L’opera, nella sua prima parte, di respiro teoretico, ricostruisce le ragioni della cosiddetta “svolta narrativa”, che ha mutato i paradigmi epistemologici e metodologici delle scienze sociali e pedagogiche, e ne analizza le conseguenze in diversi ambiti disciplinari con particolare attenzione all’educazione sociale e degli adulti. Si confronta, in seguito, con il pensiero fenomenologico di Paul Ricœur, padre del concetto, tanto diffuso quanto poco compreso, di “identità narrativa”, per mostrare come al cuore di questa nozione vi sia una attenzione verso la vitalità della metafora e del linguaggio poetico. Sono poi messe in luce le peculiarità dei codici dell’arte e della poesia, attraverso un confronto con studi di semiotica e filosofia del linguaggio, che si avvale di contributi di diversi autori fra i quali Maria Corti e Jurij Michajlovič Lotman, dove si chiarisce perché le forme artistiche debbano continuamente mutare con il mutare delle società. Ciò che oggi chiamiamo “poesia” è il risultato di un cammino di trasformazione che attraversa i secoli, in cui si viene affermando, creativamente, il ruolo dell’individuo e della sua vita interiore, con una sempre più marcata attenzione alle vicende autobiografiche personali. Per le scienze della formazione, la poesia assume un doppio interesse, per il suo statuto di processo che cerca, tramite il linguaggio, di dare una forma al flusso del pensiero, mantenendosi in contatto con il mondo interiore, e per la capacità di sintonizzarsi e risuonare con le altrui interiorità e creare tramite il linguaggio un ponte empatico, che si fa anche sensibilità collettiva. Un capitolo specifico è dedicato a quei pedagogisti che, rinnovando le teorie educative, hanno posto le basi per lo sviluppo di pratiche educative narrative e autobiografiche che valorizzano il ruolo pedagogico del linguaggio poetico.
Nella seconda parte dello studio sono presentate diverse esperienze, a partire da quelle realizzate presso la SUPSI per il progetto europeo ETHAP (Educating, Training and Healing through Autobiographical Poetry), che ha visto il coinvolgimento di un modulo di animazione socioculturale del Bachelor of Science SUPSI in Lavoro sociale. Tramite racconti autobiografici vengono ricostruiti momenti di incontro con la poesia. Appare il ruolo problematico dell’istruzione scolastica che fatica a essere un luogo positivo di avvicinamento ai poemi. La poesia è spesso rivalutata a partire dall’adolescenza, quando le inquietudini delle giovani e dei giovani trovano voce nei versi dei poeti. Dal progetto ETHAP provengono anche diversi esempi, in cui la scrittura poetica si rivela uno strumento prezioso per il lavoro socioeducativo e socioculturale. A tale scopo sono illustrate esperienze dei partner europei del progetto, in cui vediamo la poesia interagire con diversi ambiti del lavoro sociale: interculturalità, salute, giovani, anziani e molto altro ancora.
Il viaggio de ”L’educazione poetica”, aperto da una prefazione di Maurizio Cucchi, illustre poeta, romanziere e critico letterario, si conclude con una raccolta di interviste, fra le quali non potevano mancare le voci di poetesse e poeti. Anche in questa occasione, nei racconti autobiografici si ricostruiscono i primi incontri con la poesia, e si riflette, inoltre, sul ruolo esistenziale e pedagogico della scrittura poetica. In tale raccolta compaiono grandi nomi della poesia di lingua italiana contemporanea, come il ticinese Fabio Pusterla e i milanesi Franco Loi e Milo De Angelis.
Il volume è disponibile in tutte le librerie. Maggiori informazioni sulla pubblicazione sono disponibili sul sito web della casa editrice Unicopli alla pagina seguente:
http://edizioniunicopli.it/leducazione-poetica/
L'autore
Claudio Mustacchi, Master in Filosofia e Dottorato di ricerca in Scienze della formazione, è docente-ricercatore presso il Centro competenze lavoro, welfare e società (CLWS) della SUPSI, insegna al Bachelor of Science SUPSI in Lavoro sociale, ed è consulente pedagogico presso il Servizio didattica e formazione docenti (SEDIFO) per la Direzione della Formazione base della SUPSI.
Ethap - Educating, Training, and Healing through the Autobiographical Poetry
Il progetto Ethap (Educating, Training, and Healing through the Autobiographical Poetry) rappresenta una sperimentazione a livello europeo sulle potenzialità educative e curative del linguaggio poetico autobiografico, grazie allo sviluppo e all'arricchimento di pratiche che comportano l’uso della scrittura in varie forme e dimensioni.
Grazie al progetto, le organizzazioni partecipanti miravano ad affinare e sviluppare ulteriormente le metodologie narrative autobiografiche e le pratiche di scrittura creativa e poetica già in uso all’interno delle loro istituzioni; a sperimentare l’uso ragionato di diversi strumenti di poesia (ritmo, rima, musicalità, metafore e varie altre figure del discorso) e la loro facoltà di migliorare il senso di integrazione e di benessere psichico e fisico personale; e molto altro ancora.
Il progetto, a cui ha preso parte il Dipartimento economia aziendale, sanità e sociale (DEASS) si è concluso nel 2015. Per maggiori informazioni è possibile consultare la scheda dedicata al progetto disponibile qui.