Mediazione Cultura Inclusione
Musei d'arte e disabilità visive: pari opportunità nella vita culturale della Svizzera italiana.

Attraverso una ricerca-azione il progetto intende individuare delle soluzioni facilmente scalabili e riproducibili, in grado di rendere accessibili alle persone con disabilità visive i principali musei d'arte della Svizzera italiana, promuovendo in questo modo il libero accesso al mondo culturale e artistico. Oltre alla ricerca teorica, completa di approfondimenti disciplinari, una mappatura delle buone pratiche Svizzere ed estere e un’indagine in profondità presso il pubblico cieco e ipovedente, il progetto prevede – nel corso del 2017 – un ampio percorso di sperimentazione pratica, sviluppato in particolare attraverso lo svolgimento di molteplici attività di mediazione culturale inclusive organizzate in collaborazione con i partner del progetto.
Al fine di sperimentare le soluzioni individuate, è necessario lavorare su luoghi e oggetti specifici, studiandoli nel dettaglio sia punto di vista artistico, che da quello concettuale e materiale. In questo senso risulta fondamentale la collaborazione dei nostri partner museali: m.a.x. museo di Chiasso, Museo Civico di Villa dei Cedri di Bellinzona, Museo Comunale d’Arte Moderna e Museo Castello San Materno di Ascona, Museo d'arte della Svizzera italiana (MASI Lugano), Museo Vincenzo Vela di Ligornetto, Pinacoteca cantonale Giovanni Züst di Rancate e Museo d’Arte di Mendrisio. Il coinvolgimento di più istituzioni permette di sperimentare delle soluzioni di mediazione specifiche e adatte non solo a una diversità di spazi, ma soprattutto a una molteplicità di forme d’arte, afferenti a vari periodi storici. Il progetto si appoggia su una ampia e prestigiosa rete museale, rappresentativa per apertura alla sperimentazione, qualità e varietà delle esperienze di mediazione culturale, diversità tipologica delle proprie collezioni d’arte e copertura territoriale della Svizzera italiana.
 
Parallelamente al lavoro sulle opere e gli spazi, sono approfondite le necessità e le aspettative specifiche del pubblico cieco e ipovedente. Per questo motivo la collaborazione con Unitas, l’Associazione ciechi e ipovedenti della Svizzera italiana, riveste un ruolo fondamentale per l’elaborazione, la verifica e la promozione di soluzioni di intervento capaci di soddisfare i bisogni delle persone con disabilità visive.
 
Il progetto si costituisce come laboratorio di indagine, sperimentazione, intervento e disseminazione di misure e buone pratiche di mediazione culturale inclusive a favore di persone con disabilità visive, i cui risultati saranno promossi presso tutte le istituzioni svizzere e restituiti in un protocollo operativo liberamente accessibile e rilasciato sotto licenze Creative Commons.
 
Dati del progetto

Titolo breve: Mediazion Cultura Inclusione
Titolo completo del progetto: Musei d'arte e disabilità visive: pari opportunità nella vita culturale della Svizzera italiana.
Responsabile: Jean-Pierre Candeloro e Valeria Donnarumma
Dipartimento: Dipartimento ambiente costruzioni e design
Durata del progetto: giugno 2015- dicembre 2017
Enti promotori: Laboratorio Cultura Visiva (SUPSI)  e UNITAS
Partner esterni: m.a.x. museo di Chiasso, Museo Civico di Villa dei Cedri di Bellinzona, Museo Comunale d’Arte Moderna e Museo Castello San Materno di Ascona, Museo d'arte della Svizzera italiana (MASI Lugano), Museo Vincenzo Vela di Ligornetto, Pinacoteca cantonale Giovanni Züst di Rancate e Museo d’Arte di Mendrisio
Enti finanziatori: Confederazione Svizzera (UFPD - Ufficio Federale per le pari opportunità delle persone con disabilità), Cantone Ticino (Divisione dell Cultura e degli Studi Universitari – Fondo Swisslos), Fondazione Lorenzo e Elsa Cattori- Stuerm, Credit Suisse Foundation, Fondazione ing. Pasquale Lucchini di Lugano, Fondazione Turismo Lago Maggiore, Percento Culturale Migros

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