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È noto che spazi aperti tranquilli avvolti da suoni della natura siano indispensabili al nostro benessere, alla nostra salute e non da ultimo, all’attrattività di città e comuni. Tuttavia, a volte ci troviamo in splendidi spazi verdi caratterizzati invece da un forte inquinamento acustico.
Risulta dunque fondamentale che gli aspetti acustici vengano presi in considerazione già nelle fasi preliminari di pianificazione e progettazione di spazi pubblici all’aperto.
Con il motto “Pianifica con le orecchie aperte”, la Giornata contro il rumore di quest’anno pone l’accento proprio su quest’aspetto e invita gli attori coinvolti - autorità, progettisti e committenti - a trovare soluzioni in grado non solo di ridurre l’intensità dei suoni, ma anche di migliorarne la qualità o aumentare la varietà di quelli che percepiamo come più gradevoli.
Ma quali sono gli elementi che concorrono a migliorare la qualità acustica di un luogo?
Abbiamo approfondito la tematica con Lorena Rocca, Professoressa in Didattica della geografia e responsabile della Ricerca presso il Dipartimento formazione e apprendimento / Alta scuola pedagogica (DFA/ASP), nonché esperta di educazione all’ascolto.
Professoressa Rocca, cosa si intende innanzitutto con il concetto di “spazio sonoro”?
I luoghi portano al loro interno dei suoni, li amplificano, li nascondono, abitano nella memoria delle persone. In particolare, un suono, che è proprio di un paesaggio, si sedimenta in esso, si cristallizza diventa un soundmark territoriale, parte di quel paesaggio grazie al valore attributo ad esso dalla comunità che vi abita. Il suono, infatti, reca con sé informazioni circa lo spazio nel quale esso prende forma, può dirci qualcosa sul luogo, i suoi abitanti, le loro attività. Il suono ci parla, ci informa, ci costringe, ci persuade a pensare e sentire. Esso racconta e ci rimanda indietro nel tempo, possiede una carica evocativa. Il suono contribuisce a instaurare con il luogo un legame identitario. Esso è parte costituiva della nostra cultura, tanto che viene riconosciuto dall’UNESCO (2003) come patrimonio immateriale e componente essenziale del paesaggio.
In questo senso cercando una definizione di “spazio sonoro” è necessario ricordare che esso raccoglie tutti i suoni (e i rumori) che connotano una comunità: sono parte di essa e la comunità stessa si rispecchia in essi. Per questo motivo la progettazione di spazi acustici deve considerare la sfida di architettare degli spazi acusticamente gradevoli che restino significativi per la comunità che li abita.
Quali sono le attenzioni che bisogna avere nella progettazione di spazi aperti? Che cosa può migliorare la loro qualità acustica?
Innanzitutto, nella progettazione di spazi aperti è fondamentale, fin dall’avvio del processo e per tutta la sua durata, considerare gli aspetti acustici come centrali e domandarsi ripetutamente: „Che effetto ha per le persone che percorrono questi luoghi?“ “Le persone che vi abitano si ritrovano in essi?”.
Dal punto di vista architettonico, nella progettazione di spazi sonori aperti possiamo riconoscere delle misure attive e passive. Le misure attive aggiungono nuovi suoni o rumori all‘ambiente (ad esempio, suoni d‘acqua, fruscio di foglie, canto di uccelli). Le misure passive modellano i suoni e i rumori deviando, assorbendo o diffondendo le onde sonore. In tal senso pavimentazioni adeguate, uso del verde, introduzione dell’acqua migliorano la qualità acustica di un luogo oltre ad essere strategie per la lotta contro il calore.
Esiste in Svizzera una regolamentazione entro la quale la progettazione di spazi sonori può fare riferimento?
A livello federale l’Ordinanza contro l’inquinamento fonico (OIF) stabilisce i limiti di emissione del rumore per diverse categorie di sorgenti sonore, come ad esempio traffico, industrie e cantieri. Tuttavia, l'OIF non fornisce indicazioni specifiche sulla progettazione di spazi sonori. A livello cantonale i “Piani di zonizzazione” definiscono la destinazione d'uso dei terreni e possono includere disposizioni specifiche sulla prevenzione all’inquinamento acustico, come ad esempio l'obbligo di utilizzare materiali fonoassorbenti o di creare barriere acustiche. Anche in questo senso, a differenza delle normative sulle misure di protezione acustica e l’esplicitazione dei valori limite, non ci sono regolamentazioni legali per la progettazione degli spazi sonori, ci sono però valori empirici ampiamente supportati.
Ad esempio, è dimostrato come, negli spazi aperti, maggiore è la molteplicità dei materiali utilizzati e delle loro proprietà, migliore è la qualità acustica. Le aree verdi e i materiali sfusi come sabbia e ghiaia sono porosi e assorbono il suono. Riflettono meno rispetto al cemento e all‘asfalto, contribuendo così ad offrire una maggiore differenziazione sonora, più gradevole all’orecchio. Anche le siepi possono contribuire al controllo del rumore, ma soprattutto, nella progettazione di uno spazio sonoro aperto, possono migliorarne la qualità acustica attraverso il fruscio del vento sulle foglie, il cinguettio degli uccelli e il ronzio degli insetti, aumentando la biodiversità anche acustica di un luogo.
Perché una giornata contro il rumore?
La Giornata contro il rumore del 24 aprile 2024, promossa dal Cercle Bruit Svizzera, associazione dei responsabili cantonali per la prevenzione del rumore, ha come slogan “Pianifica con le orecchie aperte”. Al centro della riflessione l’idea che chi progetta gli spazi all’aperto (fondamentali per il benessere personale e comunitario) debba riporre al centro la dimensione acustica. Tale dimensione non è solo un valore numerico da rispettare ma è un elemento centrale per il benessere personale e della comunità. Fermarci, almeno un giorno all’anno, permette di accrescere la consapevolezza che il mondo sonoro fa parte di noi e può essere architettato e progettato con consapevolezza. In tal senso può venire in aiuto il nuovo sito web klangraumarchitektur.ch del Cercle Bruit Svizzera che fornisce, a tutti coloro che contribuiscono alla progettazione o all’aggiornamento di tali spazi aperti (autorità, professionisti, ecc.) fondamenti e suggerimenti pratici su come ottenere una buona qualità acustica.