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Che la lettura favorisca l’apertura mentale è cosa nota, ma l’importanza di avvicinare anche i più piccoli alla letteratura va ben oltre questa riflessione iniziale. Soprattutto nel mondo digitalizzato di oggi, nel quale la parola scritta rischia di essere sempre meno attraente per le nuove generazioni. “Catturati sin da molto presto nella rete e nel digitale, infatti, bambine e bambini hanno meno occasioni di accostarsi alla letteratura come ambito di esplorazione, come spazio di divertimento e di approfondimento, come palestra linguistica, come luogo in cui semplicemente passare il tempo. E anche come elemento di complessità. Una complessità, certo, che va calibrata sulla base dell’età e della maturità di lettrici e lettori, per cui l’incontro con la letteratura deve essere sfidante, ma non impossibile, onde evitare banalizzazioni grottesche o riduzioni scimmiottanti. Se affrontata nel modo giusto, proprio la sana complessità del testo letterario e dei personaggi che lo popolano continua ad avere un grande potenziale formativo, a più livelli.”
Un potenziale, quello della letteratura, che nel 2013 ha dato il via ad una proposta per le scuole elementari del Locarnese e ad una sfida: proporre anno dopo anno un grande classico o un autore/un’autrice, all’attenzione di ragazze e ragazzi di IV e V elementare, nell’ambito di un evento letterario concepito per un pubblico adulto, PiazzaParola. Il festival, giunto alla sua decima edizione, si è tenuto lo scorso 15 dicembre al PalaCinema con un programma interamente dedicato a Italo Calvino, di cui ricorre quest’anno il centenario della nascita.