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La filosofia che sta alla base di questo modello economico sempre più competitivo è nota: rispetto a un’economia lineare - dove le materie prime vengono lavorate, trasformate, vendute, consumate e infine buttate - l’economia circolare allunga il ciclo di vita dei prodotti favorendone il riutilizzo, consumando meno materie prime e generando quindi meno rifiuti.
La SUPSI lavora per adottare nelle proprie attività formative, di ricerca e di divulgazione questo approccio integrato che tiene conto dell’intero ciclo di vita dei prodotti.
Per sua stessa natura, l’economia circolare ha una validità interdisciplinare e si ritrova in tutti gli ambiti di attività di ogni dipartimento e ogni mandato. Ma la SUPSI guarda anche all’esterno, consapevole dell’importanza di unire le forze con altre realtà del territorio per promuovere un cambiamento nei modelli di consumo e promuovere stili di vita più consapevoli.
Tra le collaborazioni recenti nate in questo ambito c’è quella con Circular Lugano, una libreria degli oggetti dove, su sottoscrizione di un abbonamento, si possono prendere in prestito oggetti di cui si ha bisogno, utilizzarli per i propri scopi, e riportarli in negozio in attesa che vengano presi in prestito da altri utenti. Quante volte si comprano elettrodomestici, attrezzature sportive, e altri oggetti che utilizziamo solo in poche occasioni?
La SUPSI, così come altri enti e istituti del territorio, ha stipulato un accordo di collaborazione con Circular Lugano, che permette a studenti e collaboratori di approfittare del prestito di oggetti in catalogo gratuitamente fino a 5 oggetti al mese.