InclusiveMicroMob
07 febbraio 2023
Uno studio per la micro-mobilità innovativa a Lugano.

È partito il progetto InclusiveMicroMob, che nell’ambiente urbano di Lugano intende esplorare le potenzialità di una nuova offerta di mobilità multimodale, inclusiva e sostenibile. Un nuovo modo di vivere la mobilità possibile grazie a “Genny Zero”: un veicolo elettrico a due ruote, compatto, autobilanciante e dall’estetica dinamica. Concepito nelle versioni precedenti come mezzo di mobilità destinato a persone diversamente abili, Genny Zero è ora stato ottimizzato per supportare le città nei nuovi sistemi di micro-mobilità.

Questo innovativo mezzo di trasporto sarà presentato in primavera alle cittadine e ai cittadini di Lugano che potranno cimentarsi alla guida in aree specifiche del Comune. Il progetto, finanziato dall’Ufficio di coordinamento federale per la mobilità sostenibile (COMO), è diretto dalla Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana (SUPSI), che tramite il nuovo asse di ricerca Smart City / Smart Region fornisce competenze multi-dipartimentali in ambito sociologico, urbanistico e di analisi dei dati, considerando in modo particolare i benefici legati alla sostenibilità. È inoltre sostenuto da Lugano Living Lab, l’organo di promozione dell'innovazione digitale e tecnologica della città. Si tratta di un partenariato tra pubblico e privato che vede la collaborazione con l'impresa di innovazione ticinese Genny Factory SA e il coinvolgimento attivo della popolazione.

Per il ricercatore dell’Istituto sostenibilità applicata all’ambiente costruito SUPSI Albedo Bettini “una buona mobilità è essenziale per garantire città accessibili, attraenti e vivibili per tutti i cittadini e tutte le cittadine. Questo progetto propone una collaborazione tra pubblico, privato e ricerca applicata per testare, con il necessario approccio multidisciplinare, uno strumento innovativo che ci aiuti a intraprendere questo percorso. L’obiettivo a medio termine è l’incremento della sostenibilità e la riappropriazione degli spazi urbani da parte della popolazione, tramite l’agevolazione dell’inclusività negli spostamenti multimodali”.

Annalisa Rollandi, ricercatrice SUPSI presso l’Istituto scienze della Terra sottolinea che “il progetto contribuisce ad una riflessione sul modo di progettare e vivere gli spazi pubblici. La crisi climatica e l’emergenza pandemica hanno evidenziato la necessità di pianificare secondo princìpi di salute e sicurezza. Nell’ambito della mobilità, questo significa prevedere e potenziare l’offerta di forme di micromobilità inclusive, sostenibili e sicure per tutti gli utenti. Il permanere del traffico veicolare nelle città ha posto l’attenzione più sulle dimensioni delle strade che sulle dimensioni dei marciapiedi. I cambiamenti in corso, riconducibili anche a nuovi stili di vita, hanno spostato l’attenzione sullo spazio pubblico. Lugano ha già avviato politiche in questa direzione: il progetto intende verificare le misure e le modalità più idonee per consentire un’integrazione sicura di tutte le forme di mobilità innovativa”.

Image
st.wwwsupsi@supsi.ch