Solidarietà con l'Ucraina
Solidarietà con l'Ucraina
La SUPSI segue con attenzione e apprensione gli sviluppi degli avvenimenti in Ucraina che toccano nel profondo anche la propria comunità accademica.

La SUPSI esprime la sua piena solidarietà nei confronti delle comunità scientifiche, universitarie e studentesche ucraine nelle drammatiche circostanze in cui si trova oggi questa nazione e si allinea alla presa di posizione di swissuniversities che condanna con la massima fermezza l'intervento militare russo. La Conferenza dei rettori delle scuole universitarie chiede inoltre ai governi europei di intraprendere un'azione immediata per proteggere le vite e le carriere di accademici, studenti, ricercatori e attori della società civile, così come l'intera popolazione ucraina.

La SUPSI fa dell’integrità, della collaborazione e della responsabilità i valori guida fondamentali a cui ispirarsi quale comunità universitaria, promuovendo il riconoscimento e il rispetto dei diritti individuali e delle pari opportunità. Gli sviluppi bellici avranno gravi conseguenze per le università ucraine e russe.

In linea con quanto dichiarato da swissuniversities la SUPSI si impegna pertanto a sostenere gli studenti, i docenti e i ricercatori delle università ucraine e russe che soffrono della situazione attuale e che si impegnano, per quanto possibile, nel sistema europeo di valori e diritto.

Rete Scholars at Risk (SAR)

SUPSI aderisce alla rete Scholars at Risk, un programma internazionale pronto ad accogliere docenti, ricercatori e altri componenti delle comunità accademiche che subiscono gravi minacce alla loro vita, alla loro libertà e al loro diritto allo studio.

Misure di supporto del FNS per i ricercatori dell'Ucraina

Il Fondo nazionale svizzero per la ricerca scientifica (FNS), in collaborazione con Scholars at Risk, ha stanziato 1 milione di franchi in fase iniziale, successivamente aumentati a 9 milioni, per ospitare ricercatori e ricercatrici dall'Ucraina presso le scuole universitarie svizzere e di supportarli con una serie di misure aggiuntive. Questa somma è destinata a permettere alle università svizzere di ospitare una prima ondata di ricercatori in cerca di sostegno permettendo loro di proseguire il proprio lavoro accademico.

Sportello di ascolto

Attraverso il proprio Sportello di ascolto e aiuto psicologico la SUPSI rimane a disposizione di tutti gli studenti e i collaboratori che stanno vivendo situazioni di disagio dovute all’attuale conflitto in corso e che necessitano di un particolare sostegno in questo momento di forte incertezza e disorientamento (contatti: Sportello di ascolto, T +41 (0) 58 666 61 54, sportello.upa@supsi.ch)

Punti di contatto SUPSI

L'International Office è il punto di contatto per il personale e per gli studenti SUPSI della regione colpita che sono già stati contattati individualmente dall’università (vedi "Contatti" in alto a destra). L'ufficio offre inoltre il proprio supporto a tutti coloro in provenienza da quell'area che hanno bisogno di ricevere informazioni.

st.wwwsupsi@supsi.ch