Il Programma di ricerca 2021-2024
La Direzione SUPSI ha deliberato un programma di ricerca interno a sostegno di progetti e attività che ruotano attorno a temi con forte impatto sulla società odierna. Lo scopo è ottenere risultati a medio e lungo termine onde rafforzare in SUPSI e sul territorio le capacità e competenze per reagire ai rapidi mutamenti in corso.
Il Programma di ricerca ha i seguenti obiettivi:
- Rafforzare le attività considerate strategiche della ricerca, contribuire a mantenere e sostenere lo sviluppo futuro delle stesse. Sviluppare aree e campi di uno o più assi strategici di ricerca con elevato potenziale applicativo investendo su un periodo di 2 anni (con una possibile estensione su 4 anni) in modo da poter vedere realizzato un risultato sul medio termine con sufficienti investimenti dedicati.
- Supportare la nuova generazione di ricercatori: investire nelle generazioni future di ricercatori offrendo loro le migliori condizioni per trasferire lo stato dell’arte e dell’innovazione.
- Incoraggiare e promuovere la collaborazione interna: sviluppando le relazioni tra dipartimenti e istituti attraverso progetti multidisciplinari per rinforzare una visione globale della SUPSI.
Il Bando
Il Bando è indirizzato verso una serie di temi importanti per le nuove sfide della ricerca applicata, che è orientata a specifici valori e criteri di qualità dei risultati:
- la gestione del cambiamento,
- la resilienza,
- lo sviluppo sostenibile,
- il benessere del cittadino e
- la digitalizzazione in tutti i loro aspetti (sanitari, economici, sociali, tecnologici, educativi, culturali, psicologici).
Progetti finanziati nel 2020
Il primo Bando del Programma finanziato nel 2020 tre nuovi progetti interdisciplinari:
EVENTI - Eventi culturali e artistici: Nuove modalità di produzione, fruizione e partecipazione
Nel quadro di una più ampia riflessione sulle ragioni della persistente segmentazione del pubblico degli eventi culturali, EVENTI è un progetto di ricerca che indaga come le istituzioni culturali e artistiche attive nella Svizzera italiana stiano affrontando la crisi dovuta alla pandemia di COVID-19. Un team multidisciplinare attivo in ambito musicale, teatrale e museale, in collaborazione con le principali istituzioni culturali attive sul territorio, sta indagando i fattori, le variabili e le soluzioni imposte dalla nuova situazione, allo scopo di fornire ai differenti attori strumenti di conoscenza e di lavoro aggiornati.
Dal lavoro condotto nei primi tre mesi emergono alcune importanti indicazioni: la forzata accelerazione registrata nell’uso delle tecnologie digitali, come lo streaming, non è letta da tutti gli operatori come una alternativa valida e duratura alle tradizionali modalità di partecipazione. Allo stesso tempo, non tutti gli operatori sono concordi sulla necessità di ripensare i tradizionali modelli di fruizione artistica e culturale alla luce di quanto sta accadendo. Una indicazione importante riguarda poi la diversa misura dell’impatto economico sugli enti culturali, nel difficile equilibrio tra finanziamento pubblico, sponsor e vendita dei biglietti.
Capo progetto: Massimo Zicari
SCOUT-Social dynamics in contexts of uncertainty
Il programma di ricerca SCOUT intende analizzare le dinamiche sociali negli attuali contesti di incertezza, adottando un orientamento multidisciplinare che vedrà la combinazione di metodi qualitativi, quantitativi e sperimentali. A supporto del programma, è prevista la realizzazione di uno studio pilota, il cui tema è l’impatto della pandemia di COVID-19 sulla collaborazione interpersonale dei lavoratori del settore ospedaliero e del settore manifatturiero in Ticino.
SCOUT si è concentrato in questi primi mesi sulla fase qualitativa dello studio pilota: è stata ottenuta la collaborazione dell’Ente Ospedaliero Cantonale e di quattro aziende del settore manifatturiero; sono state reclutate circa 50 persone per i focus group e le interviste (25 per ogni settore); si è dato avvio alla raccolta dati, realizzando le prime 5 interviste e pianificando le altre. Simultaneamente sono iniziati i lavori di progettazione della piattaforma per gli esperimenti sociali e per la fruizione di un gioco sulla collaborazione interpersonale. Nei prossimi mesi si proseguirà con la fase qualitativa dello studio pilota e si intensificherà la collaborazione DEASS-DTI per la creazione dell’infrastruttura tecnologica necessaria allo studio sperimentale, previsto per il 2022.
Capo progetto: Maria Caiata Zufferey
FFDA - Fabbricazione additiva di filtri fotocatalitici ingegnerizzabili
Questo programma mira sviluppare un filone di ricerca nell’ambito della purificazione dell’aria attraverso l’uso di strutture porose realizzate con ceramiche fotocatalitiche. La combinazione di materiali fotocatalitici con strutture porose ingegnerizzate consente di sfruttare al meglio le loro potenzialità. I materiali fotocatalitici permettono infatti di aumentare l’intensità dei fenomeni ossidativi, attivati da luce ultravioletta (UV), in grado di rendere innocui agenti infettanti, come virus e batteri. L’uso di materiali porosi, con particolari morfologie, consente invece di confinare in piccoli volumi una estesa superficie sulla quale può essere innescata la fotocatalisi.
In questa prima fase del programma di ricerca il laboratorio di microbiologia applicata del DACD ed il laboratorio di materiali ibridi del DTI stanno collaborando alla realizzazione di un sistema di test per filtri fotocatalitici in grado di combinare le esigenze legate allo sviluppo di materiali e processi con quelle necessarie allo studio dell’abbattimento di microrganismi patogeni. Tra le attività iniziali ci si è soffermati con grande attenzione anche sullo studio morfologico dei filtri fotocatalitici. Questo permetterà di sfruttare al meglio le potenzialità dei processi additivi per la produzione dei filtri nelle prossime fasi del programma.
Capo progetto: Giovanni Bianchi