SUPSI, Dipartimento ambiente costruzioni e design, Laboratorio cultura visiva
L’opera “Bitshift” di Thibault Brevet sarà inclusa per due anni nella collezione dell’ambasciatore statunitense Suzan G. LeVine, installata presso la sua residenza ufficiale di Berna a partire da venerdì 25 settembre 2015. L’opera ha risposto a un concorso per opere d’arte in grado di porsi all’intersezione tra arte, scienza, tecnologia e ambiente, un tema sempre più al centro dell’agenda di molti governi.
“Stiamo assistendo a un salto verso le tecnologie digitali che ha dirette conseguenze nel panorama dell’innovazione e della creatività. Artisti e ricercatori usano nuovi strumenti e nuovi percorsi per dare forma al mondo”: l’opera di Thibault Brevet ha risposto pienamente ai requisiti stabiliti dalla giuria del concorso, composta da Sua Eccellenza l’ambasciatore statunitense a Berna Suzan G. LeVine, Marc Bodmer (giornalista, esperto di Pro Helvetia) e Ariane Koek (International Arts Development, CERN).
L’opera è stata realizzata dall’artista e designer Thibault Brevet per il progetto di ricerca coordinato da Serena Cangiano e Davide Fornari del Laboratorio cultura visiva SUPSI, ed esposta in precedenza presso l’Istituto Svizzero di Milano, nel quadro del programma di scambio binazionale “Viavai – Contrabbando culturale Svizzera-Lombardia”, promosso dalla Fondazione svizzera per la cultura Pro Helvetia e realizzato in partenariato con i cantoni Ticino e Vallese, la città di Zurigo, la Fondazione Ernst Göhner. L’iniziativa si è avvalsa del patrocinio degli Assessorati alla Cultura della Regione Lombardia e del Comune di Milano.
Thibault Brevet ha studiato Progettazione grafica all’ECAL di Losanna dopo una formazione da ingegnere e fisico. Il suo lavoro è incentrato su interazioni fisiche semplici e sulle loro conseguenze nel quotidiano. Usando le sue conoscenze scientifiche come spunti per i suoi progetti, crea un mix di tecniche low-fi e innovative, dispositivi software e hardware per produrre eventi coinvolgenti. I suoi lavori sono stati esposti in vari festival di design europei (Milano, Vienna), istituzioni internazionali (New Museum di New York, Victoria and Albert Museum di Londra) e pubblicati su varie riviste (Domus, icon, Gestalten).
"Bitshift" è un oggetto in costante evoluzione su cui è possibile osservare il passaggio di un pattern in bianco e nero. L’oggetto è costituito da una serie di circuiti stampati (PCB), progettati per lavorare come pannelli riscaldanti e ricoperti da uno strato termocromatico. I pannelli da 10 per 10 cm sono incatenati gli uni agli altri e reagiscono al comportamento dei loro vicini. Seguendo una semplice regola input/output, generano insieme un pattern continuo che può essere osservato mentre scorre lungo la catena. Le informazioni passano dal pannello “padre” al “figlio”, man mano che questi si scaldano e si raffreddano.
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Davide Fornari
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