemi acquatici nei quali i microrganismi influenzano in modo determinante il riciclo delle sostanze. In questo ambito, l’IM collabora con diversi istituti internazionali, nazionali e internamente con l’Istituto scienze della Terra.
Molto importante la collaborazione con il Centro di Biologia Alpina (CBA) per il quale l’IM fornisce supporto tecnico/scientifico soprattutto per le tematiche legate alla microbiologia. Infatti, negli ultimi anni il CBA può disporre di un laboratorio, con strumenti all’avanguardia nello studio dell’ecologia microbica, e di un collaboratore scientifico altamente qualificato, fornendo di fatto un servizio di primissima qualità sia di ricerca scientifica che di divulgazione generale.
Inoltre, il Gruppo di Ecologia Microbica è anche attivo sotto il cappello dell'Università di Ginevra, nell'Unità di Microbiologia, fornendo differenti corsi teorici e pratici soprattutto per gli studenti e le studentesse del Bachelor in Biologia. Questa affiliazione permette di svolgere tesi di master e/o dottorato in microbiologia, di organizzare corsi teorici e pratici in collaborazione con istituti universitari e scuole cantonali e nazionali, promuovendo sinergie accademiche e di ricerca.

Formazione
L’Istituto microbiologia organizza attività per numerose università svizzere ed estere al Centro di Biologia Alpina di Piora: tiene corsi, ospita regolarmente studenti e studentesse offrendo supporto scientifico e logistico per la realizzazione di progetti e tesi di bachelor, master e dottorato. Contribuisce inoltre all’insegnamento nella formazione di base SUPSI all’interno del Master of Science in Engineering, del Bachelor in Conservazione e Restauro erogati dallo stesso DACD, e nella formazione professionale con l’apprendistato; è anche di supporto al livello medio superiore, sia per il liceo sia per la scuola di commercio. La mediazione scientifica, in collaborazione con l’Istituto design, rappresenta poi un tema di grande importanza che riguarda la totalità dei temi scientifici dell’Istituto.

Contatti
st.wwwsupsi@supsi.ch