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Secondo l’UNESCO solo una persona su tre che lavora nell’ambito della ricerca nei settori della scienza, della tecnologia, dell’ingegneria e della matematica - le cosiddette discipline STEM - è donna; la percentuale sale di poco se si considerano coloro che seguono una formazione accademica in una di queste materie. Altri indicatori rilevati dallo stesso report del 2021 segnalano che le donne attive in settori all’avanguardia come l’IA sono il 22%, mentre rappresentano solo un quarto del totale di chi si laurea in ingegneria (28%).
Questi dati evidenziano che non stiamo sfruttando appieno il potenziale a disposizione, perché un maggior numero di donne e ragazze nella scienza contribuisce a una diversità di prospettive, di talento e di creatività a beneficio di tutta la comunità. Anche in Svizzera, c’è ancora molta strada da fare per raggiungere la parità di genere in queste discipline, a tutti i livelli del sistema educativo, nell’assegnazione di finanziamenti e fondi o di attribuzioni a posizioni professionali di responsabilità.
Per attirare l’attenzione su questa disparità di genere in ambito scientifico e sulle sue conseguenze, l’UNESCO e l’associazione UN-Woman hanno istituito la Giornata internazionale delle donne e delle ragazze nella scienza, che dal 2015 ricorre ogni 11 febbraio.
In occasione di questa giornata internazionale, la SUPSI ha intervistato Michela Papandrea, Laura Azzimonti e Pamela Principi, tre ricercatrici di tre diversi ambiti che in un breve video raccontano cosa le ha spinte a intraprendere la loro carriera scientifica.
La SUPSI promuove diverse iniziative a favore di una maggiore presenza femminile nei percorsi formativi tecnico e scientifici. Tra queste c’è Promtec che, in collaborazione con la Scuole di Arti e Mestieri di Trevano, propone diverse attività per allieve e allievi di vari ordini scolastici, con visite a laboratori e momenti informativi con lo scopo di presentare formazioni legate ai settori della costruzione, delle tecnologie innovative e della chimica in un’ottica di genere.
Scopri di più sulla promozione delle professioni atipiche su: https://www.supsi.ch/pari-opportunita.