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“150° Passato, presente e futuro della formazione docenti in Ticino” questo il titolo dell’evento di celebrazione organizzato per sottolineare questo importante anniversario. Assieme ad altre iniziative che si sono svolte nel corso dell’anno, questa serata di festeggiamenti è stata l’occasione per conoscere meglio e discutere la storia, l’attualità e le prospettive della formazione dei docenti nel nostro Cantone e non solo.
La serata è stata introdotta dal Direttore generale della SUPSI Franco Gervasoni, che nel suo saluto di benvenuto ha sottolineato come “ripercorrere la storia della formazione dei docenti è stato un viaggio nel tempo che ha permesso di riscoprire il valore del qualificato operato di molti illustri predecessori. Persone che hanno contribuito a forgiare la cultura del Canton Ticino, accompagnandone l’emancipazione e modernizzazione attraverso i decenni, grazie al loro ruolo nella formazione delle e dei docenti”.
Dall’integrazione nella SUPSI avvenuta nel 2009, sono stati 2119 i laureati e le laureate del DFA/ASP “che si sono inseriti con competenza, motivazione e passione nelle scuole ticinesi di ogni ordine”.
La grande motivazione dei futuri docenti è emersa anche da un episodio di quotidianità scolastica evocato dal Direttore del Dipartimento formazione e apprendimento / Alta Scuola pedagogica Alberto Piatti per descrivere il valore di questi 150 anni di storia: “era un’occasione speciale, perché per la prima volta ho potuto osservare dal vivo il nuovo modello di pratica professionale, basato sul concetto di comunità di apprendimento professionale. In questo modello di pratica, i docenti in formazione progettano le lezioni in collaborazione, si osservano e riflettono insieme, con l’aiuto del docente di pratica professionale, su come migliorare il proprio insegnamento. L’entusiasmo che si percepiva mi ha permesso di capire cosa significa per me questo anniversario: guardare ai 150 anni della formazione dei docenti in Ticino è come contemplare l’universo, è l’oggetto più grande che possiamo guardare, eppure per goderne appieno è necessario osservarlo con il telescopio. E più si ingrandisce, più scopriamo nuove meraviglie".
La Consigliera di Stato Marina Carobbio Guscetti ha ricordato alcuni interessanti aneddoti storici legati al Messaggio governativo e al dibattito del Gran Consiglio che portarono alla nascita dell’allora Scuola Magistrale nel 1873, sottolineando l’importanza della formazione e del ruolo dei docenti e delle docenti per la scuola ticinese, allora come oggi.
A concludere i saluti il Sindaco di Locarno Alain Scherrer che ha affermato: “non c’è futuro senza istruzione. Una comunità si sviluppa crescendo attraverso la ricerca oltre i confini che già conosce, attraverso la comprensione dei sentimenti, l’osservazione del mondo; esprimendo idee nuove, pensieri critici, chiavi interpretative innovative. La scuola, le docenti e i docenti sono stati e sono propulsori di questa crescita”.
Sono state oltre 300 le persone che hanno partecipato all’evento, molte delle quali con un passato fra le storiche mura dell’ex Scuola Magistrale di Locarno. Storie e percorsi di vita differenti accomunati da un legame con la formazione dei docenti in Ticino. Un’ulteriore conferma della rilevanza pubblica di questa istituzione, fondata nel 1873 con il nome di Scuola normale nell’ex seminario di Pollegio.
Al termine dei discorsi di benvenuto il pubblico ha partecipato alle 17 attività allestite negli spazi del dell’ex-convento di San Francesco per scoprire passato, presente e futuro della formazione dei docenti in Ticino, potendo approfondire o scoprire i profondi cambiamenti vissuti in un secolo e mezzo nel mondo della scuola, nella pedagogia, nella didattica e nella storia del Cantone.