Ricerca e innovazione
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L'intelligenza artificiale (IA) e la digitalizzazione svolgono un ruolo importante in molti settori, offrendo innumerevoli vantaggi e migliorando i processi di ottimizzazione. Ciò ha spinto molte aziende a cercare nuovi metodi per integrarli. Nonostante i vantaggi offerti, le tecnologie basate sull'IA non sono facili da implementare poiché richiedono esperienza e un know-how particolare da parte degli operatori.
Il progetto Fluently, finanziato dal programma Horizon Europe dell’Unione Europea*, mira a sviluppare un nuovo dispositivo basato su IA che, una volta indossato dai lavoratori, consentirà ai robot industriali di interpretare il linguaggio, i gesti e le emozioni umane per poi convertirli in istruzioni eseguibili e migliorare il benessere dei lavoratori.
In particolare, il progetto si focalizza su tre ambiti industriali emergenti che richiedono elevate sollecitazioni fisiche e cognitive: lo smontaggio e il riciclaggio delle batterie per e-bike e veicoli elettrici, i processi di ispezione e assemblaggio nell'industria aerospaziale e la ristrutturazione di parti industriali altamente complesse tramite lavorazioni laser.
“Il potere trasformativo di Fluently risiede nella sua capacità di rendere la collaborazione uomo-robot simile a quella tra esseri umani, in un vero e proprio lavoro di squadra” spiega il Dr. Ing. Oliver Avram, docente-ricercatore presso il Laboratorio ARM e coordinatore tecnico-scientifico del progetto. “Un elemento essenziale per garantire un'efficace collaborazione tra uomini e robot è infatti la modalità in cui entrambe le parti interagiscono, utilizzando una miscela di segnali impliciti ed espliciti, adattandone l'intensità in base al compito da eseguire”.
Oltre allo sviluppo dell’interfaccia intelligente che permetterà ai robot industriali di comprendere i comportamenti umani e stabilire un’efficiente cooperazione uomo-macchina, con Fluently si intende sviluppare un centro di formazione dedicato (Robo-Gym) dove persone e robot possono allenarsi per interagire in modo fluido e migliorare i processi industriali.
All’interno della Robogym, allestita con il supporto del partner industriale Fanuc e collocata presso l’Istituto sistemi e tecnologie per la produzione sostenibile (ISTePS), sono già in corso le prime fasi di implementazione delle attività collaborative e di formazione per ciascuna delle quattro stazioni robotiche esistenti.
Si apre così una via per la formazione di allievi, ricercatori e dipendenti aziendali che ha il duplice obiettivo di diffondere una maggiore sensibilità e consapevolezza sui temi dell’IA e della robotica e di supportare l’acquisizione di competenze necessarie per il mercato del lavoro attuale e futuro.
“Nel contesto di questo approccio, le competenze umane essenziali per interagire con le tecnologie di IA includono la collaborazione, la creatività, l'adattabilità, il pensiero critico e l'intelligenza emotiva. In questo modo, si promuove un'esperienza di formazione condivisa in cui esseri umani e robot si conoscono gradualmente, imparando a collaborare in modo efficace e contribuendo ad instaurare dinamiche di squadra personalizzate”, conclude il ricercatore.
*Le attività di SUPSI nell’ambito del progetto sono finanziate dalla Segreteria di Stato per la formazione, la ricerca e l'innovazione (SEFRI).