Lugano come laboratorio per lo studio dei dati digitali
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Monitorare lo stato di salute di Lugano per ottenere informazioni su temperatura, umidità, qualità dell'aria, luminosità e rumore, coinvolgere i cittadini nella raccolta dei dati digitali e promuoverne la loro comprensione. È da questo assunto che è partito il progetto Tecnologia Ambiente Competenze (TAC) che dal 2020 al 2021 ha coinvolto alcuni allievi e allieve di quarta e quinta elementare. TAC ha introdotto una didattica innovativa sul tema dei dati digitali per avvicinare i più piccoli all’uso delle tecnologie digitali, e al tempo stesso ha incoraggiato un senso di cittadinanza attiva, finalizzata allo sviluppo di comportamenti sostenibili e rispettosi dell’ambiente.
I ricercatori e le ricercatrici della SUPSI e sette docenti delle Scuole comunali di Lugano hanno ideato delle attività didattiche con integrate nozioni di scienza, ambiente e tecnologia per raccogliere e analizzare i cinque parametri individuati. A supporto del progetto è stato costruito un dispositivo semplice, con un’interfaccia intuitiva, che ha permesso agli allievi di raccogliere e misurare i dati che incidono sulla qualità della vita in diverse aree della città. Da questo progetto sono poi nate proposte di lezioni che oggi possono essere utilizzate e adattate da altri docenti o in altri contesti educativi. Attività che sono state raccolte in un syllabus, un documento aperto e accessibile a tutti in continuo aggiornamento.
Serena Cangiano, ricercatrice all’Istituto design SUPSI e responsabile del progetto, spiega che “per i bambini e le bambine è stato sicuramente interessante scoprire che i computer non sono solo quelli dotati di mouse e tastiera, ma possono essere apparecchi minuscoli, tanto da essere incorporati anche in piccoli oggetti. Il design dei nostri dispositivi puntava a ridurre la complessità della tecnologia con un’interfaccia semplice e accattivante, oggetti che gli allievi hanno usato come fossero dei giochi”. Il gioco, si sa, favorisce l’apprendimento, e a proposito delle attività didattiche svolte per raccogliere i dati ambientali e per comprenderli, Serena Cangiano precisa che “i bambini hanno prima esplorato l’ambiente intorno a loro, dai giardini agli spazi interni delle loro sedi scolastiche, e poi interpretato il valore dei dati per metterli in relazione con le nozioni scientifiche e matematiche discusse in classe e previste dal loro piano di studi”.
Sulle prospettive sull'uso di tecnologie nella didattica informatica e ambientale: “come interaction designer, siamo molto interessati a creare dei modelli di innovazione aperta, dove la collaborazione permette di generare nuove linee e innovazioni di design. Ci piacerebbe che questi modelli venissero adottati nel settore della didattica per rendere la tecnologia più accessibile e più umana. Non solo, quindi, un prodotto che i docenti e gli allievi - o le istituzioni stesse - consumano passivamente. Le nostre interfacce nascono da una ricerca che punta ad abilitare l’utente, e a generare sviluppo tecnologico con un impatto sociale”; conclude Serena Cangiano.
Sulle prospettive sull'uso di tecnologie nella didattica informatica e ambientale: “come interaction designer, siamo molto interessati a creare dei modelli di innovazione aperta, dove la collaborazione permette di generare nuove linee e innovazioni di design. Ci piacerebbe che questi modelli venissero adottati nel settore della didattica per rendere la tecnologia più accessibile e più umana. Non solo, quindi, un prodotto che i docenti e gli allievi - o le istituzioni stesse - consumano passivamente. Le nostre interfacce nascono da una ricerca che punta ad abilitare l’utente, e a generare sviluppo tecnologico con un impatto sociale”; conclude Serena Cangiano.
Il progetto è stato condotto dall’Istituto design della SUPSI e il FabLab, entrambi del Dipartimento ambiente costruzioni e design, in collaborazione con l’Istituto Scolastico della Città di Lugano. I ricercatori e le ricercatrici coinvolti sono stati Serena Cangiano, Iolanda Pensa, Marco Lurati e Daniele Murgia. Hanno collaborato altri due istituti del Dipartimento ambiente costruzioni e design: l’Istituto scienze della Terra e l’istituto sostenibilità applicata all’ambiente costruito con i ricercatori e ricercatrici Massimiliano Cannata, Milan Antonovic, Francesca Cellina e Roberta Castri. TAC è promosso da Lugano Living Lab.
Il progetto si è realizzato anche grazie al supporto di due aziende, Swisscom e Arduino, che hanno contribuito fornendo l'infrastruttura di comunicazione necessaria per sviluppare i kit. Questi kit sfruttano la rete LoRa, una tecnologia a bassa potenza che semplifica la creazione di dispositivi connessi a Internet.
Il progetto si è realizzato anche grazie al supporto di due aziende, Swisscom e Arduino, che hanno contribuito fornendo l'infrastruttura di comunicazione necessaria per sviluppare i kit. Questi kit sfruttano la rete LoRa, una tecnologia a bassa potenza che semplifica la creazione di dispositivi connessi a Internet.