Sara Calò
S. Calò - Sporcarsi le mani fa crescere e fa incontrare sé stessi
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Sara studia Lavoro Sociale presso il DEASS ed è al secondo anno di formazione. Durante il semestre autunnale 2023/2024, ha effettuato uno stage a San Luis (Argentina), presso la Universidad Nacional de San Luis. Ha lavorato in diversi progetti in una comunità locale.
Com’è nato il tuo interesse per un periodo di mobilità?
Un’esperienza di lavoro all’estero l’ho sempre ritenuta molto importante per la formazione di un operatore sociale, poiché permette di considerare altri punti di vista e approcci differenti alla professione. Mi affascinava l’idea di poter lavorare immersa in un contesto socioculturale diverso, e potermi misurare con la novità.
Che cosa sei andato a fare presso l’università / struttura ospitante?
Ho partecipato a diversi progetti con cui collaborava l’Università di San Luis. Tre giorni alla settimana prendevo parte a dei talleres (laboratori) distinti che avevano luogo in un quartiere popolare distante pochi chilometri dal centro città; questi erano un doposcuola, balli folkloristici e un laboratorio di musica in cui i ragazzi suonavano le percussioni. L’obiettivo ultimo dei laboratori era quello di proporre uno spazio sicuro e stimolante per i bambini, a contatto con l’arte, facilitando la creazione di relazioni sane e nonviolente e offrendo un luogo sicuro per i giovani. Un secondo progetto seguito è stato in stretta collaborazione con una signora che si occupa di una mensa gestita da una signora che vive in una delle zone più povere di San Luis che ha deciso di aprire le porte di casa sua, per due sere alla settimana, alle famiglie della zona che vivono situazioni economiche e familiari disagiate.
Che cosa ti rimarrà particolarmente impresso di questa esperienza?
L’esperienza vissuta mi ha dato modo di mettermi in gioco sperimentando competenze trasversali, arricchendomi delle persone conosciute e maturando una maggiore consapevolezza di che persona voglio essere per me e per gli altri. L’Argentina mi ha insegnato, inoltre, il significato concreto di condivisione, di fatica, di famiglia, del lavorare nell’incertezza, di impegno politico a cui come operatori sociali siamo tenuti a rispondere e che un sorriso sincero, luminoso fa capire quanto, nonostante i problemi e le sofferenze che la gente del posto vive quotidianamente, bisognerebbe saper ‘disfrutar’, giocare e vivere la vita in ogni sua contraddizione, pronti ad accogliere la felicità che questa ci può regalare.
Consiglieresti ad altri studenti questa esperienza e perché?
Assolutamente sì, con curiosità e mente aperta si acquisiscono abilità applicabili alla vita di tutti i giorni, dal mondo lavorativo alla sfera personale, quali la creatività, la propositività e una propria indipendenza. Inoltre, dà la possibilità di allacciare legami autentici che ti riempiono l’anima.