All’interno di una catena produttiva, ogni sistema di ispezione ottica automatica (AOI) ricopre un ruolo differente nel processo di controllo di qualità eseguendo verifiche mirate in funzione dell’avanzamento della fabbricazione (ad esempio sull’assemblaggio o la saldatura della scheda).
I tradizionali sistemi AOI hanno un elevato tasso di falsi positivi, obbligando l’operatore a intervenire manualmente nella distinzione tra il difetto reale e il falso allarme.
Il progetto AOI3DSCAN, condotto dall’Istituto sistemi e elettronica applicata (ISEA) e dall’Istituto di ingegneria meccanica e tecnologia dei materiali (MEMTi) in collaborazione con l’azienda Delvitech SA, ha portato allo sviluppo di una testa di ispezione ottica innovativa che consente a un unico sistema di soddisfare tutte le esigenze di controllo della qualità necessarie in una linea di produzione.
L’Istituto ISEA si è occupato in particolare dello sviluppo dell’elettronica di acquisizione e processamento delle immagini in tempo reale, così come della parte di algoritmica per la ricostruzione delle informazioni 3D a partire da immagini 2D.
«Questo progetto è stato una continua sfida ma, grazie all’impegno di un team multidisciplinare, siamo riusciti ad affrontare e risolvere tutti i problemi in modo efficace» spiega Daniele Allegri, Professore dell’Istituto ISEA e capoprogetto. «Il risultato è una macchina in cui ogni singolo elemento elettronico, ottico e meccanico è ottimizzato per fornire le più elevate prestazioni sia in termini di risoluzione e di velocità di acquisizione, trasferimento dati e elaborazione delle immagini, sia di algoritmi di ricostruzione 3D, e di integrazione con i sistemi di analisi dati dell’azienda».
L’Istituto MEMTi ha contribuito alla progettazione meccanica della nuova testa ottica e alla scelta dei materiali, mentre l’azienda Delvitech SA è responsabile dello sviluppo di tutti i software richiesti per l’analisi delle informazioni 3D acquisite dal nuovo sistema di visione 3D, della realizzazione dei prototipi, della movimentazione e dell’integrazione del sistema di visione sui propri sistemi.
«Siamo estremamente entusiasti e soddisfatti del progetto concluso. L’apporto di SUPSI ha contribuito in maniera preponderante al raggiungimento degli obiettivi. In particolare, ciò che dà valore al progetto sono le prestazioni della testa ottica completa, composta da telecamere, telecentrica, proiettori e sistemi a luce led. Tutti elementi progettati in base a specifiche definite con SUPSI e sincronizzati da un sistema software e hardware totalmente sviluppati da SUPSI. Questa testa permette a Delvitech di ottenere performances di ispezione senza eguali nel mercato di riferimento» conclude il CEO di Delvitech, Roberto Gatti.
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