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Il Centro competenze lavoro, welfare e società (CLWS), il Centro competenze management e imprenditorialità (CMI) e il Centro competenze bisogni educativi, scuola e società (BESS) della SUPSI, insieme all’Associazione padronale UCIT, all’Associazione Atgabbes e ad altri partner sul territorio, partecipano al programma Innovation Booster “Co-designing human services”, promosso da Innosuisse, con un progetto che mira a trovare delle soluzioni innovative al problema della bassa partecipazione lavorativa delle persone con disabilità. Il progetto si trova ora nella fase di sviluppo e test delle proposte di innovazione.
La partecipazione lavorativa delle persone con disabilità in Svizzera è notevolmente inferiore rispetto alla popolazione generale, nonostante la Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità riconosca il diritto alla partecipazione lavorativa in un ambiente lavorativo aperto, che favorisca l’inclusione e l’accesso alle persone con disabilità. Le barriere all'inclusione lavorativa vanno ben oltre i deficit personali delle persone con disabilità e un ruolo importante lo rivestono i cosiddetti fattori contestuali, coerentemente con una concezione sociale della disabilità.
Per trovare delle soluzioni al problema, un team di ricercatori interdisciplinare afferenti al Centro competenze lavoro, welfare e società (CLWS, coordinatore di progetto), al Centro competenze management e imprenditorialità (CMI) e al Centro competenze bisogni educativi, scuola e società (BESS) della SUPSI, insieme all’Associazione padronale UCIT (Unione Cristiana Imprenditori Ticinesi) e all’Associazione Atgabbes (Associazione Ticinese di Genitori ed Amici dei Bambini Bisognosi di Educazione Speciale), ha ottenuto un finanziamento da parte di Innosuisse, inserendosi all’interno del programma Innovation Booster “Co-designing human services” 2023-2024.
L’obiettivo del progetto consiste nello sviluppare soluzioni innovative attraverso la metodologia del Design Thinking, al fine di immaginare una realtà in cui le persone disabili vedano le loro specificità maggiormente accolte e valorizzate all’interno delle imprese ticinesi e, a loro volta, le imprese vedano le loro necessità considerate e rispettate. Tale metodologia, centrata sui bisogni dell’utente, altamente partecipativa, capace di coniugare creatività e progettualità, è citata da Bain & Company come uno dei 23 strumenti del 2023 a disposizione del management, ancora ampiamente sottovalutata dalle imprese nonostante il potenziale innovativo derivante dal suo utilizzo.
Ai workshop organizzati per lo sviluppo del progetto hanno attivamente partecipato sia i rappresentanti del mondo della disabilità (gli istituti cantonali di scuola speciale, gli istituti per invalidi adulti e altri enti non profit che promuovono l’inclusione di persone con disabilità), sia le imprese (prevalentemente associate ad UCIT). Il progetto prevede, inoltre, il coinvolgimento diretto di persone con disabilità.
Il progetto “Impiego assistito a favore di persone con disabilità e aziende” si trova ora nella fase di sviluppo e test delle proposte di innovazione. La prima fase di ideazione e scoperta, conclusa nel mese di settembre, ha permesso l’elaborazione di due proposte ritenute meritevoli di essere ulteriormente sviluppate in questa seconda fase. L’intero processo è guidato dalla metodologia del Design Thinking che, in questa seconda fase, si articolerà nella realizzazione progressiva di prototipi, test e workshop volti a valutare le caratteristiche, le funzionalità e i processi necessari per la concreta realizzazione delle due proposte.
La prima proposta, che sarà guidata dal CMI, consiste nello sviluppo di un Inclusivity Hub per elaborare offerte di sensibilizzazione, informazione e formazione (online e in presenza) a beneficio di aziende potenzialmente interessate all’inclusione di persone con disabilità. L’obiettivo è mettere a disposizione delle imprese tutti gli strumenti per dare concretezza ai valori di inclusione, apertura e responsabilità sociale affinché possano affrontare l’inclusione lavorativa di una persona con disabilità valorizzando pienamente le capacità della persona e ottenendo, al contempo, ottimi risultati aziendali.
Assumendo come riferimento le linee guida del supported employment, la seconda proposta, sotto la responsabilità del CLWS, avrà l’obiettivo di sviluppare una maggiore cooperazione e azioni comuni che valorizzino il know how dei diversi attori attivi nella formazione e nell’accompagnamento al lavoro di persone con disabilità, rafforzandone al contempo l’efficacia e l’efficienza.
Il programma Innovation Booster
In un mondo in rapida evoluzione, la necessità di accelerare l’innovazione e trovare nuovi modi per risolvere i problemi complessi sta diventando sempre più urgente. Lo strumento Innovation Booster aiuta a rispondere in modo aperto e collaborativo alle nuove sfide.
Gli Innovation Booster operano in tematiche diverse come l’ambiente, la digitalizzazione, la salute e l’innovazione sociale e consentono di sviluppare idee radicali in modo co-creativo attraverso l’innovazione aperta.
Ogni anno Innosuisse finanzia dei progetti di ricerca e innovazione in Svizzera, svolti grazie allo strumento Innovation Booster. Per saperne di più sulle attività degli Innovation Booster è possibile consultare il link seguente:
www.innosuisse.ch/inno/it/home/supporto-per-lavvio-di-progetti-e-networking/innovation-booster.htm