SUPSI, Campus Trevano
COST (European Cooperation in Science and Tecnology) è il più longevo quadro europeo di supporto transnazionale alla cooperazione fra ricercatori di tutta Europa. Fondata nel 1971, con sede a Bruxelles, questa iniziativa intergovernativa e paneuropea incoraggia la messa in rete delle attività di ricerca finanziate a livello nazionale, permettendo ai ricercatori di sviluppare congiuntamente le proprie iniziative e promuovendo inoltre approcci multidisciplinari. Peculiare del COST è il suo approccio “bottom-up”. Ciò significa che le attività di ricerca non sono imposte dall’alto, ma sono proposte dai ricercatori stessi in tutti gli ambiti scientifici e tecnologici, favorendo così l’affronto e lo sviluppo in rete attraverso le cosiddette “Azioni COST” volte a promuovere il coordinamento internazionale delle ricerche finanziate a livello nazionale.
COST conta oggi 36 paesi membri e dal 1989 anche gli istituti di ricerca di paesi terzi possono far parte di questa rete.
Quale membro fondatore, la Svizzera ha contribuito sin dal principio al successo del COST, essendo coinvolta in ben 289 delle 342 Azioni in corso. Questo ha favorito la cooperazione fra i più diversi ambiti disciplinari e accademici e ha fatto nel contempo conoscere alla comunità scientifica internazionale i propri ricercatori e le proprie strutture di ricerca e, fra queste, anche quelle presenti alla SUPSI. “In termini di visibilità scientifica, questo strumento ha permesso alla SUPSI di innalzare il suo profilo”, così si esprime Ezio Cadoni, professore SUPSI alla testa del Laboratorio interdipartimentale DynaMat. Le attività del DynaMat sono incentrate sul comportamento dinamico dei materiali e sull’ingegneria strutturale, la possibilità di lavorare a delle Azioni COST in questi ambiti ha consentito al laboratorio di confrontarsi con una decisamente ampia comunità scientifica come pure ospitare importanti workshop internazionali. “La partecipazione a progetti COST mi ha permesso di collaborare con un maggior numero di partner internazionali e di sviluppare una rete molto interessante di contatti tra gli specialisti del mio settore con in quali lavoro sia nell’ambito della ricerca, sia nell’ambito della didattica”, conferma il professor Cadoni che ha già collaborato a ben quattro Azioni COST. Azioni che hanno permesso di collaborare attivamente alla ricerca scientifica in Europa e di sfruttare in modo proficuo i risultati delle ricerche svolte nel corso degli anni, per esempio stabilendo nuovi metodi di valutazione, di progettazione, oppure nuovi standard nell’ambito della sicurezza e della tutela dell’ambiente costruito, rafforzando infine le relazioni con diverse istituzioni universitarie internazionali e nazionali come l’Università Federico II di Napoli, il Politecnico di Torino, il Politecnico di Milano, il Politecnico di Zurigo, l’EPF di Losanna, l’Università di Berna.
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Ezio Cadoni
ezio.cadoni@supsi.ch
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