Riconosciuta la parità salariale alla SUPSI
12 ottobre 2021
Dall’entrata in vigore il 1° luglio 2020 della revisione della Legge sulla parità dei sessi (LPar), i datori di lavoro con un organico pari o superiore alle 100 unità sono tenuti a eseguire un’analisi della parità salariale, a farla verificare da un organo indipendente e di informarne dei risultati le collaboratrici e i collaboratori. Dall’analisi eseguita emerge come alla SUPSI sia garantita la parità salariale indipendentemente dal genere, sia nel corpo accademico che in quello amministrativo.

La Direzione della SUPSI ha proceduto all’analisi della parità salariale al suo interno prendendo come riferimento il mese di maggio del 2021.

Questa analisi, condotta internamente grazie al ricorso ad un apposito software messo a disposizione dalla Confederazione, ha confermato come all’interno della SUPSI non sussistano discrepanze salariali con un impatto di genere. Secondo il modello di verifica, con una soglia di tolleranza del 5% di varianza tra i generi, alla SUPSI viene quindi riconosciuta la parità salariale istituzionale. Come previsto dalla LPar, l’analisi effettuata è stata in seguito sottoposta a verifica da parte di una società di revisione esterna indipendente, che ha dato riscontro positivo.

I calcoli si sono basati sul guadagno totale standardizzato a tempo pieno per 1’147 dipendenti, di cui 493 (il 43.0%) donne e 654 (il 57.0%) uomini nel mese di riferimento di maggio 2021. In considerazione delle differenze delle caratteristiche individuali relative alle qualifiche di collaboratrici e collaboratori, e di quelle legate alle funzioni ricoperte, dall’analisi emerge che le donne guadagnano lo 0.1% in più degli uomini.

Considerando la sola media dei salari, risulta che le donne guadagnano il 6.4% in meno degli uomini. Questo risultato è da ricondurre principalmente al fatto che, per quanto riguarda il personale accademico, le posizioni con responsabilità sono ancora occupate soprattutto da uomini.

Nei suoi obiettivi strategici 2021-2024, la SUPSI mantiene al centro i suoi collaboratori e le sue collaboratrici promuovendone la valorizzazione e lo sviluppo equo di carriera. In quest’ottica, nell’ambito del Piano d’azione pari opportunità, diversità e inclusione 2021-2024, saranno implementate misure volte a garantire le pari opportunità di sviluppo nelle diverse funzioni e nei diversi ruoli con un’attenzione particolare al personale accademico.

Negli scorsi anni, già prima dell’entrata in vigore della modifica della legge, la SUPSI ha svolto diverse analisi sulla parità salariale al suo interno, tutte riconducibili a risultati che attestano come la parità salariale possa considerarsi quasi assoluta. Inoltre, da dicembre 2019 la SUPSI è firmataria della Carta per la parità salariale nelle aziende parastatali. Con questa adesione, la SUPSI ha riconfermato il proprio grado di attenzione nella promozione e nella valorizzazione del suo approccio al trattamento equo, etico e rispettoso di tutte le collaboratrici e collaboratori, e dei portatori d’interesse nel territorio.

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