Riccardo Vaccargiu
R. Vaccargiu - Passione Project Management
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Riccardo Vaccargiu è un partecipante alla Formazione continua del Dipartimento tecnologie innovative in Project, Program and Portfolio Management. Considera L’opportunità di essere demandati all’introduzione di un metodo, contestualizzarlo, creare e diffondere delle vere e proprie best-practice, è la vera linfa di ogni professionista.
Qual è, a tuo avviso, il punto di forza della Formazione continua al Dipartimento tecnologie innovative?
Ho riscontrato nel piano di formazione continua SUPSI la vera essenza della teoria applicata alla pratica: professionisti provenienti dai più disparati settori “raccontano” il metodo e le tecniche favorendone la contestualizzazione in maniera consapevole, spesso sollecitando il confronto con studentesse e studenti. Vengono così abbattute le contraddizioni e le difficoltà di cui la realtà lavorativa è afflitta.
Cosa ti ha trasmesso questa formazione?
La formazione continua ha esortato me e l’azienda, oltre che all’introduzione di un metodo e di una disciplina, il Project Management in tutte le sue derivazioni, all’appetenza nei confronti del sapere e della conseguente crescita culturale: riconoscere che non esiste un pacchetto di azioni giuste da imporre a prescindere da cio’ che accade nel contesto di applicazione, ma che è costantemente richiesto di immergersi nel flusso delle cose, portando ad interrogarsi sulle conseguenze delle proprie azioni.
Qual è invece il lascito per la tua azienda?
La metodologia ha implicitamente introdotto in azienda uno standard di Project Management basato su alcuni standard riconosciuti, come PMI e Agile, ma al contempo ritagliato su misura per il contesto applicativo.
Se dovesse consigliare questa esperienza, cosa direbbe?
Direi che la formazione continua funge in tutto e per tutto da hub professionale e culturale; hub all’interno del quale è un piacere e, perchè no, un onore, confrontarsi e apprendere da una moltitudine di professionisti e, soprattutto, di persone.