Lugaggia Innovation Community
Lugaggia Innovation Community (LIC) è una comunità sperimentale di autoconsumo dell’energia che collega la scuola dell’infanzia di Lugaggia con 18 abitazioni vicine e 5 impianti fotovoltaici. L’obiettivo è di massimizzare l’indipendenza energetica del quartiere residenziale ai fini del consumo proprio.
Il progetto è stato lanciato nel marzo 2019 da un consorzio composto dall’Azienda Elettrica di Massagno (AEM), dalla SUPSI (Settore sistemi energetici dell’Istituto sostenibilità applicata all’ambiente costruito e Istituto Dalle Molle di studi sull’intelligenza artificiale) e dalle società svizzere Optimatik, Hive Power e Landis+Gyr, in collaborazione con il Comune di Capriasca, e gode del sostegno dell’Ufficio Federale dell’Energia, del Fondo cantonale per le energie rinnovabili (FER) e dell’Ente Regionale per lo Sviluppo del Luganese (ERSL).
Il progetto promuove una comunità sperimentale di autoconsumo dell’energia che collega la scuola dell’infanzia di Lugaggia con 18 abitazioni vicine e con 5 impianti fotovoltaici (con una potenza complessiva di 64kWp). Lo scambio di energia all’interno della comunità è conforme alle leggi esistenti che regolano le comunità di auto-consumo.
L’obiettivo è provvedere anche l’elettricità prodotta nel quartiere residenziale sia possibilmente consumata al suo interno, ovvero che si ottimizzi il modello del raggruppamento ai fini del consumo proprio (RCP). Questo avviene tramite due dispositivi tecnologici forniti dalle società svizzere Optimatik e Hive Power: una batteria condivisa da 60kWh che immagazzina l’energia in esubero anziché immetterla nella rete, e un sistema di gestione del rapporto domanda-offerta basato sull’intelligenza artificiale, di cui dovrebbero beneficiare (anche finanziariamente) produttori e consumatori. La fase di test si è conclusa nel mese di dicembre 2021.
Il progetto promuove una comunità sperimentale di autoconsumo dell’energia che collega la scuola dell’infanzia di Lugaggia con 18 abitazioni vicine e con 5 impianti fotovoltaici (con una potenza complessiva di 64kWp). Lo scambio di energia all’interno della comunità è conforme alle leggi esistenti che regolano le comunità di auto-consumo.
L’obiettivo è provvedere anche l’elettricità prodotta nel quartiere residenziale sia possibilmente consumata al suo interno, ovvero che si ottimizzi il modello del raggruppamento ai fini del consumo proprio (RCP). Questo avviene tramite due dispositivi tecnologici forniti dalle società svizzere Optimatik e Hive Power: una batteria condivisa da 60kWh che immagazzina l’energia in esubero anziché immetterla nella rete, e un sistema di gestione del rapporto domanda-offerta basato sull’intelligenza artificiale, di cui dovrebbero beneficiare (anche finanziariamente) produttori e consumatori. La fase di test si è conclusa nel mese di dicembre 2021.
Team di ricerca:
Vasco Medici, Marco Derboni, Lorenzo Nespoli, Andrea Emilio Rizzoli, Federico Rosato, Matteo Salani, Davide Strepparava.
Vasco Medici, Marco Derboni, Lorenzo Nespoli, Andrea Emilio Rizzoli, Federico Rosato, Matteo Salani, Davide Strepparava.