Cinquantesimo anniversario dell’allunaggio
23 luglio 2019
Giovedì 18 luglio 2019, il Dipartimento tecnologie innovative ha ospitato un evento del centro di dialettologia e di etnografia del Cantone Ticino.

Durante la serata è stato percorso il viaggio che ha permesso il primo allunaggio ed è stato presentato il nuovo libro intitolato "Luna", pubblicazione appartenente alla collana "Le Voci".

Gli Stati Uniti in competizione con i sovietici durante la Guerra Fredda, facevano a gara di chi riuscisse a conquistare la luna per primo. In tutto ciò gli USA erano partiti con un netto svantaggio, uno svanaggio che non gli impedì di riuscire a mettere per primi i piedi sul nostro satellite.

“I rischi furono effettivamente molto alti”, ha sottolineato Bruno Storni, docente ed esperto di tecnologie spaziali. “Era la prima volta che ci si staccava dall’orbita terrestre. Si dovette costruire un vettore veramente enorme, ma anche una navicella molto leggera e quindi di facile rottura”. Neil Armstrong, Edwin Aldrin e Michael Collins portarono così a compimento una missione veramente irta di insidie. Bastava davvero il minimo inconveniente a pregiudicare tutto, e anche nel modo più fatale. “La cosa alla fine funzionò, ma tutto era veramente appeso ad un filo”.

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