Il fumetto in classe - DFA/ASP
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- Il fumetto in classe
di Luca Botturi e Stefania Petralia
SUPSI Image Focus
Itinerario didattico rivolto al II e III ciclo della scuola dell'obbligo, per conoscere e imparare a esprimersi con un linguaggio di testi e immagini che ci accompagna, in tante forme, fin da bambini: il fumetto. Attraverso l'analisi di alcune tavole e lo sviluppo di una storia a fumetti si lavora su competenze testuali, artistiche e di comunicazione, usando tanti materiali, poco disegno e un po' di tecnologia.
Quando pensiamo ai media, solitamente abbiamo in mente il web, i social network, o magari i giornali, la pubblicità o il cinema. In realtà, tutti abbiamo conosciuto qualche personaggio dei fumetti. Magari ci ha accompagnato da piccoli, o da adolescenti; oppure è stato con noi per decenni, o lo abbiamo reincontrato tempo dopo in un romanzo (di cui il fumetto era magari una trasposizione) o al cinema. Potremmo dire che il fumetto è, tra i media, quello più discreto: non alza la voce, non fa titoli sul giornale, non vive di star e di innovazioni - ma silenziosamente colora e arricchisce l’immaginazione di tanti piccoli e grandi lettori.
In questo quaderno non parleremo della lettura, ma del fare fumetti in classe, concentrandoci sul linguaggio specifico del fumetto, cioè la sequenza delle immagini e gli altri elementi che lo contraddistinguono: balloon, didascalie, onomatopee, la composizione della tavola e la narrazione. Si tratta di un’avventura dentro il testo: si impara a raccontare usando le immagini e lo spazio, e appoggiandosi alle parole ridotte al dialogo diretto. La complessità degli elementi che lo compongono rendono la creazione di un fumetto un’attività fortemente interdisciplinare. Proprio la strana combinazione di complessità di scrittura e semplicità di lettura rendono indispensabile un valido lavoro di progettazione per capire cosa dire e come, con quale scopo, attraverso il linguaggio verbale e non verbale che possiamo affidare ai nostri personaggi.
Il percorso proposto si articola in diverse attività preparatorie, e in un progetto coinvolgente. È un progetto per tutti, non solo per chi "disegna bene": più che col disegno, si lavora infatti con materiali concreti e con la fotografia.
È la sfida di combinare immagini, parole e spazio per dare forma al racconto in un media discreto ma potente.
Questo Quaderno didattico nasce dalla collaborazione tra il Laboratorio tecnologie e media in educazione (TME) e il Laboratorio ricerca storico-educativa, documentazione, conservazione e digitalizzazione (RDCD) del Dipartimento formazione e apprendimento della SUPSI.
Quando pensiamo ai media, solitamente abbiamo in mente il web, i social network, o magari i giornali, la pubblicità o il cinema. In realtà, tutti abbiamo conosciuto qualche personaggio dei fumetti. Magari ci ha accompagnato da piccoli, o da adolescenti; oppure è stato con noi per decenni, o lo abbiamo reincontrato tempo dopo in un romanzo (di cui il fumetto era magari una trasposizione) o al cinema. Potremmo dire che il fumetto è, tra i media, quello più discreto: non alza la voce, non fa titoli sul giornale, non vive di star e di innovazioni - ma silenziosamente colora e arricchisce l’immaginazione di tanti piccoli e grandi lettori.
In questo quaderno non parleremo della lettura, ma del fare fumetti in classe, concentrandoci sul linguaggio specifico del fumetto, cioè la sequenza delle immagini e gli altri elementi che lo contraddistinguono: balloon, didascalie, onomatopee, la composizione della tavola e la narrazione. Si tratta di un’avventura dentro il testo: si impara a raccontare usando le immagini e lo spazio, e appoggiandosi alle parole ridotte al dialogo diretto. La complessità degli elementi che lo compongono rendono la creazione di un fumetto un’attività fortemente interdisciplinare. Proprio la strana combinazione di complessità di scrittura e semplicità di lettura rendono indispensabile un valido lavoro di progettazione per capire cosa dire e come, con quale scopo, attraverso il linguaggio verbale e non verbale che possiamo affidare ai nostri personaggi.
Il percorso proposto si articola in diverse attività preparatorie, e in un progetto coinvolgente. È un progetto per tutti, non solo per chi "disegna bene": più che col disegno, si lavora infatti con materiali concreti e con la fotografia.
È la sfida di combinare immagini, parole e spazio per dare forma al racconto in un media discreto ma potente.
Questo Quaderno didattico nasce dalla collaborazione tra il Laboratorio tecnologie e media in educazione (TME) e il Laboratorio ricerca storico-educativa, documentazione, conservazione e digitalizzazione (RDCD) del Dipartimento formazione e apprendimento della SUPSI.
Lua Botturi
Stefania Petralia
Stefania Petralia
SUPSI Image Focus
Titolo del libro
Il fumetto in classe. Un percorso per raccontare con le immagini
Anno di pubblicazione
2020
Copyright
© 2020 SUPSI
Licenza d'uso
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Common Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo 4.0 Internazionale
Editore
Dipartimento formazione e apprendimento della Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana
ISBN
978-88-85585-54-6
Collana
Quaderni didattici
ISSN (Print)
2813-3552
ISSN (Online)
2813-3560
Il fumetto in classe. Un percorso per raccontare con le immagini
Anno di pubblicazione
2020
Copyright
© 2020 SUPSI
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Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Common Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo 4.0 Internazionale
Editore
Dipartimento formazione e apprendimento della Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana
ISBN
978-88-85585-54-6
Collana
Quaderni didattici
ISSN (Print)
2813-3552
ISSN (Online)
2813-3560
SUPSI Image Focus
- M1 - Tavole e vignette: un fumetto, tanti stili (disponibile su richiesta)
- M2 - Tavole di fumetto di esempio (disponibile su richiesta)
- M3 - Un possibile canovaccio di storia
- M4 - Inquadrature, angolazioni e valenze
- M5 - Occhi (disponibile su richiesta)
- M6 - Bocche (disponibile su richiesta)
- M7 - Mumu
- M8 - Griglia di valutazione
SUPSI Image Focus
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Creato da Luca Botturi