SAS Caratteristiche geotecniche dei terreni_corso experience

MODULO 1: Caratterizzazione dei terreni e prove in sito

Lo scopo del primo modulo è quello di fornire i criteri per una corretta programmazione, esecuzione e interpretazione delle indagini geotecniche.
Durante la prima giornata saranno illustrate le prove in sito in relazione ai parametri geotecnici da determinare, evidenziando i rispettivi limiti e vantaggi; sarà trattata la progettazione delle prove, finalizzata alla costruzione del modello geotecnico (profilo stratigrafico, regime delle falde, parametri idraulici e meccanici). In seguito, è prevista un’uscita in cantiere per un’ispezione diretta del terreno con descrizione in sito, applicazione di strumenti “tascabili” e prelievo di campioni per le analisi di laboratorio.
Durante la seconda giornata, sarà discussa la classificazione USCS dei terreni tramite analisi di laboratorio e si applicheranno i parametri geotecnici da prove in sito discussi durante la prima giornata.


MODULO 2: Cedimenti e applicazione prova edometrica

La risultante delle deformazioni verticali che si manifestano in un terreno a grana fine è comunemente indicata con il termine cedimento; di tale grandezza, nella pratica ingegneristica, interessa di solito conoscere sia l’entità sia l’evoluzione nel tempo. I principali meccanismi che contribuiscono allo sviluppo dei cedimenti sono:
• compressione delle particelle solide (incluso lo strato di acqua adsorbita)
• espulsione dell’aria e/o dell’acqua dai vuoti.
In questo secondo modulo andremo a studiare il fenomeno della consolidazione, grazie alla quale è possibile stimare i cedimenti di un terreno in funzione del tempo. Per raggiungere questo obiettivo, si utilizzerà il materiale prelevato durante il modulo 1 e lo si farà analizzare dal nostro laboratorio di geotecnica. Successivamente, interpreteremo i dati e stimeremo tutti i parametri estraibili dalla prova stessa. Vedremo, infine, dei casi di applicazione.


MODULO 3: Resistenza al taglio, applicazioni scatola di taglio e prova triassiale

Per le verifiche di resistenza delle opere geotecniche è necessario valutare quali siano gli stati di tensione massimi sopportabili dal terreno in condizioni di incipiente rottura. Nella meccanica dei terreni si parla di resistenza al taglio, perché nei terreni, essendo di natura particellare, le deformazioni e la rottura avvengono principalmente per scorrimento relativo tra i grani. La resistenza al taglio dei terreni può essere determinata (o stimata) con prove di laboratorio e con prove in sito, le due categorie di prove sono fra loro complementari.
Questo terzo modulo si pone l’obiettivo di studiare le apparecchiature e le prove di laboratorio più comuni e diffuse per la determinazione della resistenza al taglio dei terreni: la prova di taglio diretto e le prove triassiali standard. Elaboreremo dei dati risultanti dalle prove e, infine, vedremo dei casi di applicazione.


MODULO 4: Controllo di qualità e applicazione parametri geotecnici (Norma SIA 267)

Il quarto e ultimo modulo si pone l’obiettivo di fornire ai partecipanti gli strumenti per valutare la qualità dei parametri geotecnici risultanti dalle prove in sito e di laboratorio. In seguito, verranno mostrati casi di applicazione dei parametri geotecnici dei terreni in relazione alla stabilità di versanti e scavi (prima giornata) e all’interazione terreno-strutture (seconda giornata). Attraverso l’utilizzo della Norma SIA 267, delle direttive tecniche, delle ordinanze e dei regolamenti, verranno presentate le modalità di impiego, gli aspetti costruttivi e le basi di dimensionamento delle opere, al fine di favorire la scelta di soluzioni costruttive e di interventi ingegneristici appropriati.