Valentina Mancuso
Quando la ricerca diventa intuizione
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Valentina Mancuso è Exploration Lead a Roche Diagnostics International. Seleziona e applica concetti, metodi e strumenti di innovazione nel modo più appropriato, al fine di ridurre i rischi, esplorando opportunità innovative da sviluppare in soluzioni digitali per il settore sanitario.
Di cosa si occupa attualmente?
Da luglio 2020 sono entrata a far parte dell'Innovation Management team di Roche Diagnostics International in qualità di Exploration Lead per lavorare all'intersezione tra progettazione di soluzioni digitali, strategia aziendale e innovazione. Sono responsabile della generazione e dell'esplorazione di idee innovative da sviluppare in soluzioni digitali nel settore sanitario.
Che ruolo ha avuto il Master of Science in Business Administration con Major in Innovation Management nel prepararla a questo ruolo?
Tutte le aziende hanno bisogno di innovazione, creare continuamente valore e modificarsi in base al cambiamento dei bisogni dei clienti. Il Master fornisce gli strumenti che permettono di innovare e mantenere rilevanti le aziende sul mercato. La varietà dei corsi offerti nel piano di studio garantisce versatilità, flessibilità e capacità di pensiero critico per poter affrontare problemi complessi, integrando la raccolta e l’analisi dei dati alla capacità di pensare out of the box.
Quali sono gli elementi che ha particolarmente apprezzato e perché?
La possibilità di lavorare e frequentare parallelamente il Master ha consentito da una parte di acquisire nuove competenze confrontandomi settimanalmente con studenti e docenti del corso, dall’altra di migliorare le mie performance lavorative integrando quanto appreso nel contesto professionale.
I progetti svolti in collaborazione con le aziende, insieme alle testimonianze di imprenditori e manager dell’innovazione, mi hanno aiutata a comprendere aspetti teorici in modo pragmatico, avvicinandomi indirettamente al lavoro che sto svolgendo oggi. Altro aspetto sicuramente rilevante e che porta valore al Master in termini di confronto e di esperienze, è l’eterogeneità degli studenti sia da un punto di vista professionale che di background accademico.
A chi raccomanderebbe questo percorso formativo?
Agli studenti che desiderano intraprendere una formazione che abbini teoria e pratica, a coloro che desiderano ampliare le proprie possibilità lavorative anche grazie alle opportunità offerte dalla SUPSI (portali di offerte lavoro).
Il Master è comunque anche una preziosa risorsa per coloro che ricoprono già determinati ruoli in diversi contesti aziendali ma che intendono acquisire nuove competenze.
In fine, ai curiosi, agli innovatori, ai creativi.
Quali consigli si sentirebbe di dare a coloro che desiderano iniziare il Master?
Per quanto possa sembrare scontato, nel corso del tempo ho capito che non bisogna mai esitare a porre domande, essere curiosi. Il consiglio che sento di dare ai futuri studenti è di attingere quanto più possibile dai professionisti, dai docenti e dai colleghi del Master.