Jone Galli
J. Galli - Uno sguardo alla formazione tra pratica e teoria
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Jone, docente nel Bachelor in Insegnamento nella scuola elementare, parla dell’intreccio tra teoria e pratica nella formazione docenti, dà alcuni consigli a chi sta pensando di avvicinarsi alla professione e parla del suo approccio all’insegnamento.
Qual è la tua formazione e di cosa ti occupi al Dipartimento formazione e apprendimento / Alta scuola pedagogica (DFA/ASP)?
Sono docente ricercatrice di scienze dell’educazione e consulente pedagogica. Al DFA/ASP mi occupo dell’accompagnamento professionale dei futuri docenti di scuola elementare e di un corso di pedagogia dedicato alla personalizzazione degli apprendimenti nel quale trattiamo l’importanza di accogliere e considerare le differenze degli allievi come risorsa per il gruppo classe.
Rispetto alla tua esperienza, quanto è importante l’integrazione tra teoria e pratica nella formazione dei docenti?
È fondamentale portare esempi concreti legati al mondo della scuola per dare un significato più profondo a ciò che si tratta in aula al DFA/ASP.
La mia prima formazione è quella di maestra di scuola elementare, perciò conosco “gioie e dolori” della professione. Penso che questo, integrato all’approfondimento svolto grazie ai miei studi universitari, mi aiuti molto nel mio ruolo.
Che consiglio daresti a una persona che sta pensando di iniziare la formazione Bachelor al DFA/ASP?
Consiglierei di sfruttare ogni occasione per fare esperienze di animazione ed educative a contatto con i bambini: formandosi e svolgendo attività in qualità di monitori nelle colonie estive, in ambito scout o sportivo e vivendo degli stage nella scuola.
Come reputi la vicinanza tra studenti e docenti al DFA/ASP?
Credo che la disponibilità da parte dei docenti, il fatto di ascoltare gli studenti e le studentesse, di interessarsi a loro e a ciò che vivono durante la pratica professionale, possa favorire una giusta distanza pedagogica.
Personalmente ricerco sempre coerenza tra ciò che chiedo ai miei studenti e ciò che propongo. La relazione con loro deve basarsi sull’autenticità e il rispetto reciproco.