6 ottobre 2011
La pittura su pietra, una tecnica nota sin dall’antichità e ripresa a Roma nel Cinquecento, deve la sua fortuna al concetto di eternità associato all’opera d’arte. Giorgio Vasari, che ne descrive il procedimento di realizzazione nelle Vite, nel brano dedicato al Dipingere in pietra a olio, e che pietre siano bone (1550, XXIIII), era convinto che le lastre di pietra fossero “durabili in infinito” purché fossero lavorate con diligenza; in particolar modo l’ardesia, estratta dal territorio ligure di Valle Fontanabuona, ebbe una discreta diffusione in tutti i più importanti centri artistici della penisola.
Dipartimento ambiente costruzioni e design, Aula C-102, Blocco C, Campus Trevano