
Scarti di cava per la produzione di conglomerati sostenibili e tecnologicamente innovativi. - Una tecnologia per la produzione di manufatti ad alto valore aggiunto mediante stampa digitale 3D.
Acronimo CAST3D
Abstract Nell’edilizia le stampanti 3D si sviluppano rapidamente prefiggendosi di rivoluzionare il settore del calcestruzzo attraverso la creazione di elementi architettonici da modelli digitali. Parallelamente, il calcestruzzo per stampanti 3D deve possedere proprietà reologiche, elasto-meccaniche e di durabilità diverse da quelle richieste per i tradizionali calcestruzzi. Queste proprietà debbono essere conseguite riducendo al minimo l’impatto ambientale. Il progetto si prefigge di creare uno spettro di calcestruzzi con la parziale o totale sostituzione di aggregati non locali con quelli derivanti da scarti di cava locali, sostenendo una soluzione environmentally friendly. Questa esigenza nasce dalla necessità di alcuni cavisti, patriziati e Cantone di creare uno sviluppo sostenibile attorno agli scarti di cava. Il progetto permetterà di sviluppare un primo modello teorico nell’ambito delle discipline manageriali utile per l’esplorazione di innovazioni con una forte componente tecnologica.
Enti SUPSI coinvolti
Dipartimento economia aziendale, sanità e sociale
Istituto materiali e costruzioni
Settore geologia
Persone coinvolte Chiara Bernardi, Domenico Ferrari, Federico Corboud, Luigi Coppola, Maurizio Pozzoni, Victor Blazquez, Stefano Zerbi
Responsabili Filippo Schenker
Data di inizio progetto 1 gennaio 2019
Data di chiusura progetto 31 dicembre 2019